La parola picnic deriva dal francese pique-nique, che unisce i termini piquer (piluccare) e nique (cosa di poco conto).
Eppure, trascorrere del tempo all’aria aperta non sembra affatto una cosa di poco conto. Leggera certo, ma non da poco.
Oggi più che mai è un’esigenza viva, un modo semplice di prenderci cura di noi stessi dal punto di vista fisico e, soprattutto, psicologico. Che siate al mare, in montagna, in campagna o anche in un parco cittadino, le calde giornate di agosto sono quelle giuste per rallentare e lasciarci accarezzare dai raggi del sole, riscoprire il verde, il rumore delle onde, il colore del cielo azzurro e prendersi del tempo per un picnic all’aperto.
Può essere, perché no, l’occasione per scoprire un nuovo parco o una spiaggia meno conosciuta a passo lento, quello dei nostri piedi o di una bicicletta.
Un picnic è sempre una buona idea per stare seduti sull’erba, o la sabbia, a mangiare cose buone e semplici ma in ottima compagnia.
Come scegliere il posto giusto?
Che sia al mare, in città o in montagna, è importante cercare posti tranquilli, lontani da strade trafficate e smog. Può essere un verde prato montano, una spiaggia nascosta, una pineta, un bosco, la riva di un lago o all’ombra di un albero del parco cittadino.
Non dimenticate poi di portare un’ampia coperta o una tovaglia da stendere a terra e una tela cerata in caso il terreno sia umido. E, oltre a cuscini, posate, bicchieri e coltelli – quelli si dimenticano sempre e si finisce per mangiare il formaggio a morsi – non possiamo non citare tra gli indispensabili anche i sacchetti per la raccolta differenziata. Sono fondamentali per lasciare pulita l’area una volta finito il picnic.
Un picnic al mare
Il picnic in spiaggia è un grande classico della vacanza estiva. Immancabile per chi è al mare a Ferragosto, ma anche nelle serate intorno alla notte di San Lorenzo, il 10 agosto, può essere un’occasione per radunare gli amici e cenare in spiaggia con il naso all’insù alla ricerca di qualche stella cadente.
Ecco allora qualche idea per un pic nic al mare
Per non perdere troppo tempo ai fornelli, sono perfette da avere sempre pronte le conserve (ne abbiamo parlato qui e qui) come caponate, giardiniere e melanzane sott’olio. Con del buon pane abbiamo già fatto gran parte del nostro picnic. Una bella insalata e poi non può mancare la frutta fresca: anguria, pesche o melone già pronte in cubetti. E, infine, qualche piatto per completare il pasto, vi lasciamo di seguito due preparazioni più complesse.
Cuscus con pomodori secchi e mandorle
Per 4 persone:
. 2 etti e mezzo di cuscus
. Una dozzina di pomodori secchi
. Mezz’etto di mandorle pelate
. Un cucchiaio di capperi sotto sale
. Basilico
. Un limone
. Olio evo e sale
Fate rinvenire i pomodori in acqua fresca per un quarto d’ora circa. Sciacquate i capperi in un colino, poi lascateli in ammollo per mezz’ora.
Intanto versate il cuscus in una zuppiera e unite un’uguale quantità in volume di acqua bollente. Coprite e lasciate riposare per 5 minuti, quindi sgranate i chicchi con una forchetta. Coprite di nuovo. Passati altri 5 minuti, aggiungete un filo d’olio extravergine e mescolate.
Mettete nel boccale di un mixer i pomodori e i capperi scolati, le mandorle, qualche goccia di limone, una grattuggiata di scorza e 4 cucchiai di olio. Frullate fino a ottenere un composto omogeneo. Volendo potete allungarlo con un mestolino d’acqua.
Condite il cuscus con il pesto, regolate di sale, ultimate con foglie di basilico spezzettate e lasciate riposare un’ora al fresco.
