Riconoscimenti Slow Wine 2019: Abruzzo e Molise

Alla stessa stregua di quanto successo in altre regioni d’Italia anche in Abruzzo e in Molise l’annata vitivinicola 2017 è stata piuttosto complicata: così come era già successo nel 2016, le zone interne sono state flagellate dalle tardive gelate primaverili che hanno pressoché dimezzato le produzioni di uva. In seguito ci sono stati periodi di siccità e di caldo eccessivo, che non hanno dato tregua nel corso di tutta l’estate, penalizzando soprattutto le aree collinari più vicine alla costa adriatica: il risultato finale ha visto un abbassamento sensibile delle rese e maturazioni anticipate e non ottimali. Per chiudere questa sorta di “bollettino di guerra” ci mettiamo pure alcune brutte grandinate estive, che in determinate zone hanno creato danni molto seri.

Nonostante queste – speriamo eccezionali e temporanee – avversità naturali, il mondo produttivo abruzzese rivela vitalità ed energie innovative inaspettate, questo grazie a forze nuove scese in campo di recente, a seguito di un significativo cambio generazionale nella conduzione delle aziende riscontrato un po’ ovunque in regione. Anche in Molise, dove in passato sembrava che non si muovesse foglia dal punto di vista produttivo e imprenditoriale, si registra il sorgere di alcune interessanti realtà che speriamo si confermino nei prossimi anni.

Nel complesso continua il fenomeno, già registrato da qualche anno, di ritorno della viticoltura nelle zone di alta collina e/o di montagna, un secolo fa privilegiate per la produzione di vino, ma dal Secondo dopoguerra drasticamente abbandonate. Come è accaduto in passato per la zona di Capestrano, nell’alta valle del Tirino, in provincia dell’Aquila – nel cui territorio hanno investito diverse aziende, acquistando terreni e piantando nuovi vigneti – ora l’interesse di tanti si è spostato nel comprensorio di Pietranico che, anche se in provincia di Pescara, possiede tratti territoriali pressoché identici all’alta collina o alla montagna aquilana.

Rispetto agli assaggi annotiamo, con piacere, la continua crescita qualitativa dei Trebbiano d’Abruzzo, sia di quelli che si collocano nelle fasce più economiche, sia delle etichette di punta, a dimostrazione della crescente capacità dei produttori di interpretare al meglio il binomio vitigno-territorio. Purtroppo non si può dire altrettanto per la produzione di Pecorino, vista la grande e talvolta incomprensibile eterogeneità degli stili interpretativi. Grandi soddisfazioni invece provengono dall’assaggio dei Cerasuolo d’Abruzzo, in forte e continua crescita, sia qualitativa sia quantitativa: davvero un bel messaggio. Per quanto riguarda, infine, la vasta produzione di Montepulciano d’Abruzzo, registriamo la sempre più netta spaccatura tra i due diversi stili interpretativi che da tempo si stanno delineando con maggiore precisione, evidentemente destinati a mercati diversi: da un lato vini eleganti, freschi, asciutti, fruttati e territoriali, con affinamento in acciaio, in cemento o in anfore di terracotta; dall’altro vini concentrati, muscolosi, strutturati, tendenzialmente dolci e fortemente segnati dal lungo affinamento in legno.

E ora le etichette segnalate con un riconoscimento in Slow Wine 2019.

 

VINO SLOW

Abruzzo Pecorino Machaon 2016, Ausonia

Cerasuolo d’Abruzzo Sup. Le Cince 2017, De Fermo

Montepulciano d’Abruzzo 2013, Valentini

Montepulciano d’Abruzzo Anfora 2017, Cirelli

Montepulciano d’Abruzzo Malandrino 2016, Cataldi Madonna

Montepulciano d’Abruzzo Vigneto di Sant’Eusanio 2016, Valle Reale

Pecorino Plenus 2016, Marina Palusci

Tintilia del Molise Macchiarossa 2014, Claudio Cipressi Società Agricola

Trebbiano d’Abruzzo 2016, Emidio Pepe

Trebbiano d’Abruzzo Bianchi Grilli 2016, Torre dei Beati

Trebbiano d’Abruzzo Mario’s 44 2016, Tenuta Terraviva

Trebbiano d’Abruzzo Sup. Lucì 2012, Praesidium

Trebbiano d’Abruzzo Sup. Portarispetto 2017, Fontefico

 

GRANDE VINO

Abruzzo Pecorino Nativae 2016, Tenuta Ulisse

Cerasuolo d’Abruzzo 2017, Tiberio

Tauma 2017, Pettinella

Trebbiano d’Abruzzo Tenuta del Professore 2014, Sciarr – D’Alesio

Tullum Pecorino Biologico 2017, Feudo Antico

 

VINO QUOTIDIANO

Cerasuolo d’Abruzzo Bardasce 2017, Tenuta de Melis

Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2017, Tenuta I Fauri

Molise Tintilia Rosato Lame del Sorbo 2017, Vinica

Montepulciano d’Abruzzo 2016, Fattoria La Valentina

Montepulciano d’Abruzzo Bio 2017, Cantina Tollo

Montepulciano d’Abruzzo Chichibio 2017, Citra

Montepulciano d’Abruzzo Colle Morino 2017, Barba

Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Terraviva 2016, Tenuta Terraviva

Montepulciano d’Abruzzo Costa del Mulino 2015, Cantina Frentana

Montepulciano d’Abruzzo Gianni Masciarelli 2016, Masciarelli

Montepulciano d’Abruzzo Illico 2016, Illuminati

Montepulciano d’Abruzzo Manus Plere 2014, Tenuta Arabona

Pecorino 2017, Cingiglia

Trebbiano d’Abruzzo Le Vigne 2017, Faraone

 

 

Potrete incontrare i responsabili delle aziende segnalate qui sopra, e assaggiare i loro vini, durante la presentazione di Slow Wine 2018, prevista sabato 13 ottobre a Montecatini Terme. Per informazioni e prenotazioni sulla grande degustazione clicca qui.