Trasformare le mense da servizio a domanda individuale a servizio pubblico essenziale andando oltre il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e inserendo nuovi requisiti che privilegino la qualità e la sostenibilità dell’offerta.
Presentata l’iniziativa “Nutrirsi a scuola” promossa dal gruppo parlamentare FacciamoECO e coordinata dall’onorevole Alessandro Fusacchia.
Molte volte durante la pandemia ci siamo detti che da un grave problema può nascere un’opportunità e la prospettiva che si sta aprendo in materia di legislazione delle mense scolastiche è una di quelle.
Probabilmente senza il Covid e tutto ciò che ha scatenato, non si sarebbe potuta fare una fotografia così puntale del “disastro mensa scolastica” in Italia e riprendere così in mano un ambito strategico e indispensabile che la mensa rappresenta per l’oggi e per il futuro e che Slow Food ha preso in carico da tempo, sollecitando e pungolando dove possibile, costruendo ponti e reti strategiche.
Ecco che l’iter parlamentare, presentato ieri nel tardo pomeriggio, per un nuovo disegno di legge che ha come punto di partenza il documento Nutrirsi a Scuola, nato dopo un confronto partecipativo, coordinato dall’On. Alessandro Fusacchia, tra decisori politici e associazioni delle società civile, diventa interessante proprio per la visione rinnovata sul tema e su una rivoluzione del paradigma che vede ora in primo piano la necessità di riformare il servito mensa da una servizio a domanda individuale a servizio pubblico essenziale, introducendo il concetto di presa in carico del servizio da parte della fiscalità collettiva. Questo cambiamento di visione riporta inoltre il tempo pieno come unica proposta formativa valida in tutto il territorio nazionale.

Ci sarà da costruire nuovi luoghi, rinnovarne altri, organizzare nuove competenze e formare tutti, docenti, pubblico impiego, famiglie. Se si vuole veramente realizzare un cambiamento in questo settore, mai come ora, è possibile perché le direttive europee e i finanziamenti dedicati al tema, concepiti in seno al programma Next Generation, ci chiedono con chiarezza di riformare il sistema mensa e proporre un quadro d’insieme dove equità, nutrizione, educazione, formazione e qualità siano un tutt’uno.
Essenziale perché il primo tema a emergere è proprio quello legato alle diseguaglianze, alla povertà e alla necessità di riconsegnare a tutti il diritto di nutrirsi a scuola e alla scuola di ritornare a essere quel luogo primario di unione sociale tra famiglie, territorio, docenti.
Essenziale nel proporre uno nuovo sviluppo territoriale che metta insieme la miglior produzione locale, rispettosa dell’ambiente e della salute, e mentre garantisce la memoria storica di un luogo, concetto questo così vicino al tema della sovranità alimentare.
E quindi, e a ricaduta, essenziale per la difesa della biodiversità che proprio attraverso nuovi rapporti con i sistemi locali del cibo, trova forza e concretezza.
Essenziale per ribadire che mangiare insieme è un atto collettivo all’educazione, al rispetto e alla tolleranza e momento educativo per riappropriarsi di una capacità di conoscere ciò che ci nutre e ci da gioia e benessere.
Francesca Rocchi
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