Mediterraneo Slow è anche il teatro di importanti riflessioni sulla rigenerazione del Mare Nostrum e sul suo ruolo di luogo di scambi, diversità e culture.
Mediterraneo Slow è inoltre il luogo in cui puntare i riflettori sulle produzioni di piccola scala – in particolare la pesca, l’olio, il grano – e sulle esperienze positive di cambiamento e rigenerazione delle risorse.
Il programma del 6 ottobre
Ore 11:00
Rigenerazione mediterranea – L’esempio di Taranto – Conferenza stampa di apertura – Salone degli specchi, Palazzo di Città
L’edizione 0 della tre giorni organizzata dal Comune di Taranto in collaborazione con Slow Food Italia e Slow Food Puglia intende celebrare la grande diversità di quei Paesi e popoli che per millenni si sono relazionati, dando vita alla cultura mediterranea, e richiamare l’attenzione sulla centralità del cibo e della sua produzione come elemento di unione in un momento storico in cui il tema del viaggio attraverso il Mar Mediterraneo è elemento di tragica cronaca.
Intervengono:
- Fabrizio Manzulli, vicesindaco di Taranto
- Edward Mukiibi, presidente di Slow Food
- Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia
- Marcello Longo, presidente di Slow Food Puglia
Il programma del 7 ottobre
Ore 15:00
Mediterraneo, Mare aperto – Salone degli specchi, Palazzo di Città
Il Mediterraneo è, storicamente, spazio di incontro e scontro tra culture e civiltà diverse. La sua identità non può prescindere da questo elemento di incontro e scambio che ne ha caratterizzato le storia economica a quella della cultura materiale (dall’alimentazione alla manifattura di beni e merci), e ancora la storia letteraria e quella delle produzioni artistiche.
Seguendo questo affascinante itinerario, andiamo alle radici di molti temi che toccano la nostra contemporaneità: il futuro dell’agricoltura mediterranea e, in particolare, dei cibi che ne hanno plasmato gastronomie, stili alimentari e paesaggi, le grandi migrazioni (e i dolorosi naufragi che esse portano con sé), che ancora oggi interessano il Mediterraneo, mare aperto per eccellenza.
Intervengono:
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Saverio Russo, professore di Storia moderna, Università di Foggia. Studioso di storia economica sociale. Esperto di transumanza e tratturi. Presidente regionale di FAI Puglia
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Rossella Galletti, docente di antropologia culturale e ricercatrice presso il MedEatResearch, Università degli studi suor Orsola Benincasa, Napoli
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Leonardo Palmisano, sociologo, editorialista del Corriere del Mezzogiorno. Tra i suoi libri, Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento (2015), Mafia Caporale (2017), Mediterranea (scritto con Dimitri Deliolanes, 2022). Presidente della cooperativa editoriale Radici Future Produzioni.
- Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia.
Modera: Serena Milano, direttrice Slow Food Italia
Ore 17:00
Politiche locali del cibo: verso una visione mediterranea – Spazio incontri ICPI Slow Food – Rotonda Marinai d’Italia, Lungomare Vittorio Emanuele III
Confronto tra le città su azioni concrete, limiti e opportunità per la progettazione e lo sviluppo di un piano di azione partecipato, che coinvolga i cittadini.
Discussione aperta tra amministratori delle città e stakeholder.
Intervengono:
- Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio della Cultura Immateriale
- Fabrizio Manzulli, vicesindaco di Taranto
- Luigi Ranieri, direttore attuazione del Programma Città Metropolitana di Bari
- Paolo Foresio, assessore Comune di Lecce (Politiche sportive, Sviluppo economico, Attività produttive, artigianali e commerciali, Agricoltura, Spettacolo, Turismo)
- Nicola Fattibene, responsabile Food Policy Hub del Comune di Andria
Introducono e moderano:
- Raoul Tiraboschi, vicepresidente Slow Food Italia
- Damiano Petruzzella, CIHEAM di Bari
Ore 17:00
La consegna dei libri ai bambini del Rione Tamburi – Parco Lulù, via Giuseppe Verdi, 3/A
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, nel corso di una delle tappe di Legalitria, un progetto lettura nazionale per la legalità, consegna i libri della casa editrice della chiocciola dedicati ai bambini. Alla cerimonia saranno presenti anche il Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia dott. Ludovico Abbaticchio e il Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Dott. Piero Rossi.
Un’occasione per incontrare quella generazione di giovani lettori oggi sempre più attiva e centrale nel mondo della cultura: con libri illustrati, storie incantevoli e incantate, libri che guardano con occhio affamato e curiosità anche al cibo e alla gastronomia, scoprendo profumi e sapori inediti. Scopri di più!
