Centimetro zero è una locanda sociale in cui l’attività di ristorazione è il punto d’arrivo di un progetto ampio che coinvolge la disabilità l’autoproduzione e il recupero creativo.
Seduti a uno dei tavoli all’aperto, ai bordi dell’orto che fornisce buona parte della materia prima alla Locanda, assaporiamo un confortante e promettente segnale di tenuta e di ripresa che, dopo i mesi scorsi e nella perdurante incertezza, tutti cerchiamo. Siamo ospiti della Locanda del terzo settore Centimetro zero, a Pagliare del Tronto (Ap), una locanda davvero speciale.
Tanto speciale che anche il presidente Mattarella ha voluto ringraziare i ventidue tra ragazze e ragazzi che lavorano alla Locanda nel suo messaggio di fine anno perché modello di convivenza civile e solidale.
Gli incontri importanti

Centimetro zero è un modello di locanda sociale in cui l’attività di ristorazione è il punto d’arrivo di un progetto molto più ampio che coinvolge la disabilità, l’autoproduzione e il recupero creativo: tutto ciò che viene proposto dalla cucina della Locanda proviene dall’orto o dalla rete di cooperative sociali e aziende locali. Anche le sedie o le lampade della sala, sono state restaurate e dipinte a mano dallo staff, che forse è meglio definire comunità, che comprende un gran numero di giovani con disabilità fisica e mentale. «Quando perdiamo il diritto di essere differenti perdiamo il privilegio di essere liberi» si legge in una delle sedie costruite in laboratorio dai ragazzi, le stesse sedie che con orgoglio i ragazzi hanno voluto regalare al presidente Mattarella. Questi ragazzi e queste ragazze sono l’anima della Locanda: seguono l’orto, hanno arredato il ristorante, lavorano come personale di sala e si impegnano in tutte le attività che la Locanda promuove per rafforzare la produttività, la cultura, la formazione e lo scambio.
Riportiamo un aneddoto che riempie d’orgoglio i ragazzi. Lo scorso gennaio sono riusciti a fare visita a papa Francesco il quale, subito dopo la prima udienza generale dell’anno nell’Aula Paolo VI, ha voluto salutarli di persona e abbracciare uno di loro, Marino, che al «Fai da bravo» del papa, risponde «Pure tu».
Gli artefici
Avviato nel 2015, il progetto sin da subito ha avuto una valenza sociale precisa nell’affrontare la disabilità attraverso forme di impegno nel recupero creativo e nell’autoproduzione. Locanda è dunque il punto d’arrivo di un progetto più ampio pensato e messo in pratica da Roberta D’Emidio insieme a Emidio Mandozzi a sua volta responsabile del ristorante sociale. Un progetto avviato con l’ausilio della Fondazione Carisap e della Bottega del Terzo settore
Gli amici
Tra gli amici della Locanda, oltre a ristoratori e produttori sempre pronti a collaborare, l’enologo Roberto Cipresso che ha stretto una profonda collaborazione iniziata un paio di anni fa con il dono di seicento bottiglie de La quadratura del cerchio, uno dei vini più noti prodotti da Cipresso stesso. Con le etichette realizzate a mano dalla comunità dei ragazzi. Roberto è tornato più volte nella Locanda: l’autunno scorso, per vendemmiare le uve Passerina della vicina Fattoria cooperativa Ama Terra destinate al primo vino autoprodotto Centimetro Zero. Qualche tempo dopo, per la presentazione del primo calendario della Locanda, che poi Massimo Bottura ha avuto modo di far conoscere in giro per il mondo. Qualche sera fa Cipresso è tornato per una serata che ha avuto come ospiti anche Federico Palestini con la sua cucina di mare e il biscottificio Frolla di Castelfidardo, nuovo gemellaggio all’insegna della solidarietà e della qualità alimentare. Qualità che, come avrete intuito, è tutt’altro che un optional qui alla Locanda, in costante crescita nelle proposte della cucina alle quali contribuiscono sempre più ragazzi, oltre quelli impegnati nel servizio o nelle attività artigianali o di orticoltura, in questa locanda un po’ magica.
Il nostro augurio per voi è che possiate un giorno vivere questa bella esperienza di persona.
Antonio Attorre
attorre@mercurio.it
Centimetro Zero è una delle locande recensita da Osterie d’Italia.