Viste le premesse era scritto nelle stelle che la giornata di sabato 7 ottobre 2023 si sarebbe rivelata un’incredibile festa del vino buono, pulito e giusto. E così, in effetti, è stato. La presentazione della mattina, con oltre 400 vignaioli seduti in platea ha raccontato la genesi della guida:
«Slow Wine è come una bottiglia di vino: richiede un anno di lavoro e quando è pronta la apriamo, la annusiamo, cerchiamo gli errori per migliorarci l’anno successivo, e soprattutto ce la godiamo insieme alla nostra comunità, composta da vignaioli, enologi, sommelier, enotecari, osti, professionisti e appassionati». Con queste parole il curatore Giancarlo Gariglio ha presentato a Milano la 14esima edizione della guida.
«Ci piacerebbe che, sfogliando le sue pagine, l’appassionato comprendesse come tutta l’Italia del vino vada valorizzata e conosciuta, non fermandosi alle solite blasonate denominazioni – ha aggiunto Gariglio –. In giro per il Paese ci sono produzioni eccellenti che rifuggono da uno stile unificato: la ricchezza sta nella diversità e il valore nella capacità di proteggere la propria unicità salvaguardando l’ecosistema. Vorremmo però anche che il cittadino comune percepisse il baratro climatico sui cui stiamo camminando: una crisi che vignaiole e i vignaioli vivono a loro spese, tra fenomeni climatici estremi, come grandinate distruttive e ondate di calore, e fitopatie, dalla peronospora alla flavescenza».
«Slow Wine non è solamente una guida ma la fotografia di uno dei patrimoni culturali ed economici d’Italia, tutelato da donne e uomini che producono vino nel rispetto della terra e del valore del lavoro» ha ricordato Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia. «Vignaiole e vignaioli che in vigna e in cantina sono sostenibili, una parola oggi tanto di moda ma che ancora fatica a venire calata nella realtà quotidiana e nelle scelte della politica: lo testimoniamo il rallentamento del Green Deal e della Strategia Farm to Fork e il probabile imminente rinnovo dell’autorizzazione al glifosato».
Durante la presentazione sono stati consegnati i Premi Slow Wine.
Il Premio Speciale alla Novità dell’anno è stato consegnato a Marco Schirru, dell’azienda agricola Schirru di Orroli (Sud Sardegna), da Alessandro Talloru ed Elisa Vetrucci (Area Manager Bormioli Luigi) di Bormioli.
Il Premio Speciale per l’Accoglienza in cantina è stato consegnato a Cristina Varchetta, di Cantine degli Astroni di Napoli, da Giulia Corcos, Head of B2B Services di Tannico.
Il Premio Speciale al Giovane Vignaiolo è stato consegnato a Edoardo Dottori, dell’azienda agricola Edoardo Dottori di Maiolati Spontini (Ancona), da Mattia Negro, Brand Manager Reale Mutua di Reale Mutua.
Il Premio Speciale per la Viticoltura Sostenibile è stato consegnato a Chiara Boschis, dell’azienda agricola E. Pira e figli – Chiara Boschis di Barolo (Cuneo), da Ernesto Ghigna, European wine marketing manager di Owen-Illinois.
Il Premio Speciale Slow Wine Coalition alla Solidarietà è stato consegnato a Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke di Barile (Potenza), da Maddalena Schiavone, focal point Slow Wine Coalition.
Il Premio Speciale alla Carriera è stato consegnato a Francesco Marone Cinzano, della cantina Col d’Orcia di Montalcino (Siena), da Francesco Vitrani di Winterhalter.
I Premi Speciali si sono conclusi con la partecipazione di BioDea, con Francesco Barbagli, CEO di Bioesperia, che ha consegnato a tutti e sei i premiati il riconoscimento finale.

I numeri di Slow Wine 2024
- 25100 vini assaggiati
- 2006 cantine visitate e recensite
- 1143 cantine certificate biologiche o biodinamiche o in conversione
- 141 nuove cantine recensite
- 422 cantine visitabili virtualmente tramite QR Code
- oltre 200 collaboratori in tutte le regioni d’Italia
- 238 Chiocciole assegnate alle aziende che meglio interpretano i valori vicini alla filosofia Slow Food
- 198 cantine premiate con la Bottiglia, i cui vini esprimono un’eccellente qualità organolettica
- 799 Top wine
Durante la presentazione di Slow Wine 2024 è stata annunciata la partnership tra Demeter Italia e Slow Food Italia: «Partendo da storie e origini diverse, ci troviamo oggi a condividere gli stessi valori relativi alla salute globale, alla sostenibilità e alla cura delle relazioni – ha spiegato Giovanni Buccheri, direttore di Demeter Italia –. Per questo motivo abbiamo deciso di unire i nostri cammini, nella convinzione che la società civile e la produzione sostenibile debbano rafforzare la loro alleanza lavorando insieme per l’obiettivo comune della salvaguardia del pianeta e di tutti i suoi abitanti. Cammino che ci porterà alla partecipazione a Terra Madre Salone del Gusto 2024, dove ci auguriamo di ritrovare tanti produttori e cittadini interessati a capire cosa è e come si fa l’agricoltura biodinamica»

Dalle ore 14 fino alle 20 si è tenuta la grande degustazione, che si è trasformata in un momento di festa con tantissimi sorrisi, incontri tra produttrici e produttori amici e tra appassionati che ogni anno ritornano a vedersi proprio durante questa occasione.
Qualche numero del pomeriggio:
- 455 cantine presenti
- 910 vini in degustazione
- 5.460 bottiglie aperte
- 963 biglietti venduti
- 60 giornalisti accreditati
- 150 ospiti
- 130 collaboratori
- 4 vicecuratori
- 1 curatore
- 1.500 chili di ghiaccio
- 3.000 bicchieri Luigi Bormioli lavati dalle lavabicchieri Winterhalter
- 600 metri di tovaglie
- 2.832 sorrisi
Il prossimo appuntamento con il vino secondo Slow Food sarà la terza edizione di Slow Wine Fair, l’evento dedicato al vino buono, pulito e giusto organizzato da BolognaFiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food, in programma dal 25 al 27 febbraio 2024.