Slow Food
Slow FoodSostienici >Associati >
  • SPOTIFY
  • Chi siamo
  • Cosa facciamo
  • Soci
  • Acquista
  • PARTNERSHIP
  • Media
    • Comunicati stampa
    • News
    • Gallery
    • Video
    • Podcast
    • Archivio fotografico
  • Contatti
  • Organizzazione
  • Dove siamo
Slow Food
Sostienici
Associati
  • Chi siamo
  • Cosa facciamo
  • Soci
  • Acquista
  • PARTNERSHIP
  • Media
    • Comunicati stampa
    • News
    • Gallery
    • Video
    • Podcast
    • Archivio fotografico
  • Contatti
  • Organizzazione
  • Dove siamo

Food for Change Challenge

Gianpietro Meinero da Cengio
Ntombenhle Mtambo da Howick, Sudafrica
Ntombenhle Mtambo da Howick, Sudafrica
Amaliah Amalia da Yogyakarta, Indonesia, con i suoi studenti a cui insegna come apprezzare e distinguere le diverse varietà locali di banana
Amaliah Amalia da Yogyakarta, Indonesia
Ruzomb Kapend da Lubumbashi, Repubblica Democratica del Congo
Anna Fonferek-Jendrysiak dalla Finlandia “La mia frutta e verdura fresca e salutare direttamente dalla mia fattoria biologica🌱 Mostro inoltre alle persone come coltivare biologico e fare scelte per salvare la natura e la biodiversità🌱💪”
Florence Verlhac da Morges, Svizzera “colazione #FoodForChange: frittata, pere e pane di grano saraceno fatto in casa con noci e nocciole, con marmellata di fragole fatta in casa!”
Lucia Mandrioli da Bologna, con la sua verdura a chilometro zero
John Kiwagalo da Entebbe, Uganda “La sfida #FoodForChange diventa più eccitante quando la porti avanti con la tua comunità. Il menu di oggi è una pasta originaria dell’Uganda orientale, con verdure a foglia verde, zucca, fagioli e, naturalmente, le altre varietà alimentari locali. Grazie a Mayayanga Farmers Group che ha raccolto la sfida con me per il primo giorno”
Thyda Thaung dalla Cambogia, con la sua zuppa di verdure acquistate da coltivatori locali
Stefano Palmisano da Fasano “Spaghetto al mandolino con foglie e cime di rapa, acciughe, mollica di pane integrale tostata aromatizzata alle erbe e habanero rosso. Verdure, erbe e peperoncino sono a decametro zero.”
Kazimiera Puzo da Riga, Lettonia “Ciao dalla Lettonia! Così incomincia la mia #eatlocal challenge! Proverò davvero a mangiare locale per una settimana e questo è quel che aspetta anche te, Normunds 💚 😃 La mia scatola di verdure locali della fattoria #bio locale – verdure, verdure, frutti di bosco, funghi, ecc. Saranno giorni deliziosi. 🍀💚 Le ricette seguiranno!”
Irene Ameyaw dal Ghana “Questo è un piatto locale del Ghana chiamato Ampesi e stufato di kontomire, che è a base di patata e igname per fare l’Ampesi e le foglie di cocoyam con olio di palma per fare lo stufato e viene sempre consumato con tilapia salata localmente chiamata koobi”
Muhia Martin Chef da Nairobi, Kenya “Il 70% delle persone che vivono in Kenya guadagnano meno di 2 dollari al giorno e questo è uno dei pasti più convenienti del Paese, chapati integrali serviti con fave verdi e kachumbari (pomodori, cipolle e insalata di cavoli).”
Muhia Martin Chef da Nairobi, Kenya “Oggi, essendo la giornata mondiale dell’alimentazione, si combattono gli sprechi alimentari. Le statistiche dell’UNDP dicono che 892 milioni di persone non hanno abbastanza cibo e 1/3 del cibo prodotto a livello mondiale viene sprecato. Oggi ho preparato questa zuppa con spinaci, carote, patate e pasta”
Alice Pettenò da Torino “La mia colazione semplice ma salutare per iniziare la mia routine di mamma: yogurt di Villastellone con miele della Val Pellice; pane tostato prodotto da Farina nel sacco con marmellata fatta in casa (realizzata con fichi neri dal mio giardino di mia nonna!). Ultima ma non ultima, mela runsé della Val di Susa. Ecco come iniziamo la nostra settimana #FoodforChange!”
