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Slow Food Terre medicee e apuane

Lamberto Tosi ci racconta la nuova condotta Slow Food Terre medicee apuane

La condotta Terre Medicee e apuane nasce come esigenza diretta del territorio di avere una realtà associativa viva ed attiva e col legata con la realtà produttiva e con le tradizioni dei luoghi di sua competenza. Le persone che la costituiscono e che si sono incontrate nelle fasi di preparazione del Dossier concordano nella necessità di valorizzare e vivificare le tradizioni, i prodotti tipici e le peculiarità del territorio apuo versiliese. In questa ottica la condotta ha elaborato un primo progetto di sviluppo che partendo da una ricognizione dei vari prodotti e delle antiche tradizioni, si muoverà, attraverso gli strumenti messi a disposizione da Slow Food o immaginandone di nuovi, verso una promozione e una diffusione dei concetti fondamentali su cui l’associazione si muove da anni: Buono, Pulito e Giusto.

 

Questo patrimonio che in parte è già emerso ed in parte è ancora da scoprire, servirà come base di lavoro per i prossimi anni. Andranno infatti messe in luce le vere particolarità e emergenze del territorio in modo da valorizzarle e proteggerle ove necessario. In questa visione si inserisce come entità fondante il Presidio Slow Food dell’olivo Quercetano che ha coagulato le forze per la nascita della condotta.

 

Il Territorio
Il territorio di riferimento geografico comprende i comuni di Seravezza, Stazzema, Forte dei Marmi, Montignoso, Massa, Carrara.

Il territorio costiero che comprende il litorale Apuano e la Versilia è caratterizzato dalla presenza di una pianura alluvionale costiera della larghezza di circa 4-5 km con andamento NW-SE cui segue,
nella parte orientale, la zona pedemontana occupata dalle conoidi dei corsi d’acqua provenienti dal massiccio apuano. Nella restante parte del bacino è presente un’area montuosa coincidente per gran parte con la catena montuosa delle Alpi Apuane.
Il territorio di questi comuni occupa gran parte della pianura litoranea versiliese e apuana ma si estende fino alle vette delle Alpi Apuane con una diversità di territorio e di tradizioni che sono una risorsa e un patrimonio per la condotta.

La sua caratteristica principale è quella di offrire una grande varietà di ambienti che, benché soggetti a forte antropizzazione, sono ancora riconoscibile e per questo da conservare e tutelare: si parte dalla costa tirrenica, che conserva strutture ancora risalenti al medio evo ed al rinascimento, passando per le città della pianura litoranea e prima collina, con storia legata all’epoca dei comuni e delle signorie, fino ai borghi montani nati come insediamenti di pastori e successivamente come luoghi di abitazione per le maestranze delle cave di marmo. In mezzo a questa successione urbana si estendono e si insinuano le attività agricole e artigianali non legate al marmo.

 

I vini prodotti nelle colline prospicienti il mare, gli oliveti diffusi ancora nella pianura e nella media collina, i castagneti , che  congiungono le ultime attività agricole con i boschi di media montagna, segnano il territorio in maniera ancora decisiva. In questo contesto la condotta intende inserirsi e crescere collaborando con le realtà produttive agricole esistenti per rivitalizzare questo tessuto e queste potenzialità molte volte inespresse.

 

La condotta quindi procederà ad una prima ricognizione delle realtà produttive esistenti e dei prodotti tradizionali allo scopo di catalogarli e renderli notti al maggior numero di persone possibile. Questo dovrebbe aumentare la consapevolezza del patrimonio presente nel nostro territorio e il rischio che globalizzazione, perdita delle tradizioni, non equa retribuzione del lavoro ,
portino alla scomparsa definitiva di tali tesori.

Lamberto Tosi
Fiduciario
Condotta Slow Food Terre medicee e Apuane