Insalata di mare
Per 4 persone:
. Mezzo chilo di polpo
. Mezzo chilo di calamari
. Mezzo chilo di gamberi
. Mezzo chilo di vongole
. Uno spicchio d’aglio
. Un limone
. Olio evo
. Sale, pepe
Iniziate dalla pulizia del pesce. Lasciate le vongole per 4 o 5 ore in un recipiente con acqua salata, perché si liberino di ogni residuo di sabbia. Nel frattempo private i calamari della pelle, degli occhi e del dente centrale; battete il polpo per ammorbidirne la carne, quindi toglietegli intestino, occhi, becco; sgusciate i gamberi, eliminando il budellino nero con uno stuzzicadenti.
Lavate tutto e lessate separatamente in abbondante acqua salata e fuoco dolce i polpi (30-40 minuti), i calamari (una mezz’ora), i gamberi (2-3 minuti). Scolate, tagliate il polpo a pezzi e i calamari ad anelli. Intanto fate aprire in un tegame le vongole con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio.
Filtrate il liquido di cottura, mescolatelo con olio, il succo del limone, sale, pepe e condite l’insalata.
Un picnic in montagna
Il foraging anche d’estate
Passeggiando lungo i sentieri di montagna e collina è facile imbattersi in more, lamponi, mirtilli, ribes e altre golose sorprese che poco hanno in comune con i loro pari coltivati. Possono essere una gustosissima aggiunta al menù perché si sa che i frutti raccolti da sè sono ancora più gustosi.
I mirtilli selvatici sono piccini, profumati e dal gusto intenso. Maturano tra luglio e agosto nei boschi di montagna, tra i 1500 e i 2000 metri di altitudine. Li troverete in abbondanza sull’arco alpino e sull’Appennino. Può essere utile sapere che esistono bacche blu molto simili ribattezzati falsi mirtilli. All’interno hanno una polpa bianca, quasi densa, quindi basta rompere il frutto per non cadere in inganno; per fortuna non sono velenosi ma il sapore è tutt’altro che gradevole.
Un altro piacevole incontro sui sentirei di media quota è quello con i lamponi selvatici: i più buoni crescono dai 700 metri in su. Attenzione alle spine però.
Da agosto a settembre, poi, ai margini dei boschi i roveti sono carichi di more mature. Anche qui, attenziona alle spine anche se queste sono meglio visibili di quelle dei lamponi.
Panini con la frittata
Per 4 persone:
. 4 rosette
. 6 uova
. 4 etti di zucchine scure
. Uno spicchio d’aglio
. 2 rametti di maggiorana
. 40g di Parmigiano Reggiano
. Olio evo e sale
Fate imbiondire l’aglio in una padella antiaderente con due cucchiai di olio, poi eliminatelo e versate le zucchine tagliate a rondelle sottili. Cuocete per un quarto d’ora, prima a fiamma vivace, poi a fuoco dolce; in ultimo regolate di sale e insaporite con la maggiorana.
Sbattete in una terrina le uova con un pizzico di sale e il Parmigiano grattugiato. Unitele alle zucchine e fate rapprendere la frittata da un lato. Giratela servendovi di un piatto e cuocetela anche dall’altro, mantenendo morbida la consistenza.
Asciugatela dall’olio, passandola su un foglio di carta da cucina. Non appena si sarà raffreddata, tagliatela a pezzi e farcite i panini.
Insalata di zucchine e pinoli
Per 4 persone
. Mezzo chilo di piccole zucchine
. Un etto di pinoli
. Un etto di Parmigiano Reggiano
. Aceto balsamico
. Olio evo e sale
Pulite le zucchine eliminando le estremità, lavatele, asciugatele e tagliatele a rondelle sottili. Tostate i pinoli in un padellino. Riducete il parmigiano in scaglie e riunite tutti gli ingredienti in un’insalatiera. Mescolate bene.
Miscelate mezzo bicchiere di olio con due cucchiai di aceto, aggiungete un pizzico di sale e battete energicamente con una forchetta, ottenendo un’emulsione omogenea con cui condire l’insalata. Lasciate insaporire.
I testi e le ricette sono ispirate e tratte da Outdoor. Vita e cucina all’aperto di Slow Food Editore.
Collana: Slowbook
Formato: 19×24 cm
Pagine: 224
Prezzo al pubblico: 16,90 €
Prezzo soci Slow Food: 13,52 €Associati qui e scopri tutti i vantaggi dell’essere socio Slow Food