Vito Mansueto da Venaria Reale
Vito Mansueto da Venaria Reale, ci propone la sua lista della spesa #FoodForChange
Vito Mansueto da Venaria Reale “MILLEFOGLIE DI PATATE ALLA PAPRICA E PORCINI (x4 persone) Funghi e bietole, questa l’accoppiata autunnale per questa ricetta; altro ingrediente principale sono le patate… Io ho utilizzato delle patate piemontesi di montagna coltivate a 1500 mt senza l’ausilio di acqua; questo gli dona una consistenza più soda e meno farinosa perfette per essere rese croccanti. Una vera chicca!! #FoodforChange #SlowFood”
Ssebadduka Hussein dall’Uganda ci propone anche una poesia dedicata a #FoodForChange! “FOOD FOR CHANGE Food, food, food, food Good, clean and fair food All of us we eat it all To avoid to be a fool Technology may feed the world But safe food will breed the world That generations will live to loud With happiness to rom applaud Slow Food is food for change We change the change to create a change In climate and what we eat So as to live a good change All of us we come together As the youth of the same feather To fight for our mother I mean the earth with the weather.”
Elena Sandrone ha pensato a una stupenda ricetta in rima “Ballata del cavolfiore avanzato. Visto che in frigo si sente l’eco Scelgo il challenge 3, sullo spreco. Un piatto semplice, che lasci il segno Cavolofiore, del pane, l’ingegno Metto le mani avanti, per i curiosi Per questa ricetta non esistono dosi Aggiungi caprino, un rimasuglio Lega con l’uovo, componi un miscuglio Fai riposare senza fretta Il giusto tempo di una birretta dagli una forma polpettoidale Tanto son buone, anche se vengono male Inforna a 180 suppergiú Ti godi l’attesa e ti scaldi anche tu. Polpetta di resti di cavolfiore Abbatte lo spreco, celebra il sapore.”
Anna Polak da Dolny Śląsk, Polonia “Incoraggiata da Ruslan, un mio caro amico produttore di formaggio con Motal Cheese, e Tanya – che ho avuto il piacere di incontrare attraverso la rete di Slow Food International, eccomi con il nostro eroe del giorno con cui incomincio la sfida di Food for Change: #Tvarog – un formaggio assolutamente slow, fatto in casa con latte crudo, non pastorizzato e biologico da una storica razza di mucche, realizzato senza caglio, aceto, succo di limone, funghi, piante o altri coagulanti – solo con l’aiuto di lactobacilli, tempo, amore, cura e una mucca – ora vengono macerati in salamoia, ma siamo impazienti e assaggiamo un po’… 😋😎 L’arcaica cagliata-senza caglio tipica delle aree slave. #Tvarog 💝”
Maria RN Ortiz da Puebla, Messico “Oggi per la Giornata mondiale dell’alimentazione abbiamo lanciato la sfida #FoodForChange da Puebla, in Messico! Foto: Cosecha de chile Chiltepín raccolto dal mio giardino a km zero e senza pesticidi che danneggiano la terra, per preparare una buona salsa. Semina dove puoi!”
JuanPablo Ines da Cholula, Messico “Pane tostato di mais blu, con ayocote, nopales e fiori di zucca, tamale di fagioli e salsa di zucca Cucina di verdure dal centro del Paese, fresca, varia e stagionale.”
Oana Jalba da Iași, Romania “Abbiamo condiviso i nostri avanzi, mangiato tutto ciò che potevamo della frutta e trasformato i frutti”brutti” in kompot e marmellata”
Cynthia Domenico da San Paolo, Brasile “Sono così felice con queste uova del mio cortile 🐣 Questa è la mia prima esperienza con le galline e me ne sto innamorando”
Lusine Mkrtchyan da Yerevan, Armenia “Un’utile e salutare insalata portulaca”
Silvia Maffoni ci propone la sua ricetta “Ecco la mia ricetta km quasi 0. vegana e di stagione: Risotto con zucca e fagioli dell’occhio Ingredienti (per due persone) – 150 g di riso Carnaroli superfino dell’Oltrepo Pavese – 400 g di zucca Berrettina di Lungavilla (già pulita) – Mezza cipolla – 100 g di fagioli dell’occhio secchi biologici della Lomellina – Un bicchiere di vino bianco (io Riesling dell’Oltrepo Pavese) – Rosmarino del balcone – Brodo vegetale – Sale e pepe q.b. – Olio evo”
Marina Solimine da Roma “Quando sei fuori per lavoro, ma è la settimana della #foodforchange challange organizzata da #slowfood … C’è sempre un modo per mangiare cibi locali ed evitare il consumo di carne (scelta, quest’ultima, ormai per me non limitata a questa sola settimana).”
