Da sabato 6 maggio il trono d’Inghilterra sarà occupato da un vero ecologista. E sono certo che Carlo III sarà in grado di conquistare la stima e l’amore di tutti gli inglesi anche attraverso la sua grande sensibilità ambientale.
Come in ogni tipo di monarchia il successore al trono non viene eletto sulla base delle proprie idee politiche. Tuttavia, nel periodo storico che ci troviamo ad affrontare, ritengo che la preparazione e gli interessi che contraddistinguono il prossimo Re di Inghilterra siano gli stessi che lo identificheranno come Capo di Stato.
Dico questo perché, in forza del bellissimo rapporto di amicizia che ho potuto stringere con lui già dal lontano 2004, quando venne a Terra Madre e parlò, conquistandoli, davanti a 5000 contadini di ogni parte del mondo, a oggi, di Carlo ho potuto apprezzare un’intelligenza e un’attenzione sulle questioni ecologiche e ambientali davvero degne di nota. Ritengo dunque che la sua figura giocherà un ruolo determinante nel trainare anche altre nazioni dentro alla lotta per frenare il cambiamento climatico.
Conosciamo benissimo come questa rappresenti la vera sfida degli anni a venire. E sappiamo ancor meglio come l’urgenza non venga ancora percepita come tale dalle più alte sfere politiche internazionali. Sono altresì certo che il nuovo Re saprà dare un forte contributo anche all’interno dei confini nazionali inglesi.
In piena armonia con la filosofia di Slow Food, non posso che ricordare con piacere un’altra sua visita in Italia, nel 2017. In quell’occasione, la sensibilità e il rispetto mostrati dall’allora Principe del Galles verso le produzioni agricole e artigianali mi lasciarono davvero senza parole. Questa sua inclinazione sarà determinante soprattutto per cercare di arginare gli effetti disastrosi che la Brexit ha generato sulle piccole economie d’oltremanica.
Penso che non potrà più essere un attivista ambientalista, ma saprà essere un uomo rigoroso, serio, super partes, che più di altri governanti riuscirà a tenere alta l’attenzione ai temi cari a chi da sempre ha a cuore il futuro della Terra. Il suo stile e le sue convinzioni resteranno di certo parte fondamentale dei suoi programmi per gli anni futuri.
Quanto detto finora non incontra forse l’immaginario collettivo che si ha di un monarca. Per questo sono convinto che Carlo III saprà rivoluzionare uno dei ruoli più importanti al mondo.
Carlo Petrini,
da D Lui di maggio 2023