Chi l’ha detto che dopo il 15 agosto l’afa estiva è finita? Il caldo non ha date di scadenza, almeno per qualche altra settimana, quindi vi proponiamo una soluzione sana e golosa per combatterla.
Il caldo si sa, spesso toglie l’appetito e ci buttano giù. È proprio in questi casi che i frullati – dissetanti, freschi e golosi – ci vengono incontro. Inoltre, un bicchiere di frullato è ricco di sali minerali, vitamine e sostanze antiossidanti che, assieme alle fibre, ci rendono più energici e ci donano grandi benefici.
Frullati o estratti? Che confusione!
Intanto precisiamo che non sono sinonimi: tra frullati ed estratti ci sono piccole ma grandi differenze.
I primi sono ottenuti frullando frutta e verdura, che possono essere combinate tra loro con l’aggiunta di latte, bevande vegetali o yogurt. Spesso, per renderli più golosi si aggiungono anche cacao amaro, cannella, menta e tutto ciò che la nostra amigdala sinistra ci richiede. Gli estratti, invece, sono bevande a base di frutta e verdura ma prive di aggiunte come latte o yogurt.
Rispetto agli estratti, i frullati hanno il vantaggio di includere le fibre della frutta e della verdura nella bevanda che si ottiene. In questo modo i frullati risultano più completi di nutrienti e più salutari per il nostro organismo perché, oltre a rappresentare una fonte di fibre, nel complesso hanno una percentuale minore di zuccheri semplici e sono più sazianti.
Frullato sì o frullato no?
Il consumo di frullati, oggi, è spesso legato al mangiare sano e al mondo delle diete. In realtà basta giocare con gli ingredienti per ottenere una ricetta sì sana, ma anche gustosa.
Il nostro consiglio per un frullato buono e ricco di nutrienti è quello di acquistare ingredienti freschi: comprare poco ma spesso permette di evitare che il pomodoro o la pesca raggrinziscano in frigorifero perdendo il loro apporto nutritivo. E, se scegliamo gli ingredienti con consapevolezza, possiamo anche ridurre gli sprechi e aiutare il pianeta. L’importante – non ci stancheremo mai di ripeterlo – è acquistare frutta e verdura di stagione e direttamente dai produttori locali che coltivano con metodi rispettosi dei prodotti e della Terra.
Ecco, allora, 3 idee per un frullato estivo di biodiversità.
Frullato peperone, pomodoro e cetriolo
Per questa versione puramente ortolana, consigliamo l’utilizzo del Presidio Slow Food del peperone quadrato della Motta di Costigliole d’Asti.
Tra le tante varietà di peperone quadrato, quella coltivata da oltre un secolo nei terreni a sud della città di Asti, ha una polpa spessa e carnosa e un gusto intenso ma dolce e delicato, dato dall’elevato contenuto zuccherino che lo rende perfetto per un frullato. Se non abitate in Piemonte non disperate! In tutta Italia esistono tantissimi ecotipi di peperone. Se non abitate in Piemonte potrete sostituire questa varietà con una locale più vicina a voi. Chiedete al vostro produttore, saprà consigliarvi al meglio.
Ingredienti:
- 1 peperone
- 1 pomodoro
- 1 cetriolo
Procedimento:
Private il peperone della parte bianca interna e dei semi, tagliate, poi, il peperone, il pomodoro e il cetriolo in pezzi grandi e inseriteli nel frullatore. Frullate fino a quando la consistenza finale non risulti spumosa.
Frullato mela, susina, anguria
Per questo frullato tutto frutta vi proponiamo una susina che è a bordo dell’Arca del Gusto di Slow Food, la susina di coscia di monaca di Ponzano Romano.
Coltivata nelle zone agricole della Valle del Tevere, soprattutto nell’area di Ponzano Romano, questa varietà ha una buccia molto sottile di colore giallo-dorato e una polpa gialla chiara bella soda e succosa.
Ma potrete sostituire questa varietà con quella più tipica della vostra zona.
Ingredienti:
- 5-6 susine
- 1 mela
- 1 fetta di anguria
- 1 tazza di latte o bevanda vegetale o yogurt
Procedimento:
Tagliare la mela, l’anguria (in questo caso non eliminate i semini, sono ricchi di fibre, proteine e antiossidanti) e le susine in modo tale che non ci siano pezzi troppo grandi nella caraffa. Aggiungerli all’interno del frullatore assieme a una tazza di latte, bevanda vegetale o yogurt. Frullate fino ad ottenere una consistenza spumosa.
Frullato melone, pesca, carote
Per chi proviene dal sud e soprattutto dalla Sicilia – o per chi si trova in vacanza in queste zone d’Italia – sarebbero ottimi per la prossima proposta due Presìdi Slow Food: il melone Cartucciaru di Paceco e la pesca nel sacchetto.
Il melone Cartucciaru di Paceco è originario dell’area trapanese, qui già a partire dal mese di giugno i campi si colmano di meloni gialli. Sono meloni precoci e molto produttivi, per questo, già a fine luglio, il prezzo crolla a causa dell’eccesso di offerta. A quel punto vengono lasciati in campo a nutrire greggi di pecore e capre: uno spettacolo frequente ad agosto in queste zone. L’antico melone ha una forma allungata con l’estremità un poco ricurva, buccia liscia e gialla e ciò che ci interessa: una polpa bianca e succosa
La pesca nel sacchetto, invece, è coltivata a nord di Enna, nel paesino arroccato di Leonforte. Qui i contadini, armati di sacchetti di carta pergamenata, chiudono a mano, una a una sull’albero, le pesche ancora verdi mentre fanno il diradamento. La chiusura nei sacchetti previene l’attacco di parassiti e del vento, però consente una maturazione lenta e, a volte, tardiva. I frutti, proprio per questo motivo, diventano al massimo giallo intenso con leggere striature rosse, ma sono sempre profumatissimi, con una polpa gialla, soda, dolce e un gusto che ricorda vagamente la canditura.
Ingredienti:
- 1 fetta di melone pulito
- 1 pesca
- 2 carote
- 1 tazza di latte o bevanda vegetale o yogurt
Procedimento:
Pelate le carote. Tagliate il melone, la pesca e le carote a pezzi. Inserite il tutto nella caraffa del frullatore e aggiungete una tazza di latte, bevanda vegetale o yogurt. Anche in questo caso, frullate finchè da liquido non diventi spumoso.
E buona bevuta!
Per le combinazioni di ingredienti ci siamo ispirati alle ricette di In cucina con Slow Food: Succhi ed estratti Slow di Slow Food Editore
Un frullatore come alleato
Per la preparazione di frullati e succhi integrali ci viene in aiuto la gamma di frullatori Blendtec importati da BSD, storico partner degli eventi di Slow Food. Progettati per essere potenti e duraturi i frullatori Blendtec sono anche versatili, perché oltre ai frullati sono in grado di realizzare sorbetti e gelati, zuppe calde, farine e impasti; basta aggiungere ingredienti freschi di stagione e tanta creatività. Grazie poi alla caraffa in TritanTM priva di bisfenolo (BPA), i frullatori Blendtec si confermano anche eco-friendly.
Di Francesca Cavo,
press@slowfood.it