John Wanyu da Mukono, Uganda “Il Presidio Slow Food del caffè Nyasalnad del monte Elgon e la Mutoto Primary School insieme per #FoodForChange”
John Wanyu da Mukono, Uganda “Il Presidio Slow Food del caffè Nyasalnad del monte Elgon e la Mutoto Primary School insieme per #FoodForChange”
Muhia Martin Chef da Nairobi, Kenya “Oggi è uno dei miei momenti migliori in cucina, questa ricetta trasmessa nella nostra famiglia porta molta gioia perché mi ricorda il pranzo preparato da mia nonna al ritorno dalla raccolta del caffè. Una combinazione vegetariana di piselli, carote, banane matoke e coriandolo. Una cosa degna di nota è che le bucce delle banane verdi saranno seccati e bruciati, la cenere che ricaviamo dalle bucce di banana bruciata sarà decantata e setacciata, il liquido che otterremo sarà usato come sale e anche come condimento quando stiamo cucinando carne o verdure amare, per dare agli alimenti un caratteristico sapore affumicato”
Lusine Mkrtchyan da Yerevan, Armenia “Ghapama (in armeno: ղափամա) è un piatto armeno di zucca ripieno, spesso cucinato durante il periodo natalizio. Viene preparato rimuovendo le viscere della zucca (note come դդում in armeno, pronunciato dtum in armeno orientale e ttum in armeno occidentale) e riempito con riso bollito e frutta secca come mandorle tritate, mela, corniolo, albicocca, prugne, date, prugne e uva passa. È anche comune versare il miele e mescolare la cannella in polvere o lo zucchero. La zucca viene poi cotta fino a renderla morbida, quindi portata sul tavolo dove viene tagliata e servita.”
Valentina Meraviglia da Bra “#FoodForChange Challenge Day 2 Porri di Cervere e patate dal giardino del nonno con semi di lino Una zuppa calda in una giornata nuvolosa Ricetta di Venusia Govetto”
Marcella Costagliola da Castel Gandolfo “Polpette di fagioli speziati al profumo di rosmarino su tortino di carote, mandorle e semi di zucca, girasole, lino e sesamo!”
Gabriella Del Fabro ci presenta il suo plumcake alle pere
La famiglia Babini della condotta Slow Food Godo e Bassa Romagna ci racconta la prima colazione-for-change. “-Latte della centrale del latte di Cesena; -yogurt da Monteveglio (BO) con il quale abbiamo autoprodotto il nostro yogurt -pandolce fatto in casa (con la macchina del pane) -marmellate di prugna e albicocche, fatte da noi durante l’estate, con la frutta del nostro orto (prugne) e dei nostri amici di Faenza (albicocche).” 🐌🐌🐌😋😋😋😋🍑🍏
Teresio Nardi ci scrive: “Oggi mangio frutta antica: cotta e cruda. Pera Ghiacciolo e Pomella Genovese. Due frutti antichi delle colline oltrepadane: alta conservabilità, tecnica colturale sostenibile, ottime dal punto di vita organolettico, perfettamente adattate al territorio collinare in cui si coltivano, frutto del lavoro di aziende agricole famigliari, in via di estinzione, foriere di storia, tradizione, cultura, territorio”
