Isole Slow
Il Progetto Isole Slow nasce nel 2005 dalle prime esperienze di collaborazione tra il mondo associativo toscano e siciliano, attivate con l’obiettivo di creare un modello turistico sostenibile basato sulle buone pratiche promosse da Slow Food, che potesse innescare e quindi alimentare quel circolo virtuoso atto a generare importanti ricadute sui territori insulari e costieri coinvolti.
Negli anni a seguire, tali sinergie sono state collaudate e consolidate anche in occasione di importanti eventi di respiro locale , nazionale e internazionale, fino a permettere, nel settembre del 2010, durante la manifestazione “un arcipelago di isole Slow”, la nascita della Rete internazionale delle Isole Slow, regolata da un preciso documento di progetto riassunto in un decalogo di adesione.
Durante gli appuntamenti successivi grazie ai quali gli aderenti alla Rete hanno potuto ritrovarsi per discutere insieme delle nuove esperienze portate a termine, come l’edizione di Terra Madre 2010 a Torino e l’evento Slow Fish 2011 a Genova, è stato deciso di estendere il progetto coinvolgendo altri ambiti insulari, le zone costiere mediterranee ed in prospettiva anche quei territori interessati dalle cosiddette ‘acque interne’.
Nel 2012 gli aderenti alla Rete si sono nuovamente ritrovati in Toscana all’Isola del Giglio, per la definizione delle nuove prospettive ed alleanze quindi, presentate in ottobre a Torino, durante i lavori di Terra Madre 2012 e ratificate nel contemporaneo Congresso Internazionale di Slow Food. L’incontro successivo è avvenuto a Genova nel maggio 2013, in occasione della manifestazione Slow Fish, nel quale è stato portato avanti il progetto in vista del prossimo incontro internazionale da programmarsi entro il 2013 a Cipro.