Fattoria Le Terrazze appartiene alla famiglia Terni dal 1882 e fu tra le prime interpreti, già dal 1968, della doc Rosso Conero nata nel 1967. Antonio Terni, affiancato dalla consorte Georgina Lacy Scott, è la quarta generazione; entra in azienda nel 1980 e cerca di prenderne le redini pur senza preparazione sul vino,.
La prima bottiglia di Sassi Neri (al tempo una “selezione” di Rosso Conero, poi con il cambio di disciplinare elevato a Docg Conero) risale al 1988 e da allora è stato prodotto in tutte le annate tranne la 1989, perché come ricorda Antonio: «bisogna essere costanti e le annate difficili sono le più complesse e intriganti perché bisogna essere più attenti, magari fare due-tre vendemmie, aspettare la maturità, variare le vinificazioni per riuscire a mantenere lo standard qualitativo».
Il Sassi Neri attuale è una selezione di uve montepulciano attinte dalla parte medio alta di una bella collina che circonda l’azienda, rivolta da est e sud a due passi dal mare. Un mix tra le argille del fondo valle e le sabbie della parte alta, arricchite dal calcare che dona omogeneità al profilo tannico, sia in maturità sia in consistenza.
Vinificazione e malolattica in acciaio, breve riposo in cemento, poi un anno di legno in tre botti da 25 q.li e il saldo in barrique usate, infine bottiglia per due anni circa, ritenendola il contenitore ideale per lasciar riposare il montepulciano.
Dal 1988 ad oggi sono passati 35 anni e molto è cambiato nel vino, come ha ricordato Antonio Terni: «in passato per i contadini doveva essere robusto, corposo e denso e la qualità si valutava con il grado alcolico. Oggi al contrario, ci si spaventa se l’alcol è troppo alto! E’ cambiato l’approccio e bisogna stare al passo con i tempi, il consumatore si è evoluto, e il produttore accorto non deve rincorrere il mercato ma ascoltarlo! Ecco, quindi, la necessità di fare vini piacevoli, meno aggressivi, meno potenti e godibili a tavola, senza rinunciare però alle loro caratteristiche».
Proprio su queste prerogative è stato orientato lo stile che dal 2018 sta virando verso una maggiore setosità, levigatezza del sorso, senza perdere di vista la struttura e la polpa del montepulciano.
Alcuni giorni fa, in un bel contesto presso la Macelleria Braceria dei F.lli Mei a Montecosaro (MC) – famiglia che da molti anni opera con una filiera cortissima e chiusa, (allevamento di circa 400 capi, macellazione interna, lavorazione, vendita e somministrazione) – si è tenuta una bella verticale di sei annate di Sassi Neri.
Non una sterile verticale tecnica bensì un bel percorso informale ambientato in una sequenza di carni gustose, dai sapori intriganti, interpretate dalla cucina con il giusto estro.
Di seguito le impressioni sui vini delle bottiglie assaggiati dallo scrivente.
Conero docg Ris. Sassi Neri 2019
È palpabile la virata di stile rispetto al passato: si gioca sulla polposità del frutto, sulla grazia del palato, senza lesinare né in struttura né in tannino, ma dosandoli con grande maestria. La sterzata è quasi completata, ma già ora ha tanto da dire e non sfigura tra i migliori!
Conero docg Ris Sassi Neri 2013
Olfatto materico e ampio, con il frutto nero integro e senza cenni di evoluzione. Qualche folata floreale lo aggrazia e la piacevole pepatura completa il quadro. Il sorso si esprime senza tracce di densità, il tannino pur giovane, è morbido e il finale snello e tonico. Ne ha di strada davanti e il millesimo sicuramente lo agevola.
Conero docg Ris. Sassi Neri 2006
L’iniziale chiusura è solo la piacevole ouverture di uno spettro aromatico scalpitante, che l’aria ravviva e rende intrigante. Brilla, è suadente, equilibrato, ha finezza tannica viva, uniforme e ancor più “graffiante” del 2013, lo slancio sapido lo proietta in un’evoluzione futura molto luminosa. Ad un passo dal top!
Rosso Conero Sassi Neri 2002
Risente un po’ dell’annata fredda ma non demorde e si esprime con una bella grinta, variando continuamente nel calice. Apre scorbutico, ha tratti di austerità, poi si distende con una bella freschezza. Peccato nel finale inceda in sensazioni vegetali che ammantano un po’ il frutto. Comunque, è una bella sorpresa!
Rosso Conero Sassi Neri 1998
È l’esempio della maturità perfetta!! Ha tutto del montepulciano: è evoluto eppur giovanile nei sentori di marasca e prugna mai troppo carnosi, le spezie fanno da contorno e non invadono. Il sorso è pennellato, incisivo e articolato, ti coccola mostrando ancora grinta. Ad occhi chiusi non sembra abbia 25 anni, anzi ce n’è ancora per molto! Chapeau ……. il gradino alto è stra meritato!!
Rosso Conero Sassi Neri 1993
L’attacco è scuro, caffè d’orzo, carrube, goudron la fanno da padrone poi si rilassa e rivela un’ampiezza quasi inaspettata. Colpisce ancor più il palato: invidiabile freschezza, movenze agili e setose, tannino finissimo e finale che non cede di un millimetro. Lesina un po’ di frutto ma non se ne sente la mancanza!! E’ la sorpresa della serata!!
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Grazie ad Antonio Terni, allo staff di Fattoria Le Terrazze e alla Braceria Mei e ai suoi collaboratori che hanno contestualizzato in modo eccellente un bell’evento.