La crisi climatica e ambientale si combatte anche a tavola.
È questo il messaggio che Slow Food Italia, attraverso la propria rete Giovani (Slow Food Youth Network, SFYN-Italia) ribadisce in vista della Youth4Climate: Driving Ambition, in programma a Milano dal 28 al 30 settembre, organizzato nel quadro della Pre-COP26.
COP26, Pre-COP e Youth4Climate: chi, dove e quando?
Dall’1 al 12 novembre, a Glasgow in Scozia, si terrà la COP-26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La COP, sigla che sta per “Conferenza delle Parti”, si svolge con cadenza annuale ed è l’occasione di incontro tra i leader mondiali di quasi 190 Paesi chiamati a rispondere all’emergenza climatica globale. Un mese prima del vertice, dal 30 settembre al 2 ottobre, Milano ospiterà la Pre-COP, l’ultima riunione ministeriale ufficiale prima della COP: in questa occasione, si incontrano i ministri del clima e dell’energia di un gruppo selezionato di Paesi per discutere di alcuni aspetti politici fondamentali dei negoziati e approfondire alcuni dei temi negoziali chiave che saranno affrontati alla successiva COP.
Nei giorni immediatamente precedenti, dal 28 al 30 settembre, Milano accoglierà anche circa 400 giovani (due per ognuno dei 197 Paesi membri dell’UNFCCC, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) per Youth4Climate: tre giorni di lavoro durante i quali verranno elaborate proposte concrete da presentare alla Pre-COP26 e alla COP26, a partire anche dai contributi provenienti dagli oltre 380 progetti avanzati da associazioni, enti, aziende, università e comunità locali nell’ambito di All4Climate-Italy2021. Quest’ultimo è il programma lanciato dal Ministero della Transizione Ecologica e da “Connect4climate” della World Bank, con la partecipazione della Regione Lombardia e del Comune di Milano, che per tutto l’anno ha visto susseguirsi eventi, incontri e dibattiti finalizzati a promuovere il 2021 come l’anno dell’Ambizione Climatica.
Slow Food Youth Network ha partecipato attivamente ad All4Climate-Italy2021, avanzando le istanze dell’associazione della Chiocciola, puntando i riflettori sulla relazione tra sistema alimentare e crisi climatica e ribadendo l’urgenza di adottare pratiche ecologiche a tutti i livelli della catena alimentare.
L’appuntamento del 2 ottobre in occasione del Mercato della Terra di Milano
Nel quadro delle attività di All4Climate-Italy2021, SFYN-Italia organizza il 2 ottobre, dalle 12 alle 13,30, una conferenza e degustazione presso il Mercato della Terra Slow Food di Milano per evidenziare la relazione tra lo spreco di cibo, la crisi climatica, e la gastronomia tradizionale italiana, ponendo l’accento su modelli di produzione, trasformazione e consumo più attenti e rispettosi della materia prima, fondati sul paradigma delle 4 R: riduzione, riuso, recupero e riciclo. Anche in gastronomia.
L’evento, organizzato in collaborazione con il Comitato Regionale Lombardo di Slow Food, avrà la forma di una tavola rotonda a cui parteciperanno esperti, giornalisti e giovani attivisti. Questo il programma:
Saluti di apertura:
- Francesco Corretto, Slow Food Milano
- Giuliana Daniele, Slow Food Lombardia
Interverranno:
- Patrizia Ucci, Slow Food Lombardia
- Silvano Brescianini, Consorzio Franciacorta
- Giancarlo Colombo, Azienda agricola I Giardineè
- Laura Santosuosso, chef
Modera: Davide Zarri, Slow Food Youth Network
Seguirà la degustazione al mercato, organizzata in collaborazione con la giovane chef Laura Santosuosso, portavoce di una filosofia di cucina basata sull’attenzione alla materia prima a alla sostenibilità, il Mercato della Terra di Milano e il Consorzio Franciacorta, entrambi molto attivi sui temi della sostenibilità.
L’impegno di Slow Food per il clima, a ogni latitudine
Con una rete attiva in oltre 150 Paesi, Slow Food ogni giorno lavora per assicurare un cibo buono, pulito e giusto per tutti. In vista della COP-26 di Glasgow, Slow Food chiede che la produzione alimentare e l’agricoltura ottengano finalmente la giusta considerazione e il posto che meritano nell’agenda della Conferenza delle Nazioni Unite per il clima.
Proprio nel vertice di Glasgow verranno presentate le firme raccolte fino a questo momento durante la Slow Food Climate Action, ovvero la risposta di Slow Food alla crisi climatica. I punti chiave dell’impegno dell’associazione sono quattro:
- L’agroecologia, da riconoscere come uno strumento centrale per proteggere la biodiversità tanto nell’agricoltura quanto nell’allevamento.
- La neutralità climatica, da raggiungere entro il 2050.
- Un sistema alimentare a basso consumo energetico, a basso spreco e che sostenga i piccoli produttori e le filiere corte. Slow Food chiede che la COP26 indichi chiaramente quali strumenti saranno messi in opera per raggiungerlo.
- Un piano d’azione per ridurre e migliorare significativamente la produzione e il consumo di carne, latticini e uova, e per dimezzare i rifiuti alimentari entro il 2050.
Nella mattinata del 27 settembre, infine, il vicepresidente di Slow Food, Edie Mukiibi, ha preso parte alla Settimana africana sul clima 2021, organizzata dal governo dell’Uganda con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica agli obiettivi della COP26, presentando il progetto degli Orti in Africa di Slow Food.
«Gli orti biologici nelle aree urbane e rurali non ci danno solo l’opportunità di produrre la nostra frutta e verdura con una varietà di scelte, ma anche di trasformare i nostri sistemi di produzione e distribuzione alimentare, da intensivi e dannosi per il clima a ecologici, migliorando le nostre economie locali. Questo è esattamente l’obiettivo del progetto degli Orti di Slow Food» ha spiegato Mukiibi.