Se è vero che il successo di un progetto è decretato dalle scelte di chi, nel suo ruolo di consumatore consapevole (ovvero co-produttore), decide di parteciparvi, Leguminosa 2018 con le sue 40.000 presenze, i 1000 partecipanti agli appuntamenti di approfondimento e le 18.000 confezioni di legumi commercializzate dai 70 espositori ha sicuramente raggiunto il suo obiettivo.
Il merito è tuttavia anche di un importante network di “comunicazione dal basso” che ha coinvolto i partner dell’evento (Regione Campania, Comune di Napoli, Pastificio G. Di Martino, Alma Seges, Terra Orti, Grano Chirico e Andriani SpA) e, grazie all’azione di 9 media partner (Rai Radio 1, Il Mattino, Manzoni & C., Where Naples & Amalfi Coast, Agrocampania, Radio Siani, Radio Svago Web, Rural Hack, Napoli Village) e al lavoro di coordinamento dei volontari della comunicazione di Slow Food Campania, è riuscito a conquistare l’attenzione dei destinatari. Lo rivela innanzitutto una Rassegna Stampa in 3 lingue (Inglese e Spagnolo, oltre all’Italiano) con oltre 80 articoli e 12 servizi radiotelevisivi, 5 trasmissioni radiofoniche e 2 speciali della stampa (Il Mattino – edizione Nazionale e Manzoni & C. per La Repubblica – Napoli) interamente dedicati a Leguminosa. Determinante è stato infine il contributo dei social network, monitorati soprattutto grazie all’azione di Rural Hack. Su Facebook i post della pagina di Leguminosa nel corso del periodo di maggiore comunicazione (dal 18 febbraio al 17 marzo) hanno raggiunto 41.698 persone innescando 12.402 interazioni. Nello stesso periodo, la pagina di Slow Food Campania che ha concentrato la propria attenzione sul progetto ha raggiunto 35.927 contatti con i propri post, suscitando 5590 interazioni. L’azione di reportage audiovisivo e fotografico “live” compiuta da Rural Hack con i suoi 30 post dedicati in 3 giorni ha ottenuto in media oltre 2500 visualizzazioni e oltre 100 interazioni per post (con punte di circa 5000 persone raggiunte con un post e 350 interazioni). Su Twitter, il monitoring di Rural Hack sugli hashtag ufficiali #leguminosa2018 e #semiperilfuturo ha rivelato la presenza di 946 tweet da 57 autori, realizzando quasi 1 milione di social impressions grazie anche al fatto che l’80% dei contenuti sono stati retweet. Su Instagram infine poco meno di 200 sono stati i tag per #leguminosa e #leguminosa2018 riservati alla manifestazione targata Slow Food.
«Siamo riusciti a dare voce e dignità ad oltre 70 piccoli produttori agricoli che hanno il grande merito di preservare gli ecosistemi e la biodiversità – dichiara Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania – e abbiamo potuto discutere tematiche di fondamentale importanza per il futuro del pianeta e della nostra terra: dai cambiamenti climatici alla conservazione dei saperi materiali e delle tradizioni locali, dai modelli di produzione che vogliamo sostenere alle problematiche delle comunità del cibo. Abbiamo coinvolto la cittadinanza in attività di educazione al gusto e di conoscenza dei legumi e abbiamo portato a Napoli personalità di rilievo nazionale su temi come la lotta al caporalato, le mense scolastiche, la ricerca scientifica e il sostegno all’agricoltura familiare e di piccola scala. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi».