La notizia di questa settimana riguarda la Spagna, e più precisamente l’Andalusia. Avete forse visto tutti le immagini di Madrid ricoperta dalla neve manco fosse Stoccolma e l’ondata di freddo si è spinta fino all’estremo Sud, toccando città come Siviglia (dove si sono registrati -2 gradi!) e Almeria.
Questa zona della Spagna in inverno, per via del suo clima di solito molto mite è una zona così tanto produttiva in fatto di frutta e verdura da spedire all’intera Europa. Alcuni prodotti arrivano anche in Italia, ma è soprattutto il Nord del continente ad approvvigionarsi là.
Il freddo inusuale ha fatto danni devastanti alle coltivazioni: prodotti come sedano, zucchine verdi scure, broccoli, peperoni, melanzane, pomodori e soprattutto l’insalata iceberg praticamente non si sono raccolti o sono stati compromessi. Normale un’impennata dei prezzi anche del 200-300%, per, tra l’altro, merce di pessima qualità.
Ma la Sicilia rifornisce il Bel Paese
Noi consigliamo sempre vivamente di comprare locale, o a limite nazionale, per questioni di sostenibilità, etica e anche di gusto, allora perché vi raccontiamo della Spagna? Perché il nostro Sud, e in particolare la Sicilia – analoga all’Andalusia per il clima – è un territorio che anche a gennaio-febbraio sforna melanzane, pomodori e altri beni che sono decisamente fuori stagione al Nord del Paese. Il tutto coltivato in serre non riscaldate e in certi casi estremi anche in campo aperto. Dunque, non è per noi un’eresia completa comprare questi prodotti al mercato, anche a Nord, ché se magari delle zucchine possiamo fare a meno invece un pomodoro serve sempre in cucina.
Ebbene, la situazione in Spagna ha fatto fare affari d’oro ai produttori nostrani a cui si è rivolta mezza Europa e gli ha consentito di far lievitare i prezzi, anche in maniera sostenuta. Un cespo di iceberg di 200-300 grammi, per dire, è arrivato anche a costare 1,50 euro al pubblico. Una vetta forse mai raggiunta da quest’insalata. Ecco perché noterete qualche rialzo al mercato questo sabato.

E, restando in Sicilia, ecco il consiglio: comprate i mandarini tardivi di Ciaculli del Presidio Slow Food. Sono in piena raccolta, sono cresciuti in maniera ottimale e non costano tantissimo (tre euro al chilo per i più grandi, 1,50 i piccoli). Oggi li spediscono in tutta Europa e si trovano perfino nella grande distribuzione. La storia del Presidio è così esemplare e di successo che ha trasformato negli anni un territorio, facendogli guadagnare grande prestigio. Cercateli, ne vale davvero la pena.
Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 16 gennaio 2021