Questo è un invito per chi, compatibilmente con tempi e distanze, desidera trascorrere una serata festeggiando un compleanno con gli amici.
È quello che mi auguro: vedervi e abbracciarvi, sentire il vostro sostegno e condividere la gioia con chi ha vissuto questi 10 anni, cominciati con Nino e Rita che chiamano papà per riportare l’Associazione ad Avellino, il passaggio di testimone con Carlo, la staffetta che continua oggi con una ragazza fortunata, che ama Slow Food e ha come unico impegno quello di meritare l’appellativo della carica che riveste.
Ho appreso dai racconti che il nome della Condotta si deve a Gabriele Matarazzo: persone queste che disegnano una trama, un racconto meraviglioso di cui mi sento parte, con entusiasmo e passione, nella speranza di renderlo sempre più verace e attuale.
Se volete vi aspetto, con il Comitato e papà e Alessandra. Ci siamo ripromessi che non ci dilungheremo e che saremo sobri. E poi non vedo l’ora di farvi conoscere i “biodiversi” irpini: produttori che contribuiscono alla ricchezza di questa terra, che è verde ma variopinta, a volte sporchissima ma preservata nel loro piccolo da questi “Custodi” (abbiamo deciso di chiamarli così) che resistono alla cementificazione, agli sporcaccioni che abbandonano rifiuti, ai soldoni e alla tentazione di mollare tutto e partire. Alcuni di loro sono stati anche protagonisti di un cortometraggio di cui avrò presto il link e che spero riusciremo un giorno a vedere insieme, diventato manifesto delle aree interne della Toscana in una sorta di gemellaggio.
Per chi vorrà, sarò felice di prenotare personalmente, altrimenti potete fare direttamente voi. Mi premeva solo rendervi partecipi.