Slow Grains è una rete di produttori e trasformatori che in tutto il mondo recuperano le varietà locali dei cereali, coltivandole e trasformandole in farina, pane e pasta.
Riunisce agricoltori che custodiscono i semi e producono il grano in maniera sostenibile, mulini che macinano a pietra per produrre le farine, artigiani che realizzano pane, pasta e prodotti da forno.
I cereali rappresentano la coltura più diffusa nel mondo e il cibo quotidiano per miliardi di persone. La selezione e l’incrocio delle piante ha come obiettivo raccolti migliori e costanti nel tempo, ma nel XX secolo il crescente fabbisogno di cereali spinge la ricerca a trovare varietà, tecniche e modalità di coltivazione in grado di garantire una maggiore produttività.
Con il miglioramento genetico compaiono in campo varietà super produttive, dette “moderne”, che scalzano quelle tradizionali e riducono il numero delle varietà coltivate, con un’enorme perdita in termini di biodiversità. Per mantenere alti i livelli di produzione, inoltre, fa un ricorso sempre più spinto alla chimica di sintesi, depauperando progressivamente i suoli e la loro fertilità, distruggendo l’enorme biodiversità presente nel sottosuolo, dove una miriade di microorganismi unicellulari e altri piccoli esseri viventi contribuiscono a rigenerare l’ecosistema e ripristinare la capacità produttiva della terra.

Per non compromettere definitivamente questo patrimonio occorre guardare al futuro con un occhio al passato, alle sue buone pratiche e alla loro capacità rigenerativa.
Un esempio su tutti ci è dato dal ritorno da alcuni anni alla coltivazione dei “grani tradizionali” o vecchie varietà locali, che Slow Grains cerca di far conoscere e valorizza. La rete, incontrandosi regolarmente, lavora per consolidarsi e individuare una serie di temi e attività comuni. Le comunità che ne fanno parte sono oltre 20 a cui si sono progressivamente unite le comunità provenienti da Algeria, Marocco, Egitto, Scozia, Francia, Romania, Belgio, USA, UK, Austria, Georgia.

Il recupero dei cereali tradizionali rappresenta un’occasione per tante piccole comunità locali e per i consumatori che, con le loro scelte alimentari hanno la possibilità di sostenere questo importante progetto.