Voglio salvare un ulivo

Ager Oliva, a Pistoia una start up recupero degli ulivi abbandonati.

Si chiama Ager Oliva la start up nata nel settembre 2020 a Pistoia, in piena pandemia, che permette, a chiunque lo desideri, di adottare un ulivo abbandonato. Com’è nata l’idea di Ager Oliva ? Facciamolo dire direttamente da Tommaso Dami, ideatore e fondatore dell’azienda.

«La passione per l’agricoltura è nata in me sin da bambino quando mio nonno mi insegnava a fare l’orto e mi portava nei frantoi a veder frangere le olive. Stando in campagna si capisce che la natura ha bisogno dell’aiuto dell’uomo per essere coltivata e preservata. Per questo motivo ho deciso di fondare Ager Oliva, dandole il ruolo prioritario di recupero e salvaguardia degli ulivi abbandonati al fine di preservarne il loro prezioso valore.

4 milioni di olivi abbandonati in Toscana. Ager Oliva nasce per salvarli

Tutto è nato nel 2015, durante la stesura della tesi di laurea in Economia aziendale riguardante il mercato internazionale dell’olio di oliva. In quel periodo ebbi modo di leggere un articolo che riportava un dato allarmante per l’olivicoltura toscana: erano 4 milioni gli ulivi abbandonati! Il principale motivo dell’abbandono ricadeva sui cambiamenti socio-economici. Escludendo gli uliveti appartenenti al demanio pubblico, tutti gli altri, la maggioranza, riguardavano terreni privati che, al momento del passaggio generazionale, non erano stati più accuditi. Da lì l’idea. Che è rimasta nel cassetto fino a pochi mesi fa per poi concretizzarsi e divenire una start up innovativa.

Con Ager Oliva permettiamo a tutti di dare il proprio contributo con l’adozione di un ulivo a distanza, salvandolo dall’abbandono e ricevendo a casa il suo prezioso olio: 2 litri per pianta. I fondi del sostegno verranno reinvestiti per le cure di cui la pianta necessita.

Il resto dell’olio prodotto sarà in parte ritirato dai frantoi che collaborano, mentre una percentuale sarà donato ad associazioni del territorio, con cui stanno nascendo alleanze, in linea con il fine sociale del progetto. Le piante di cui attualmente ci occupiamo sono tutte nella provincia di Pistoia, ma entro l’anno andremo ad acquisire terreni anche in altre parti della Toscana. Ufficialmente siamo attivi da pochi mesi, ma abbiamo già raggiunto oltre un centinaio di adozioni. Il nostro obiettivo è quello di creare una comunità, locale e online per venire incontro alle adozioni a distanza), legata alla sostenibilità e salvaguardia degli ulivi toscani.

Una risposta positiva e solerte

Abbiamo già alcune aziende, non solo privati cittadini, che si sono prese un impegno di adozione pluriennale per campi interi di ulivi, mentre alcuni testimonials promuovono e sostengono il progetto senza richiedere compenso, contribuendo alla visibilità dello stesso sui canali social… e i risultati, da febbraio a oggi, si vedono già con interessante aumento di followers, accessi al sito e richieste mirate. Abbiamo anche in previsione di realizzare gadgets per incrementare le entrate, con il cui ricavato compenseremo l’alternanza delle adozioni e reinvestiremo nella cura degli uliveti. Altra iniziativa in progetto è l’attivazione di raccolte fondi ed eventi in campo con i sostenitori, eventi che porteranno altri utili per continuare il percorso prefissato.

Ulivo, patrimonio dell’ambiente toscano

Nelle zone di collina, non essendo possibile industrializzare la produzione dell’olio, l’ulivo diviene un patrimonio ambientale che la Toscana rischia di perdere e che assolutamente deve essere tutelato.

Un simbolo del paesaggio agricolo collinare che ci rappresenta in tutto il mondo.

È il momento di salvare tutto questo e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Il progetto è molto ambizioso e di alto valore ambientale, sociale, agricolo e paesaggistico. Siamo fiduciosi. Un giorno ci guarderemo indietro per vedere i passi fatti a sostegno di queste preziose piante, della biodiversità, del territorio e del settore olivicolo/oleario. Spero di cuore che questo percorso si possa condividere con una associazione importante come Slow Food.  Il primo evento in programma – Picnic sotto il tuo ulivo – è previsto per sabato 19 giugno»

www.ageroliva.it . Voglio adottare il mio ulivo

Ascoltando la passione e la determinazione che trasmettono le parole di Tommaso è proprio il caso di dire che ogni crisi può rappresentare una grande opportunità verso il cambiamento “buono, pulito e giusto” e che il futuro è di chi ci crede e lo progetta con consapevolezza e sguardo illuminato.

Daniela Vannelli
Gruppo Slow Olive