Si incontrano spesso – anzi, purtroppo sempre più spesso – bottiglie di vino di peso “massimo” e di dimensioni smisurate (sebbene contengano i soliti 0,75 l.), che da vuote pesano quasi come una “normale” bottiglia piena.
Si dice che “fanno marketing”, che danno un’immagine migliore e più esclusiva al vino che contengono. Probabilmente ci credo, anche perché è vero che bottiglia ed etichetta sono gli elementi che incidono maggiormente sulla percezione del vino da parte del consumatore generico. Comunque rimango ogni volta negativamente colpito e contrariato da questo “tanto peso per nulla”…
La cosa mi suona anche peggio se il vino contenuto in queste bottiglie – che nella silhouette ricordano il fisico spropositato di un campione di wrestling – proviene da un’azienda biologica certificata.
Perché? Per un motivo molto semplice, che provo a definire senza tanti giri di parole: il peso delle bottiglie di vetro, considerando sia la produzione che il trasporto, è la principale fonte di emissione di gas serra di tutta la filiera vitivinicola.
Il dato è inequivocabile. Diversi studi, in particolare quelli condotti dall’Università di Siena, hanno dimostrano come la cosiddetta carbon footprint (impronta ecologica) di una bottiglia di vetro sia praticamente pari al suo peso: per ogni grammo di vetro prodotto si disperde nell’ambiente un peso quasi equivalente di CO₂. A questo aggiungiamo il fatto che più è grande il peso da movimentare maggiori saranno le emissioni legate al trasporto.
Altre recenti ricerche hanno evidenziato che il confezionamento del vino rappresenta da solo il 25-35% delle emissioni complessive di gas serra di una cantina; e di questa parte la quota maggiore è imputabile al peso del vetro.
Quindi il concetto è molto semplice: se voglio essere il più possibile sostenibile e attento all’ambiente – e mi preoccupo di contenere le emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera – devo considerare senza dubbio di utilizzare bottiglie più leggere possibili per il mio vino.
In alcune nazioni, dove la sensibilità verso la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni è più elevata che da noi, il peso contenuto di una bottiglia di vino è un dato significativo e tenuto in gran conto al momento dell’acquisto. I Monopòli e i distributori di vino di Svezia e Canada, giusto per fare due esempi, sono fortemente attenti e discriminatori sul peso del vetro: in Ontario le bottiglie vuote di quei vini che costano meno di 15 dollari devono per legge pesare meno di 420 grammi, e sembra che questa regola verrà presto estesa anche a quelli che hanno prezzi più alti.
Insomma la questione del peso delle bottiglie di vetro è ampiamente sentita e comincia ad essere un fattore discriminatorio per alcuni consumatori attenti e responsabili. A riprova di ciò anche l’industria della produzione del vetro si sta attivando seriamente, da qualche anno, per migliorare le performance delle bottiglie con pesi sempre minori.
Bisogna però fare qualche passo in più.
Penso, per esempio, che non sarebbe male se si ponesse un preciso limite di legge al peso delle bottiglie di vetro per ottenere la certificazione biologica per il proprio vino.
Quale peso?
Si può definire facilmente. In genere le bottiglie da 0,75 l. adatte a contenere vino pesano da 360 grammi (ne ho pesata una per avere conferma: 370 grammi!) a circa 1,2 chilogrammi: si potrebbe pensare, senza esagerare, che 500 grammi potrebbe essere una buona misura, o meglio ancora 450 grammi.
Sono più che sufficienti per garantire una buona “tenuta” del vetro e una immagine virtuosa dell’azienda.
P.S.
Continuando con le prove empiriche: ho appena pesato una vecchia bottiglia di Chateau Lafite che da qualche anno conservo, ahimè vuota e impolverata, sopra uno scaffale in cantina: 430 grammi!