Anna Fonferek-Jendrysiak dalla Finlandia “È completamente vegano, 100% dalla mia azienda agricola biologica, 1000% delizioso❤️🌱 Può essere mangiata con pane fatto in casa, cracker o qualsiasi altra cosa che ti piace❤️ Preparato con fagioli bianchi bolliti e fracassati, cipolla rossa fritta, aglio e mele. È fantastico e facile da fare! 👍 Provalo!❤️”
Vito Mansueto da Venaria Reale “BURGER DI CECE NERO (x8 burger) Un modo divertente per presentare i legumi anche a chi non li ama. Io per realizzarli ho utilizzato il Cece Nero Della Murgia Carsica (Presidio Slow Food), acquistato in occasione di Terra Madre Salone del Gusto a Torino organizzato da SLOW FOOD. #FoodforChange #SlowFood Inoltre come vi avevo promesso ieri utilizziamo le bucce di patate; ogni burger che si rispetti è accompagnato da patatine fritte…noi friggiamo le bucce!! Vi assicuro che il risultato è ottimo”
Anna Polak da Dolny Śląsk, Polonia, ci regala un’altra bellissima storia di cibo e libertà “Secondo giorno e seconda storia della nostra sfida Food for Change: il nostro unico fagiolo locale con purea di zucca Uchiki Kuri della varietà Hokkaido. Un piatto carico di simboli. Solo un semplice fagiolo …, ma una storia così potente che vogliamo condividerla con te. Il nome della varietà di fagioli: Polska Fasola z Orzełkiem #polskafasolazorzelkiem – una varietà polacca molto speciale Prodotto Slow Food dell’Arca del Gusto Il fagiolo comune (Phasolus vulgaris) è l’antenato del Polska Fasola z Orzełkiem, ma ha cambiato i suoi geni e il suo aspetto in Europa almeno 200 anni fa. In Polonia è associato all’occupazione straniera del nostro Paese, quando era proibito crescerlo a causa del segno che aveva sul seme. Questo segno ricordava agli agricoltori l’emblema nazionale polacco (un’aquila coronata), quindi lo coltivarono come gesto patriottico, quando non la Polonia esisteva sulla mappa dell’Europa. Pertanto la polizia degli occupanti lo aveva bandito. Così si diffuse ancora di più, ma in segreto, nascosto da qualche parte tra le altre verdure. Se la polizia l’avesse trovato, il contadino sarebbe andato in prigione. […]”
Nelleke Don da Garderen, Olanda “#foodforchange secondo giorno: locale, senza carne e senza spreco: tre sfide in una”
Mariana Hernandez da Morelia, Messico “Oggi ho mangiato questa zuppa con verdure deliziose e funghi selvatici”
Nora Ramirez da Morelia, Messico, condivide una deliziosa insalata con una ciotola di fagioli e acqua di limone
Emilio Pratesi da Impruneta “Giorno 1, antipasto dall’orto alla tavola… Pane fatto con farine toscane locali, crostini con salsa di rape rosse e erbe, e cavolo dell’orto, ravanelli e fiori appena colti, e formaggio di un’azienda del territorio”
Richard Sonzogni da Marsiglia “Ciao a tutti, bellissime iniziative da parte di Slow Food! Andiamo verso un mondo migliore! Ricette: melanzane alla parmigiana con pane fatto a casa senza glutine, mele dell’orto familiare, marmellate di albicocca, di ciliege e chutney di fico. Buon appetito!”
