Slow Wine Scouting – Colleonorato (Marche)

La rubrica SLOW WINE SCOUTING nasce per soddisfare un’esigenza molto semplice. 

Questi sono i mesi in cui effettuiamo la maggior parte delle visite alle aziende per la redazione di Slow Wine 2020; oltre a ritornare nelle cantine già presenti nelle passate edizioni della guida andiamo a visitare anche nuove realtà, scovate setacciando a fondo i vari territori vitivinicoli d’Italia, che ci piacciono parecchio ma che per vari motivi non riusciamo a inserire in guida.

Spesso anche solo perché non c’è posto, e quindi poniamo queste aziende “in osservazione” prima di operare delle sostituzioni.

In molti casi però si tratta di aziende che meriterebbero davvero di essere conosciute e valorizzate, e allora cominciamo a farlo segnalandone una a settimana all’interno di questa rubrica, con la pubblicazione di una scheda simile a quelle redatte per la guida.

Redazione Slow Wine

 

Giulia e LucaColleonorato
Via Colle Onorato, 8/a
Jesi (AN)
tel. 320 4762034
colleonorato@gmail.com
www.colleonorato.com
2 ha – 17.000

 

 

 

 

VITA

Giulia Borioni e Luca Silvestri, già impegnato nella gestione delle terre del padre di Giulia, nel 2017 decidono di rilevare le attrezzature e affittare le vigne di un contadino di Apiro. Iniziano la loro attività vinificando per il primo anno nella vecchia cantina e dal 2018 in un capannone da poco ristrutturato a Jesi, anche se ciò, per la vinificazione, comporterà l’impossibilità di rivendicare la Doc.

 

VIGNE

Colleonorato possiede 2 ettari vitati di proprietà, in gran parte a verdicchio e in quota minore a rossi locali, che giacciono su un bel costone ventilato e fresco, posto a 550 metri ad Apiro. La metà circa della vigna risale a 15 anni fa mentre il resto ha circa 8 anni. I suoli a componente argilloso calcarea, sono gestiti con inerbimento spontaneo, il sottofila è lavorato meccanicamente e la gestione sanitaria è in conversione al bio.

 

colleonorato viti

 

VINI

Ottima prova per questa giovane realtà, i vini hanno mostrato rispondenza varietale e una bella finitura. La strada sembra ben tracciata. Il più performante è senz’altro il Verdicchio dei Casteli di Jesi Cl. Sup. La Giostra 2017, uno stile largo ma non ridondante, il sorso si mantiene composto fino alla fine dove si rivela schietto e con un riverbero sapido molto efficace. Il bouquet aromatico è ampio e non cede in aromi smaccati. Non è affatto male anche il Verdicchio dei Casteli di Jesi Cl. Sup. Prologo 2017, molto più fresco e immediato, e considerata l’annata torrida è un pregio. Il palato ha vitalità, fiori bianchi, anice e agrumi gli danno piacevolezza, ma il finale meriterebbe più progressione. Il Rosso Piceno Il Cortese 2017 manca di rilassatezza aromatica, si riprende al gusto ma chiude un po’ scorbutico.

 

 

FERTILIZZANTI: letame in pellet
FITOFARMACI: rame e zolfo
DISERBO: sfalcio
LIEVITI: pied de cuve
UVE: 100% di proprietà
CERTIFICAZIONE: in conversione biologica