Cari soci e amici,
carissimi produttori e ristoratori,
cari tutti che vi sentite parte di questo “food movement”,
siamo inermi ma non siamo fermi.
Solo qualche settimana fa non avremmo mai ipotizzato di essere catapultati in una situazione come quella che stiamo vivendo: il lockdown della nostra nazione non era certo all’ordine del giorno. Pensavamo a fronteggiare il panico e a caldeggiare misure di sicurezza, iniziavamo a stimare quante economie l’epidemia di Coronavirus avrebbe fatto perdere a ristoratori e operatori del turismo. Perdite che si andavano a sommare a quelle già ingenti del settore agricolo in rivoluzione per i cambiamenti climatici.
Al di là di questo però non avremmo mai pensato di non poterci abbracciare, di non potere avere un luogo dove incontrarci, di non potere scambiarci visite in nome di un contagio che fa paura a tutti. Mai come in questo momento però l’Italia sta riscoprendo il valore delle produzioni agricole: tutti ricordano che è meglio mangiare prodotti freschi anziché in scatola in questo tempo di quarantena. Mai come in questo momento l’Italia sta facendo i conti con quelle che erano ritenute libertà acquisite e fondanti del nostro quotidiano e che nessuno ci avrebbe mai più scalfito: una buona pizza consegnata a domicilio, un vino da bere con gli amici in enoteca, una degustazione in osteria che ci consentisse di riscoprire il fascino dei mille borghi d’Italia.
Nessuno di noi sa con certezza cosa ci aspetta domani e come ne usciremo ma di una cosa siamo certi: oggi più che mai i nostri valori sono condivisi. Quando parliamo di consolidare le economie di territorio, di creare alleanze di territorio, di fare azioni politiche che abbiano una visione olistica, ci rendiamo conto che questi oggi sono i temi su cui si stanno confrontando l’Italia e il mondo.
Riprenderemo i nostri percorsi non appena sarà possibile: progetteremo il nostro futuro associativo con i congressi e le assemblee, gli incontri già stabiliti, certi che abbracciarci ai futuri appuntamenti (in primis, Leguminosa che proprio in questi giorni avrebbe dovuto svolgersi) sarà una festa ancora più bella.
Slow Food Campania