Ssebadduka Hussein dall’Uganda ci racconta la sua esperienza “Sono entusiasta del pasto che ho gustato per il pranzo di oggi nel mio posto di lavoro… Questa è una mensa che normalmente prepara pesce per coloro che non mangiano carne ogni giovedì Questa volta, l’amministrazione ha sposato la filosofia #FoodForchange preparando il tipico posho, riso e fagioli mescolati con pepe verde, cipolle, sale, melanzane e pomodori”
Muhia Martin Chef da Nairobi, Kenya “Alcuni dei cibi più semplici hanno il più grande impatto nella vita delle persone. Il piatto #FoodForChange di oggi è un alimento che la comunità Kikuyu del Kenya prepara in ogni ricorrenza: riso al vapore servito con dolichos (un legume tipico), carote al vapore e cavoli”
Sara Ferraiolo da Torino “#Foodforchange #challenge, la mia testimonianza di oggi. Una brutta ma buona “frittata di maccheroni”. Ricetta di mia mamma, tajarin avanzati e uova locali del contadino Bruno di Pecetto. Sprechi zero #nowaste”
Valentina Ballardini da Modena “mattina del giorno uno: spesa di prodotti biologici e locali al mercato di Piazza pomposa a Modena cena del giorno uno: risotto con patate e noce moscata, apprezzatissimo anche dai miei figli cena del giorno due: brutta ma buona minestra con cavolo nero e fagioli, davvero confort food. Accompagnata da vino rosso acquistato sfuso del bolognese (per me quindi locale)”
John Kiwagalo da Entebbe, Uganda “Oggi abbiamo pranzato con gli studenti della St. John’s Secondary School di Mukono e trascorso il pomeriggio a discutere con loro di come il cibo che mangiamo sia tanto una causa quanto una vittima del cambiamento climatico che condiziona i nostri ecosistemi, ma anche delle possibili soluzioni. Abbiamo attivamente coinvolto gli studenti e gli insegnanti nella campagna #FoodForChange. Data la mancanza di risorse della scuola non possono aderire online, ma hanno firmato le copie cartacee che gli abbiamo fornito e concordato di prendere parte all’iniziativa”
Valentina Meraviglia da Bra e i suoi prodotti autunnali
Joel Basumatari di Slow Food Nagaland in India ha creato questa incredibile mousse di patate dolci con crema chantilly.
Abigail Chacon Perez dalla Bolivia opta per l’#eatlocal con un piatto a base di quinoa!
Ecco il drink condiviso da Rae Macagapal di Manila, Filippine! Amiamo questa bevanda condivisa da Rae Macapagal a Manila! Succo di riso tostato con zenzero, pandan e dayap (quei piccoli agrumi verdi sullo sfondo) dal suo giardino. Si può essere più “locali” di così? Un modo fantastico e creativo per prendere parte alla #challenge! E punti bonus per l’utilizzo di cannucce di bambù!
Galiya Sarsenova dalla Bulgaria ha tenuto fede allo “spreco zero” svuotando il suo frigo per realizzare questo invitante stufato senza carne, con patate, pomodori e peperoni
Nadia Sammut ha realizzato questo bel piatto a base di ceci, servito con insalata di stagione
Beatrice Lio ci mostra l’enorme varietà di prodotti disponibili quando si mangia locale! Mentre l’autunno saluta l’arrivo dell’inverno nell’emisfero nord, in Italia, come altrove, zucche e zucche cominciano a riempire le bancarelle del mercato (quindi i piatti!)
Queste deliziose verdure locali sono pronte per essere cucinate! Una bella gamma di colori su questo piatto dai nostri fratelli e sorelle in Tanzania!

Gallery

  • L’Orto Slow Food vuole bene al Pianeta
  • Food for Change Challenge
  • Slow Food Day 2016
  • Trent’anni di Slow Food in Italia
  • Slow Food alla #marciaperilclima di Roma
  • Pensa che mensa… la presentiamo ad Expo!
  • Slow Food Day 2015
  • Il Mandala dell’Orto in Condotta

Iscriviti alla newsletter di Slow Food Italia

Iscriviti
  • Chi siamo
  • Che cos’è Slow Food
  • Che cosa facciamo
  • Slow Food
  • La nostra storia
  • Congresso
  • Trasparenza
  • Privacy Policy
  • Promuoviamo il diritto al piacere
  • Salone del Gusto
  • Slow Fish
  • Cheese
  • Master of Food
  • Slow Food Youth Network
  • Difendiamo il cibo vero
  • Terra Madre
  • Fondazione Slow Food per la Biodiversità
  • I Presìdi Slow Food
  • L’Arca del Gusto
  • Mercati della Terra
  • Educhiamo al Futuro
  • Slow Food Educazione
  • Orti in Africa
  • Diffondiamo la cultura gastronomica
  • Slow Food Editore
  • Slow Wine, il vino buono, pulito e giusto
  • La Banca del Vino
  • Unisg
  • News Area Press e multimedia
  • News
  • Comunicati Stampa
  • Rassegna Stampa
  • Video
  • Foto
  • Le nostre pubblicazioni
  • Guide al consumo
  • Dove siamo
  • Le associazioni locali
  • Slow Food Italia – Contatti
Slow Food Italia - C.F. 91008360041 - All rights reserved
Powered by Blulab