Slow Grains è una rete di produttori e trasformatori che in tutto il mondo recuperano le varietà locali coltivandole. Trasformatori che lavorano le farine per realizzare pane, pasta e prodotti da forno. Agricoltori che custodiscono i semi, producono il grano in maniera sostenibile, macinano a pietra per produrre le loro farine.
I cereali rappresentano la coltura maggiormente diffusa nel mondo e il cibo quotidiano per miliardi di persone. La selezione e l’incrocio delle migliori piante ha sempre avuto come obiettivo raccolti migliori e costanti nel tempo, ma nel XX secolo il fabbisogno di cereali è diventato più impellente spingendo la ricerca a trovare varietà, tecniche e modalità di coltivazione in grado di garantire una maggiore produttività.
Con il miglioramento genetico compaiono in campo varietà super produttive, dette “moderne”, che scalzano quelle tradizionali e riducono il numero delle varietà coltivate, con un’enorme perdita in termini di biodiversità.
Un patrimonio da tutelare
Per mantenere alti i livelli di produzione inoltre si è fatto un ricorso sempre più spinto alla chimica di sintesi, depauperando progressivamente i suoli e la loro fertilità, distruggendo l’enorme biodiversità presente nel sottosuolo, dove una miriade di microorganismi unicellulari e altri piccoli esseri viventi contribuiscono a rigenerare l’ecosistema e ripristinare la capacità produttiva della terra.
Per non compromettere definitivamente questo patrimonio occorre guardare al futuro con un occhio al passato, alle sue buone pratiche e alla loro capacità rigenerativa. Un esempio su tutti ci è dato dal ritorno da alcuni anni alla coltivazione dei “grani tradizionali” o vecchie varietà locali.
Slow Grains è una rete di produttori e trasformatori che in tutto il mondo recuperano le varietà locali coltivandole. Trasformatori che lavorano le farine per realizzare pane, pasta e prodotti da forno. Agricoltori che custodiscono i semi, producono il grano in maniera sostenibile, macinano a pietra per produrre le loro farine.
Una rete nata all’interno di Sementia, un evento annuale che per quattro edizioni ha fatto incontrare nella città di Benevento agricoltori panettieri e pizzazioli provenienti da tutta Italia. Nei forum e nelle conferenze di Sementia i custodi dei grani tradizionali si confrontano tra di loro e con esperti del settore per di condividere tecniche agronomiche, dare vita a filiere locali, promuovere azioni in grado di produrre innovazione al servizio del bene comune.
Recuperare cereali tradizionali rappresenta un’occasione per tante piccole comunità
La consapevolezza di dover allargare il cerchio, coinvolgendo produttori di tutto il mondo, è stato il primo passo di creazione della rete. Per questo, durante l’ultima edizione di Sementia (gennaio 2020) abbiamo iniziato a interpellare le prime comunità del Nord Africa a avviato una serie di incontri e forum di discussione all’interno del programma di Terra Madre 2020.
La rete, incontrandosi regolarmente, lavora per consolidarsi e individuare una serie di temi e attività comuni. Le comunità della rete italiana che ne fanno parte sono oltre 20 a cui si sono progressivamente unite comunità provenienti da Algeria, Marocco, Egitto, Scozia, Francia, Romania, Belgio, USA, UK, Austria, Georgia.
Il recupero dei cereali tradizionali rappresenta un’occasione per tante piccole comunità locali e per i consumatori che con le loro scelte alimentari hanno la possibilità di sostenere questo importante progetto.
Mauro Pizzato
m.pizzato@slowfood.it
La rete Slow Grains è supportata da Pastificio Di Martino