“Sono 60 milioni le persone che nel mondo lavorano nel settore della pesca e dell’acquacoltura, 17.000 le specie che compongono la biodiversità marina del mar Mediterraneo ma il 33.1% delle specie sono pescate al di là del loro limite biologico sostenibile. A questa situazione, già di per sé allarmante, dobbiamo aggiungere che dagli anni ’50 a oggi si sono prodotti 8,3 miliardi di tonnellate di plastica, di cui 6,3 miliardi sono diventati rifiuti. Si stima che nel 2050 negli oceani ci saranno, in peso, più rifiuti plastici che pesci”. Lo ha dichiarato il Comitato esecutivo regionale di Slow Food Campania, nella giornata inaugurale di BlueFish, evento unico in Campania voluto ed organizzato dall’Area Marina Protetta Punta Campanella con Slow Food nell’ambito del FEAMP Regione Campania 2014/2020 Misura 5.68. Esperti dell’Area Marina Protetta e di Slow Food Campania saranno a tavola con i cittadini per illustrare le qualità del pesce “povero” e per una radicale campagna innovativa di sensibilizzazione sul tema della plastica nei mari. Ben 20 cene totalmente gratuite, in 20 ristoranti della Campania, in 3 province e 4 capoluoghi oggi e domani, mercoledì 27 e giovedì 28 novembre.
“Per questo motivo, Slow Food ha inserito tra gli obiettivi del suo Congresso Internazionale svoltosi nel 2017 a Chengdu (Cina) la sensibilizzazione sulla riduzione del consumo di plastica e Slow Food Campania ha sposato il progetto Bluefish 19 promosso dall’Area Marina Protetta “Punta Campanella” – ha proseguito il Comitato Slow Food Campania – a valere su fondi FEAMP 2014-2020: portare all’attenzione dei consumatori le tematiche della sostenibilità del mare e della pesca è più semplice se lo si fa seduti a tavola e in piena convivialità, come nello spirito di Slow Food che da oltre 30 anni testimonia e diffonde i principi di un cibo Buono, Pulito e Giusto per tutti”.
Esperti a tavola, nei ristoranti, con i cittadini per informare e mostrare le qualità del pesce “povero”. Prediligiamo il pescato locale!
“Gli esperti dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella” saranno a tavola con i cittadini per far conoscere loro il “pesce povero” e dare la possibilità di imparare a riconoscere quei prodotti della pesca che siano buoni puliti e giusti – ha affermato Antonino Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella – evitando magari di acquistare pesci sotto taglia e prediligendo il pescato locale.
Intendiamo promuovere un modo diverso di approcciarsi in pescheria. Consumare più pesce cosiddetto “povero” può far bene alla salute, alle tasche e anche all’ambiente. È un pesce tutt’altro che “povero” – ha proseguito Miccio – o di “scarto”. Ha grandi valori nutrizionali e gli chef in questa due giorni ci mostreranno come valorizzarlo attraverso la cucina”.
Insieme Slow Food e AMP “Punta Campanella” per un progetto davvero innovativo. Nel corso delle degustazioni guidate, gli ospiti potranno incontrare, proprio al ristorante, non solo gli esperti dell’Area Marina Protetta Punta Campanella ma anche i referenti di territoriali e regionali di Slow Food con i quali discuteranno di sostenibilità ambientale e di riduzione del consumo della plastica. Tutti riceveranno un decimetro per misurare i pesci di piccola taglia illegali e comprare dunque solo quelli “giusti”, ma anche bottigliette in alluminio per ridurre l’uso della plastica.
Alimentazione, plastica in mare, sostenibilità, gli esperti saranno al ristorante con degustazioni mirate a sensibilizzare la popolazione su questi temi. Le 20 cene, nei 20 ristoranti di 3 province campane ed in ben 4 capoluoghi, accompagnate da aperitivi e dalle sentinelle del mare, saranno tutte gratuite.
“Ancora una volta l’Amp Punta Campanella si fa promotrice di un progetto che riguarda un’ampia zona della regione. Questo grazie – ha concluso Miccio – alla Regione e alle sinergie che si sono create in questi anni con enti e associazioni del territorio. Fare rete è fondamentale per sviluppare buone pratiche”.
Bluefish 19 è il progetto realizzato dall’Area Marina Protetta Punta Campanella nell’ambito del FEAMP Regione Campania 2014/2020 Misura 5.68.
Obiettivo delle due giornate è far conoscere ai consumatori le specie ittiche eccedenti, il cosiddetto “pesce povero” e imparare così a riconoscere quei prodotti della pesca che siano “buoni puliti e giusti” evitando accuratamente di acquistare pesci sotto taglia e prediligendo il pescato locale.