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La classe IV B del liceo scientifico E. Majorana in viaggio per Torino alla scoperta del “Terra Madre – Salone del gusto”.

di Giuseppe Cacciuottolo, Fabiana Grande, Lorenza Mirabella, Roberto Simonacci, Giusi Barretta

 

La classe IV B del Liceo Scientifico Ettore Majorana di Pozzuoli ha partecipato alla XII edizione del Terra Madre – Salone del Gustodi Torino, la manifestazione internazionale dedicata al cibo e all’agro-biodiversità. È da ormai un anno che noi studenti portiamo avanti un progetto di alternanza scuola-lavoro con Slow Food Campi Flegrei, che cerca di diffondere la filosofia del cibo “buono, pulito e giusto”. Fino ad ora ci eravamo concentrati solo sull’area flegrea, con visite a diverse realtà produttive che fanno parte del Paniere Flegreo, allo scopo di elaborare una mappa interattiva e illustrativa delle varietà locali. Il lavoro è stato coronato dalla partecipazione della classe a una puntata della nota trasmissione televisiva Linea Verde, andata in onda il 12 agosto scorso. In seguito, Slow Food Campi Flegrei ci ha rivolto l’invito a prendere parte al Terra Madre Salone del gustoin rappresentanza dei Campi Flegrei. Il 23 settembre ci siamo riuniti alla Stazione Centrale di Napoli, tutti provati dal sonno: la partenza era infatti prevista per le sei del mattino. In treno, però, la situazione è del tutto cambiata: siamo passati da uno stato di dormiveglia ad uno misto di iperattività e allegria, trascorrendo il tempo cantando, giocando a carte o semplicemente mangiando qualcosina per tenere impegnato lo stomaco. Sin dalla prima fermata il nostro vagone è stato costantemente invaso da passeggeri desiderosi di viaggiare serenamente e pacatamente. Equilibrio rotto fin da subito dalla nostra confusione. Dopo sei lunghe ore siamo finalmente arrivati a Torino. Una volta sistemati in albergo, siamo andati in giro per il centro e visitato il Museo Nazionale del Cinema presso laMole Antonelliana, dove, grazie ad un viaggio interattivo, abbiamo ripercorso l’intera storia del cinema: dallo spettacolo d’ombre agli effetti speciali del giorno d’oggi. Al termine della visita, stremati e storditi, ci siamo rifocillati prima con un gelato a Piazza San Carlo, poi in una osteria, dove abbiamo potuto gustare alcuni piatti tipici della cucina piemontese. Tornati in albergo, avevamo un piano preciso: riunirci nelle camere per trascorrere ulteriore tempo insieme. Ma il tentativo ha avuto scarsi risultati. Lunedì 24 settembre, ci siamo recati al Lingotto. Il viaggio fino a Torino aveva uno scopo ben preciso: prendere parte al Terra Madre Salone del Gusto. Superata l’enorme fila all’ingresso, ci siamo divertiti a passeggiare tra gli espositori, assaggiando delizie provenienti da varie regioni d’Italia: dai latticini di Agerola alla ‘nduja calabrese. In seguito, siamo andati a piazza Città Slow, dove con Slow Food Campi Flegrei abbiamo presentato il nostro progetto e il lavoro svolto fino ad ora con la condotta. Tra i diversi laboratori a cui abbiamo partecipato, il più entusiasmante è stato quello sul miele e sull’apicoltura. Abbiamo assaggiato diverse tipologie di miele e con Giacomo abbiamo scoperto il cibo del futuro: gli insetti. Nonostante il dissenso della maggior parte, alcuni di noi li hanno assaggiati, trovando che il sapore di essi ricorda quello delle noccioline. La vera scoperta è stata all’Oval, il padiglione nel quale era raccolta la biodiversità internazionale. In un unico luogo tutti i continenti del mondo. Dopo il pranzo, consumato in una zona all’interno del Lingotto, prelevati i bagagli in albergo abbiamo ripreso il treno per tornare nei Campi Flegrei. Il viaggio di ritorno è stato ancora più divertente dell’andata, tanto da sembrare durare solo pochi minuti. Arrivati a Napoli, ci siamo sentiti un po’ amareggiati e già con la nostalgia per un’esperienza molto piacevole che ci ha davvero coinvolti. Alla fine di questo viaggio ci siamo resi conto di aver avuto una grandissima occasione e di dover ringraziare la dirigente scolastica per aver contribuito alle spese del viaggio e i nostri professori, sia gli accompagnatori che gli organizzatori, per la pazienza e la disponibilità. Non solo abbiamo rafforzato il legame con la nostra terra e le sue produzioni, ma ci è stata data l’opportunità di allargare gli orizzonti, osservando e conoscendo non solo realtà provenienti da altre regioni d’Italia ma anche da altre parti del mondo.