Sette anni insieme: il fatto di non patire la fatidica “crisi” è una notizia che ci conforta.
A parte gli scherzi, l’edizione 2017 di Slow Wine è la più ricca di novità e cambiamenti che sia mai stata presentata. Tre in particolare le “sorprese” che vi aspetteranno all’uscita della guida, prevista tra circa un mese: la prima ve la anticipiamo oggi, per le altre due dovrete tornare a leggerci domani e mercoledì!
L’apertura dei confini di Slow Wine. In un’Europa che pensa di tornare pericolosamente a chiudersi, noi le frontiere le vogliamo abbattere, e per ragioni che crediamo profonde. L’avevamo già annunciato mesi fa (leggi qui se vuoi) : per la prima volta abbiamo visitato e recensito le aziende vitivinicole che hanno i propri vigneti compresi nei due territori Collio-Brda e Carso-Kras indipendentemente dal fatto che la sede della cantina sia in territorio italiano o sloveno, in quanto siamo convinti che le due denominazioni vadano considerate come un unicum dal punto di vista vitivinicolo. E poi abbiamo recensito anche alcune aziende della Vipavska Dolina (la valle del Vipacco) che in sostanza è un lembo di terra che unisce le due denominazioni sopra citate incuneandosi fino alle porte di Gorizia.
Insomma abbiamo riunito agli storici territori vitivinicoli friulani – Colli Orientali, Collio, Isonzo, Carso – quelle aree che un tempo erano parte integrante della Contea Principesca di Gorizia e Gradisca e che sono state divise (quasi 70 anni fa, al termine di un conflitto mondiale) da un confine politico-amministrativo che oltre a essere “sorpassato” dal punto di vista storico è oramai fuori da ogni logica enografica e vitivinicola condivisibile.
È evidente infatti che tutti questi comprensori sono uniti da una piena e storica condivisione di vitigni coltivati, delle caratteristiche dei terreni e da una precisa cultura vitivinicola; in questo senso si potrebbe ipotizzare un percorso che possa portare alla creazione delle prime Doc transnazionali europee.
Queste le 32 aziende slovene che diventano parte integrante della sezione Collio-Brda, Isonzo, Vipavska Dolina e Carso-Kras, all’interno della regione Friuli Venezia Giulia (comune e nome azienda).
Ajdovščina – Ferjančič
Ajdovščina – Guerila
Ajdovščina – Štokeli
Ajdovščina – Svetlik
Brda – Borut Blažič
Brda – Brandulin
Brda – Dubuje
Brda – Jakončič
Brda – Kabaj
Brda – Kristian Keber
Brda – Klinec
Brda – Movia
Brda – Nando
Brda – Emeran Reya
Brda – Ronk
Brda – Ščurek
Brda – Marian Simčič
Brda – Valter Sirk
Brda – Kmetija Štekar
Kojsko – Kmetija Hedele
Kamen – Čotar
Kamen – Marko Fon
Nova Gorica – Batič
Nova Gorica – JNK
Nova Gorica – Slavček
Osp – Klabjan
Sežana – Pietra, Marko Tavcar
Sežana – Renčel
Sežana – Stemberger
Vipava – Burja
Vipava – Žorž
Volčja Draga – Mlecnik
Chiocciola all’azienda:
Guerila
Klinec
Marko Fon
Burja
Bottiglia all’azienda:
Borut Blažič
Brandulin
Jakončič
Movia
Marian Simčič
Moneta all’azienda:
Stemberger
Vini Slow:
Brda 2013, Kristian Keber
Brda Malvazija 2011, Klinec
Brda Sivi Pinot 2012, Kabaj
Malvazija Selezione 2014, Marko Fon
Vipavska Dolina Burja Bela 2015, Burja
Vipavska Dolina Rebula 2010, Guerila
Vipavska Dolina Rebula Res. 2013, Slavček
Grandi Vini:
Brda Carolina Red 2011, Jakončič
Brda Malvazija 2014, Brandulin
Brda Ribolla Opoka 2011, Marian Simčič
Brda Sauvignon 2009, Borut Blažič
Veliko Belo 2009, Movia
Vino Quotidiano:
Malvazija 2014, Stemberger
Tutte le aziende – e i vini – riportati qui sopra, che hanno ricevuto un riconoscimento, saranno disponibili per l’assaggio durante la grande presentazione di Slow Wine 2017, prevista per sabato 15 ottobre a Montecatini Terme. Per info e prevendite clicca qui.