Slow Folk

Il primo progetto Slow Folk nasce nel 2009, grazie alla collaborazione tra la Condotta Slow Food di Scandicci (FI) e l’Istituto ‘Ernesto de Martino’ di Sesto Fiorentino (FI), una cooperazione animata nell’intento di recuperare la tradizione della cultura popolare musicale, partendo dal cibo.

Con l’estensione del progetto al livello regionale e successivamente a quello nazionale, Slow Food Toscana si impegna nella tutela della memoria collettiva del proprio territorio, aprendosi nel contempo verso una continua ricerca sul folclore appartenente ad altre regioni, paesi, suoni, cibi, e promuovendo contestualmente la sottoscrizione del ‘Manifesto per la diversità delle Culture popolari’ che contiene, tra i primi firmatari, le adesioni della cantante Nada, del vignettista satirico Sergio Staino e del Professore universitario e regista Andrea Mancini.

Nell’ottica di valorizzare e catalogare quelle musiche che nelle città e nelle campagne del passato accompagnavano i ‘momenti dello stare insieme’, ilProgetto ‘Slow Folk – Suoni di Terra Madre’ mette a frutto, anno dopo anno, i risultati delle attività ricerca e scambio di esperienza con altre comunità, proponendo dei particolari appuntamenti cittadini, tra cui l’evento centrale [vedi] organizzato proprio a Scandicci durante il periodo estivo, articolato in concerti, convegni, momenti conviviali, grazie alla fondamentale testimonianza di ospiti locali e stranieri internazionali.