Noi Slow Beans difendiamo, manteniamo, diffondiamo la biodiversità leguminosa coltivata: siamo consapevoli del suo intrinseco valore, e vogliamo testimoniare il piacere di gusti diversi, legati alle culture gastronomica che ruotano intorno ai legumi legati ai territori. Coltiviamo relazioni e saperi, non semplici proteine vegetali ingredienti di prodotti altamente elaborati lontani dai sapori originari!

La rete

Slow Beans è una rete italiana di produttori, cuochi e attivisti sensibili al tema dei legumi che condividono l’appartenenza a Slow Food e si riconoscono in un Manifesto di valori e intenti. Il primo incontro della rete è avvenuto nel 2010 a Capannori, in provincia di Lucca quando la Condotta locale ha realizzato la prima edizione delle Fagioliadi, competizione tra piatti a base di legumi. Di lì, dopo 10 anni di esperienza, la rete è cresciuta, si è diffusa in tutta Italia e adesso è pronta a diventare internazionale. 

La rete Slow Beans lavora per la salvaguardia dei legumi e per l’incremento del loro consumo in primo luogo coltivandoli, quindi portando avanti diverse iniziative, tra cui iniziative di promozione e momenti di educazione  (come l’evento annuale Slow Beans) e campagne (tra cui la recente Let It Bean per e con le municipalità).

Slow Food e Anci insieme

A febbraio 2022 abbiamo firmato un protocollo di intesa con Anci con l’obiettivo la valorizzazione e la promozione dei sistemi alimentari locali, di qualità e sostenibili

Tra i punti principali dell’accordo, l’ambizioso obiettivo di sviluppare Food Policies più eque, inclusive e sostenibili, a partire dalle attività di educazione alimentare nelle scuole. Al centro del protocollo anche le buone pratiche legate alla salvaguardia dei legumi e alla promozione del loro consumo come principale fonte proteica, grazie ai produttori della rete Slow Beans e alla campagna con diverse municipalità italiane, Let it Bean!

Perché proprio i legumi? 

  • Perché i legumi, considerati durante i decenni del boom economico come “cibo dei poveri”, sono ora riconosciuti come un alimento essenziale in una dieta che ci aiuta a vivere a lungo e in salute: ricchi di antiossidanti e fibre, aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e diabete.
  • Perché l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) riconosce che i legumi sono fondamentali per la sicurezza alimentare, in quanto sono una fonte di proteine e micronutrienti a prezzi accessibili e possono essere conservati per un lungo periodo.
  • Perché una dieta ricca di legumi fa bene all’ambiente: i legumi richiedono meno input e arricchiscono il suolo fissando l’azoto. La loro coltivazione ha un impatto minore rispetto alle proteine animali, perché comporta meno emissioni di gas serra e un’impronta idrica ridotta.

Slow Beans nel mondo

La campagna di Slow Food Usa: Pianta un seme

Ogni anno Slow Food Usa mette insieme un repertorio di semi rari e biodiversi che raccontano una storia. Quest’anno la celebrazione è dedicata ai fagioli! Il kit selezionato comprende i fagioli dell’Arca del Gusto provenienti da ciascuna delle sei regioni degli Stati Uniti che hanno un rapporto unico con la terra e le persone che vi abitano. Quando coltivate i fagioli, avete un impatto positivo sul suolo, sull’uso della terra, sull’uso dell’acqua, sulla biodiversità e combattete direttamente il cambiamento climatico! Segui la campagna Plant  A Seed (Pianta un seme) di Slow Food Usa!

Il fagiolo polacco con l’aquila del Convivium Slow Food Dolny Slask Convivium

I fagioli possono collegare non solo le nazioni, ma anche i continenti, come nel caso di questi legumi polacchi dell’Arca del Gusto; il loro impatto sociale collega la Polonia e il Brasile con la Lettonia e l’Italia che partecipano a questa festa.

Slow Food Lettonia: I legumi tornano di moda

In Lettonia c’è una collezione speciale… di fagioli! La famiglia di Ruta Beirote coltiva fagioli da generazioni, selezionandoli per forma e soprattutto per colore. Questa collezione è così conosciuta a livello locale che, quando al mercato della città Ruta trova varietà che non ha ancora, spesso le vengono regalati dai venditori, molti dei quali sono persone anziane che non possono più coltivare loro stessi queste varietà, ma che vogliono che i loro semi, il loro patrimonio alimentare, continuino a vivere.

A cosa serve allora avere una collezione di fagioli? Beh, oltre a preservare il patrimonio locale di biodiversità, li rende disponibili per ricette deliziose come questo stufato di fagioli e noci cucinato da Baiba Smilga. Una ricetta che esalta un sapore più moderno e meno classico dei mezzi: perché i fagioli non invecchiano!

Scopri tutti i progetti Slow Food dedicati ai legumi

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