La verità negata. Il docufilm che ripercorre la storia di Angelo Vassallo

Uno squillo in piena notte. Sul cellulare un numero sconosciuto. «Hanno ucciso Angelo», sono le uniche parole che arrivano forti, prepotenti. È il 5 settembre 2010. Una telefonata che rimarrà impressa per sempre, tra silenzio, rabbia e tanto dolore.[1]

Sono passati quasi undici anni, eppure chi ha esploso quei nove colpi di pistola che hanno ucciso Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, rimane ancora senza nome. Vassallo per Slow Food era un punto di riferimento, una musa, un amico caro, e sicuramente un pezzo importantissimo della nostra associazione.

Sono stati dieci anni in cui abbiamo con tutte le forze raccolto la sua eredità cercando di portare avanti il suo sogno, la sua visione politica di rispetto e tutela dell’ambiente che mai scende a patti sulla difesa del bene comune.

la verità negata

E certamente sono stati dieci anni in cui con tutte le forze si è tenuto vivo il ricordo, anni di ricerche, di indagini, di conferenze, di convegni, di incontro con i giovani, di pubblicazione di libri e di una fiction Rai, nel tentativo di svelare un omicidio ancora irrisolto e di diffondere e alimentare quella cultura della legalità tanto importante per Vassallo.

Da queste esperienze nasce oggi il docufilm «La verità negata» con la partecipazione di Ettore Bassi, regia di Daniela Riccardi, liberamente ispirato all’omonimo libro edito dalla casa editrice Paper First, scritto a quattro mani da Vincenzo Iurillo e Dario Vassallo. Un progetto indipendente nato da un’idea di Dario e Massimo Vassallo, fratelli del Sindaco Pescatore, realizzato attraverso un crowdfunding collettivo ancora in corso.

«Intrecci politici e cronache giudiziarie: tutto questo sarà raccontato nel docufilm È un progetto importantissimo, nato dalla volontà della Fondazione Vassallo e delle tante persone che hanno conosciuto Angelo, che hanno lavorato con lui, che lo hanno frequentato. Un progetto che vogliamo assolutamente portare a casa, ma per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Tante piccole gocce possono formare un mare. Noi ci crediamo, credeteci anche voi». Evidenzia Ettore Bassi.

«Questo docufilm è cinema, ma è anche un altro dardo nella nostra faretra e con esso arriveremo al bersaglio» ovvero raggiungere «la verità, quella vera», sottolinea Dario Vassallo.

«Con questo docufilm vogliamo raccontare la vita di un uomo, di un pescatore, di un sindaco, i suoi valori, quella politica bella, pulita in cui credeva e che faceva battere il suo cuore e quello di tutti noi. Siamo partiti dal Cilento con Gerardo Spira, segretario comunale, convinto che nelle carte è scritto tutto l’accaduto. Proveremo a comporre un mosaico di questa strana storia, che ci riporta idealmente a tutte quelle altre morti e stragi che nel nostro Paese sono altrettante verità negate», rivela la regista Daniela Riccardi.

«Chi è stato ad ammazzarlo nel 2010? Noi lavoriamo con determinazione  – insiste lo sceneggiatore Edoardo Erba – perché siamo convinti che la storia del sindaco pescatore sia esemplare. Il nostro scopo è quello di farla conoscere a più persone possibili».

Per tutti questi motivi non potevamo che sostenere l’avvio e la realizzazione di questo progetto che ha ottenuto il patrocinio di Slow Food Italia.

 

[1] A ricevere questa terribile telefonata, fu Dario Vassallo, dall’altro capo del telefono c’era il fratello Massimo.