Benvenuto Brunello 2020

Venerdì 21 Febbraio è iniziata l’ edizione 2020 di Benvenuto Brunello, la vetrina con la quale i produttori del Consorzio presentano in anteprima i loro vini che sono in vendita dal 1 gennaio di quest anno e quindi il Brunello vendemmia 2015, le riserve 2014 e il Rosso 2018. Ben 143 le aziende presenti con i loro vini all’interno del Chiostro del Museo dove sono stati allestiti i tavoli di degustazione.  Per Slow Wine erano presenti i coordinatori regionali, Vito Lacerenza, Stefano Ferrari e Fausto Ferroni.

Queste le loro prime impressioni sulla nuova annata e i vini che ai primi assaggi sono risultati fra i migliori.

La vendemmia 2015 in Toscana è stata da tutti considerata una delle migliori degli ultimi 10 anni e tanta era la curiosità di sentire i risultati di questa parte importante della produzione regionale. In effetti le aspettative non sono state tradite, abbiamo trovato vini interessanti e mediamente di alta qualità. Non nascondiamo che nel bicchiere abbiamo ritrovato il calore che in alcuni periodi del 2015 si è abbattuto sulle vigne, ma nel complesso è stato ben gestito dalle aziende e solo raramente si è trasformato in vini opulenti e calorici. I tannini, che tanta importanza rivestono nel Brunello, mai hanno virato sulle note verdi e astringenti, anzi nella maggior parte dei casi, anche se ben in evidenza, hanno carattere docile e bella sostanza che li predispongono per un invecchiamento che sicuramente li farà ancora migliorare. Non poche le bottiglie di grande qualità e non solo dai territori più vocati, ma diffuse su tutta la denominazione.
Al momento abbiamo assaggiato il 70 per cento dei campioni e queste sono i vini che più ci sono piaciuti, in puro ordine di assaggio.
Dobbiamo dire che vista l annata molto buona e visto la mancanza totale delle riserve 2014 molte aziende hanno prodotto selezioni di Brunello.

BRUNELLI 2015

SESTI : ricco e raffinato, sfaccettato nei profumi giocati su fiori secchi e note ematiche, ha bocca fantastica, fine è armoniosa con tannino ben sagomato e finale lungo.

LE POTAZZINE: compatto, denso, con accenni di tostatura e macchia mediterranea, ha pienezza di frutto, bello sviluppo sapido che lo accompagna nel finale arricchito dal tannino saporito.

VENTOLAIO, selezione IL COLLE DEL FANTE: si presenta con profumi sfaccettati e complessi, su toni floreali e ferrosi, ricco di eleganza. Ampiezza di gusto, con bella profondità sapida, ha energia e allungo aiutato da tannino docile e succoso.

ALTESINO sel. MONTOSOLI: da una delle o zone più vocate di tutta la denominazione, un vino che stupisce per la sua ricchezza sia nei profumi che nel gusto, slanciato, ben sagomato, ricco e autentico, ancora giovane dal futuro radioso.

BARICCI: sempre dalla collina di Montosoli, che in questa annata ha regalato diversi vini spettacolari, come quello di questo piccolo produttore, ampio sfaccettato elegante con note aggrumate ed ematiche, fine nel gusto, ricco di tensione acida che lo ingentilisce e allunga nel sorso.

FORNACINA: dal versante che guarda est, questo vino dal naso un pò scontroso che rimanda alla salsa di pomodoro e a toni scuri ma dalla bocca esplosiva, pieno, largo, profondo, ricco di gusto e dalla lunghezza infinita.

GIANNI BRUNELLI: bella freschezza nei profumi con rimandi balsamici e agrumeti, la bocca è scorrevole, docile ben sagomata, dal tannino levigato e finale fruttato.

GIODO: bella prestazione della giovane azienda di Carlo Ferrini, dai toni caldi, frutto maturo ma integro e ingentilito da note balsamiche, ma è in bocca che si rivela pieno e polposo dal piacevole contrasto sapido che lo allunga nel finale succoso.

IL MARRONETO: dal versante nord, in altezza, vicino al paese di Montalcino questa piccola azienda riesce a regalarci vini ricchi di tensione, giocati sulla finezza dei profumi e sulla risoluzione del frutto, leggiadri e nello stesso tempo complessi e ricchi.

LE CHIUSE: sempre dal versante nord ma più in basso del Marroneto, uno dei migliori assaggi della giornata. Leggermente chiuso nei profumi che stentano a rivelarsi, ha grande armonia al palato, rotondo, sapido non stanca di berlo, spruzza energia ed ha tannini setosi e dolcissimi.

TERRE NERE: da vigne che si affacciano sulla valle del fiume Orcia, intrigante e complesso nei profumi che rimandano alla terra appena lavorata, pieno, largo, voluminoso all’assaggio, non manca di struttura ben sagomata e modellata, ricco di succo e profondo.

CASA RAIA: una novità anche per noi che conosciamo bene il territorio, ha toni evoluti, scuri austeri, molto maturo, la bocca non è campione di ordine ed eleganza ma ha grande struttura e potenza da vendere, al momento un poco scomposto ma sicuramente si farà da grande.

Sono state presentate solamente tre riserve della annata 2013 e una di queste ci ha fatto chiudere in bellezza gli assaggi di oggi.

COL D’ORCIA POGGIO AL VENTO RIS. 2013: a dimostrazione che tutto il territorio di Montalcino riesce ad esprimere grandi vini, qui siamo nel versante che guarda a sud, da una vecchia vigna sotto il borgo di Sant’Angelo in Colle, la quintessenza del Brunello nella sua veste migliore, elegante nei profumi che richiamano l’arancia sanguinello, ferroso terroso, accattivante, ha pienezza di gusto e nello stesso tempo eleganza e profondità, sottile ma pieno di energia, il tannino quasi non si sente se non per la sua grazia e finezza.