Un messaggio da Slow Food Ucraina

«La vostra solidarietà significa molto per noi, e sapere che abbiamo il vostro sostegno ci aiuta ad andare avanti»

Il racconto di Julia Pitenko, Convivium Leader di Kyiv, da diversi anni una presenza costante negli incontri internazionali di Slow Food per rappresentare l’Ucraina. 

Da quando, il 24 febbraio 2022, è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, più di tre milioni di persone sono state costrette a lasciare il Paese. In tantissimi, forse addirittura 10 milioni, secondo alcune stime, hanno dovuto lasciare le loro case per cercare riparo nelle zone meno colpite dagli attacchi, per allontanarsi dalla linea del fronte.

Siamo orgogliosi di riferirvi che nonostante il pericolo, il 90% dei membri della nostra comunità Slow Food in Ucraina – agricoltori, allevatori, trasformatori, cuochi – ha scelto di rimanere nelle loro terre. Per salvaguardare i loro raccolti e i loro animali, per sfamare le persone che sono rimaste, i soldati e i rifugiati. Per salvare il nostro Paese.

Alla immane tragedia umana si aggiunge la devastante perdita di biodiverisità, anch’essa sotto l’attacco dei bombardamenti. Una tragedia di cui nessuno parla, una guerra che ci troviamo a combattere senza munizioni, con una sproporzione di forze spaventosa. 

La nostra missione principale come comunità Slow Food è salvare la biodiversità. L’urgenza di questo compito è ancora più evidente: la guerra potrebbe spazzare via per sempre razze animali ormai rare e colture autoctone.

Slow Food Ucraina
Veterinario e agricoltore Mykhailo Travetsky, custode della razza grigia ucraina

Ci sono tante razze autoctone che stiamo cercando di salvare, alcune delle quali sono già censite dall’Arca del Gusto come il pollo glinistaya di Poltavsaya, altre che speriamo di poter aggiungere. Queste rare razze autoctone sono protette dalle sole forze della Stazione Statale di Ricerca sul Pollame dell’Accademia Nazionale di Scienze Agrarie. Questa istituzione si trova a pochi chilometri a sud di Kharkiv, una delle città più bombardate del Paese, ed è a rischio estremo. Sostenere come possiamo i nostri colleghi è una delle nostre massime priorità, stiamo facendo del nostro meglio per far arrivare loro denaro e provviste.

C’è un’altra razza che corre un grave rischio di estinzione la razza grigia ucraina: ne rimangono circa 300 esemplari che sopravvivono nell’Oblast di Sumy, un’area che è in gran parte sotto l’occupazione militare russa. A proteggerle c’è il veterinario e agricoltore Mykhailo Travetsky custode, insieme alla grigia, di molte altre rare razze. Nutrire il bestiame gli costa 60 euro al giorno: aiutare Mykhailo a prendersi cura dei suoi animali e preservare queste razze per il futuro sarà una delle destinazioni del denaro raccolto grazie alla rete internazionale di Slow Food. 

Ma i colleghi della Stazione di ricerca e Mykhailo non sono gli unici ad avere bisogno di supporto. Tutti gli agricoltori, produttori della nostra rete hanno bisogno di qualsiasi aiuto che siamo in grado di dare loro: sono tutti al lavoro, nonostante questo  tempo di guerra. E ciò significa provvedere con tutto il cibo che riescono a produrre ai bisogni dei rifugiati, della popolazione colpita dalla guerra. Come potete immaginare, al momento non possono disporre di entrate e le loro risorse sono limitate. 

Vi abbiamo già raccontato degli sforzi compiuti da chef come Ievgen Klopotenko per sfamare quante più persone possibile a Kyiv, e come lui stesso ha detto non è il solo. Tutti i membri dell’Alleanza dei cuochi di Slow Food in Ucraina stanno facendo la stessa cosa: ovunque sia umanamente possibile cucinare, stanno dando da mangiare alle persone, ci tengono in vita.

Vi ringraziamo per tutto il supporto e l’aiuto che stiamo ricevendo. Chiediamo uno sforzo in più ai membri dell’Alleanza dei cuochi di Slow Food di tutto il mondo: aiutateci come potete, anche semplicemente attirando l’attenzione sulla guerra e per sensibilizzare e informare sulla difficile battaglia che siamo costretti a combattere. La vostra solidarietà significa molto per noi, e sapere che abbiamo il vostro sostegno ci aiuta ad andare avanti.

Faremo il possibile per darvi tutte le informazioni su ciò che i membri della nostra rete fanno e su come verranno destinate le vostre donazioni. In cambio, chiediamo a voi, la rete mondiale di Slow Food, di condividere quante più informazioni possibili su come state mostrando solidarietà all’Ucraina.

Grazie.

Slow Food Ucraina
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