L’area vitata di questo rosso, che festeggia quest’anno il ventennale della Docg, è di un centinaio di ettari, situati sulle colline intorno al paese. Vale la pena di sottolineare le particolarità del suolo su cui nasce il Gattinara: non il classico terreno calcareo da cui provengono gli altri grandi rossi piemontesi (e non solo), ma un terreno a matrice acida composto dai detriti lasciati nel corso delle ere dai ghiacciai che si formavano sul Monte Rosa e che hanno coperto l’intera Valsesia. È da sottolineare un altro punto di fondamentale importanza nell’attuale rilancio di questo vino e dei suoi vicini dell’alto Piemonte: la precisa volontà dei produttori di puntare sulla qualità, in primo luogo migliorando le pratiche viticole dopo un periodo (in specie gli anni ’60 e ’70) marcato da una scarsa attenzione alla vigna – con le debite eccezioni, s’intende. Naturalmente, questa rinnovata ricerca della qualità trova riscontro anche nelle pratiche di cantina, con botti pulite, controllo delle temperature di fermentazione e così via. Modernizzazione sì, ma con un’assoluta fedeltà ai vini (buoni) della tradizione e quindi nessuna estrazione esasperata, nessuna ricerca di vesti cariche e frutto esplosivo, grande capacità di rendere fedelmente nel vino il terroir di provenienza.
Per quanto riguarda gli assaggi, abbiamo degustato i vini delle quattro aziende di Gattinara presenti nella Guida Slow Wine, ossia – nell’ordine in cui sono stati assaggiati – Antoniolo, Travaglini, Nervi e Anzivino.
Antoniolo
Corso Valsesia, 277
tel. 0163 833612
Gattinara 2005
La veste granato classico mostra grande brillantezza; al naso il vino è reticente e solo dopo una buona aerazione inizia a sprigionare le classiche note dell’uva, senza però concedersi troppo; grande la bocca, austera e tesa, con una solida acidità che rafforza l’energia dei tannini, mai amari o verdi; il finale lungo e persistente e ancora giovanissimo suggerisce di dimenticare il vino in cantina per qualche anno.
Giancarlo Travaglini
Via delle Vigne, 36
tel. 0163 833588
www.travaglini.com
Gattinara Tre Vigne 2005
Classica e particolare la bottiglia di questa azienda; il vino, dalla veste briosa non carica, si presenta subito con il marchio di fabbrica di Travaglini, ossia un’eleganza travolgente, un’aggraziata complessità di grande naturalezza. La bocca è in perfetta sintonia, apparentemente facile e leggera e invece incisiva e lunga, sorretta da una freschezza irresistibile: perfetta fedeltà al terroir di provenienza.
Nervi
Corso Vercelli, 117
tel. 0163 833228
www.gattinara-nervi.it
Gattinara 2003
L’annata, com’è risaputo, è stata forse la più calda di sempre; ci aspettavamo quindi un vino ricco di alcol, un po’ verde nei tannini, magari un po’ carente di freschezza. Nulla di tutto ciò. Granato di buona luminosità, naso di bella espressione varietale, con la violetta in primo piano e una sensazione di maturità senza eccessi; la bocca conferma l’ottima riuscita di questo Gattinara di bell’equilibrio cui forse manca solo un ulteriore spunto finale per essere grandissimo.
Anzivino
Corso Valsesia, 162
tel. 0163 827172
www.anzivino.net
Gattinara Ris. 2004
Affinato in botte grande, questo rosso dalla veste granato di media intensità è ancora in fase giovanile, pur esprimendo già note floreali e un frutto di bella maturità, accompagnati da un gradevole tocco di cuoio: una rusticità che si fa apprezzare. La bocca è solida e potente, figlia com’è di un’annata felice; ottima l’acidità a sostegno del frutto e finale al quale non mancano lunghezza e persistenza.