7 Aprile 2018 a Camogli benedizione della rete alla presenza delle autorità e posa in mare. Un simbolo della pesca tradizionale e sostenibile della Liguria! Un simbolo dell’Area Marina Protetta di Portofino. Il danno, l’orribile scempio della sua distruzione è lontano, farà storia , come ora , con la Coop. di Camogli che guarderà al futuro e ai giovani!
La Tonnarella è un esempio virtuoso di pesca sostenibile ed ecologica: è l’unica rimasta in Liguria e una delle cinque tonnare attive in Italia. Inoltre, è tutelata dal Presidio Slow Food con l’obiettivo di sostenere l’attività dei pescatori, il cui numero si è ridotto sensibilmente.
La tonnarella nacque nel 1600 per pescare le specie pelagiche: ha un sistema simile a quello della tonnara ma con una struttura più semplice e di minori dimensioni. Inoltre, mentre le tonnare restano in mare solo poche settimane, le reti della tonnarella vengono calate in mare da aprile a settembre. Da allora, è diventata parte della tradizione e della cultura del piccolo borgo genovese, che vede impegnati gli uomini, ma anche le donne nelle operazioni di lavorazione delle reti, lavorate e intrecciate a mano durante l’inverno, partendo da fibra vegetale importata dall’India.
La rete più grande è il pedale, lunga più di 300 metri e tessuta con la canapa, per rendere le reti completamente biodegradabili alla fine della stagione di pesca. La rete vegetale, oltre a essere sostenibile, ha anche un’altra utilità: sulla sua struttura si sviluppa infatti una associazione di alghe e piccoli invertebrati che si trasforma in una fonte di cibo in grado di attirare i pesci. Il pedale ha maglie molto larghe, in modo da non catturare i pesci piccoli, e costituisce lo sbarramento che i pesci incontrano una volta trasportati dalla corrente nei pressi della struttura, attraverso cui accedono al corpo principale della tonnara. Questo è costituito da una camera di raccolta molto grande e da una rete a sacco detta lea, realizzata in fibra di nylon. Da una piccola barca a remi chiamata vedetta, grazie a uno strumento detto specchio, i pescatori monitorano lo spostamento del pesce nella lea. Quando si ritiene che la rete sia piena, inizia la leva a mano, che si ripete solitamente tre volte al giorno: all’alba, in mattinata e nel pomeriggio. Questo sistema è particolarmente faticoso e costringe a giornate di pesca molto dure e lunghe, consente alla tonnarella di pescare buone quantità di sugarelli, palamite, occhiate, ricciole, cavalle, tombarelli, boghe, salpe, aguglie.
Eataly , La Coop. di Camogli , Noi di Slow Food e altre forze in campo festeggiano per questo successo che seguiremo sempre con attenzione.