Il programma dell’8 ottobre
Ore 11:00
La parola ai fornai e ai custodi di grani tradizionali – Forum per il cambiamento – Rotonda Marinai d’Italia, Lungomare Vittorio Emanuele III
I cereali rappresentano la coltura più diffusa nel mondo e il cibo quotidiano per miliardi di persone. La selezione e l’incrocio delle piante ha come obiettivo raccolti migliori e costanti nel tempo, ma nel XX secolo il crescente fabbisogno di cereali spinge la ricerca a trovare varietà, tecniche e modalità di coltivazione in grado di garantire una maggiore produttività. Con il miglioramento genetico compaiono in campo varietà super produttive, dette “moderne”, che scalzano quelle tradizionali e riducono il numero delle varietà coltivate, con un’enorme perdita in termini di biodiversità.
Slow Grains è una rete di produttori e trasformatori che in tutto il mondo recuperano le varietà locali dei cereali, coltivandole e trasformandole in farina, pane e pasta. Riunisce agricoltori che custodiscono i semi e producono il grano in maniera sostenibile, mulini che macinano a pietra per produrre le farine, artigiani che realizzano pane, pasta e prodotti da forno.
Nell’incontro, alcune comunità mediterranee di Slow Grains raccontano le proprie esperienze positive.
Intervengono:
- Michele Sica, Cooperativa Sociale Terra di Resilienza-Monte Frumentario, Calvanico (Salerno)
- Vincenzo Fratantonio, Comunità Slow Food del pane tradizionale di Modica, Modica (Ragusa)
- Ercole Maggio, Comunità Slow Food Triticum, per la valorizzazione degli antichi cereali del Salento (Lecce)
- Giuseppe Di Gesù, Presidio Slow Food del pane dell’Alta Murgia”, Altamura (Bari)
Modera: Mimmo Pontillo, Coordinatore rete Slow Grains italia
Ore 15:00
La parola agli olivicoltori – Forum per il cambiamento – Rotonda Marinai d’Italia, Lungomare Vittorio Emanuele III
Lo storico Fernand Braudel definì “piante di civiltà” quelle attorno a cui si sono sviluppate popolazioni e culture. L’olivo è un classico esempio di pianta di civiltà per il Mediterraneo. La sua diffusione è legata al lavoro di generazioni che hanno selezionato cultivar, plasmato paesaggi,
messo a punto tecniche per la trasformazione delle olive e la produzione di olio extravergine. Una pianta di civiltà, appunto, e un patrimonio immenso, ma anche un settore in crisi, minacciato dalla diffusione di impianti intensivi, da patologie come la xylella, dalla competizione di produzioni di scarsa qualità.
Con la rete Slow Olive, la Guida agli extravergini, il Presidio degli olivi secolari in Italia (ma anche i Presìdi attivi in Spagna e Turchia), Slow Food sta lavorando per promuovere pratiche agroecologiche e valorizzare oli veramente “agricoli”, capaci di esprimere le peculiarità delle cultivar e dei territori.
Nell’incontro, alcune comunità dell’olivicoltura mediterranea raccontano le proprie esperienze positive.
Intervengono:
- Alfonso Danilo Prete, azienda agricola Tatamà di San Vito dei Normanni (Brindisi), Presidio Slow Food degli oliveti secolari
- Tiziana Favi, cuoca dell’Alleanza del ristorante Namo Ristobottega di Tarquinia, Lazio; membro del Consiglio di Slow Food Internazionale
- Domenico Castria, cuoco dell’Alleanza del ristorante Praedio della Reale, Ginosa (TA)
- Donatello Leobilla, azienda agricola biologica Pietrasanta di Carovigno, Presidio Slow Food degli oliveti secolari e del pomodorino di Torre Guaceto
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Francesco Linzalone, Comunità Slow Food degli oliveti ritrovati del Materano
Modera: Francesco Sottile, docente Università di Palermo, membro del board di Slow Food Internazionale
Ore 17:00
La parola ai pescatori e ai mitilicoltori – Forum per il cambiamento – Rotonda Marinai d’Italia, Lungomare Vittorio Emanuele III
L’altra faccia dello sfruttamento degli oceani, dell’inquinamento e della pesca intensiva è quella dei custodi dei mari. I mitilicoltori, i pescatori, le ostesse, gli artigiani, le esperte e i ricercatori che stanno già mettendo in atto la conversione ecologica delle loro attività, preservando tecniche rispettose dell’ambiente e sperimentando soluzioni innovative per affrontare le sfide odierne, a cominciare dalla crisi climatica e dall’arrivo di specie aliene, come l’ormai celebre granchio blu.
Nell’incontro, alcune comunità della pesca e della mitilicoltura mediterranee raccontano le proprie esperienze positive di piccola pesca costiera, cogestione, e sottolineano che il cambiamento è già in atto.
Intervengono:
- Luciano Carriero, mitilicoltore, Presidio Slow Food della cozza nera di Taranto
- Luciana Muscogiuri, Area Marina Protetta di Porto Cesareo, Presidio Slow Food
- Ester Cecere, CNR-ISRA, Istrituto di Ricerca sulle Acque
- Gianfranco Pazienza, CNR e Università degli Studi di Foggia
Modera: Marco Dadamo, biologo marino, membro advisory board di Slow Fish