La rete Slow Food in Sardegna si mobilita per ripopolare gli uliveti distrutti dagli incendi del Montiferru
L’Italia continua a bruciare. Dopo la Sardegna, nuovi e devastanti incendi stanno distruggendo il nostro prezioso patrimonio boschivo in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia.
Le cause le conosciamo, e dovremmo fare di tutto per contrastarle.
Intanto è il momento della solidarietà. Come vi abbiamo anticipato la rete Slow Olive in Sardegna si è da subito mobilitata. Dopo il drammatico incendio del 24-26 luglio che ha causato la distruzione di buona parte del patrimonio olivicolo del Montiferru, un gruppo di Amici dell’Olivo ha mobilitato le associazioni di categoria, i Comuni e gli enti regionali che si stanno occupando della valutazione dei danni e del censimento delle aziende con l’intento di supportare coloro che sono stati effettivamente danneggiati.
L’idea è di regalare agli olivicoltori colpiti piantine di olivo di varietà locali certificate, da mettere a dimora a partire dal prossimo mese di novembre.
Ci spiega Nicola a Solinas, agronomo e titolare dell’azienda Masoni Becciu di Villacidro (Vs) e aderente al Presidio Slow Food dell’Extravergine italiano: «La maggior parte degli oliveti non è irrigua e la ricostruzione di un oliveto prevede costi enormi per il trasporto dell’acqua. Novembre è il mese migliore per l’attecchimento delle piantine».
Chi desidera può partecipare all’acquisto delle piantine con un versamento sul conto
dedicato all’iniziativa a favore di
“Vivaio Schrirru San Sperate” specificando nella causale “UN OLIVO PER IL MONTIFERRU”
IBAN IT23R05676172951B0000246418
Il costo varia dai 5.5 per le piantine di un anno a 6.5 per quelle di due anni.
Info:
Coordinatore: Pier Paolo Arca 3490988739
Anna Laura Canetto 3494245701
Nicola Solinas 3402488614
Marco Leo 3341172862
Antonio Pero 3471961357
Giovanni A. Nurchis 3494941158