Il Veneto conferma il primato nazionale nella produzione di vino, imponendosi su tutte le altre regioni anche in occasione di un’annata – la 2014 – scarsa e per tanti versi difficoltosa, caratterizzata da un’estate particolarmente piovosa e fredda. Quello del Veneto però è un macroterritorio del vino molto complesso e variegato, di conseguenza questo problema climatico è stato affrontato con approcci differenti che hanno portato a risultati diversi nei singoli territori.
Interessante e riuscita la “Chiaretto Revolution” mentre i Bardolino non sono stati in generale all’altezza di altre annate. Allo stesso modo hanno sofferto i vini bianchi, in particolare nella zona di eccellenza di Soave, anche se, proprio in questo territorio, chi ha lavorato bene ha portato a casa poco prodotto ma di ottima qualità.
Le cose, a nostro avviso, sono andate abbastanza bene nelle due aree del Prosecco Docg (Conegliano-Valdobbiadene e Asolo), meno nei territori più ampi della Doc: in collina la produzione è stata più contenuta a causa della severa selezione operata in vigna; in questo modo si è portata in cantina uva sana, che presentava però acidità più rilevanti del solito. Questo apparente handicap alla fine si è dimostrato una risorsa, che ha portato ad avere vini meno dolci (per zuccheri residui) e più incisivi per acidità e sapidità.
Nelle zone a maggiore vocazione rossista – in particolare i Colli Berici, i Colli Euganei e il territorio di Breganze – la situazione è più o meno felice, anche se bisognerà aspettare almeno un anno per valutare in maniera seria gli esiti del raccolto in esame: per il momento confermano un bel numero di vini decisamente interessanti di annate precedenti.
Infine la Valpolicella, territorio tanto vasto e articolato quanto commercialmente importante: i vini giovani sono sottili e freschi, come si facevano una volta, e per questo ci piacciono. Ma la vendemmia è stata veramente problematica e per gli Amarone 2014 si intravedono grosse difficoltà. In molti casi non ci sono state nemmeno le condizioni minime per produrre in maniera soddisfacente, così si è vinificato solo per soddisfare le regole del disciplinare che lega la produzione dell’Amarone a quella del Ripasso – un vino che va a gonfie vele sul mercato, soprattutto quello estero – in un rapporto di “uno a due”: secondo noi sarebbe stato meglio formalizzare una deroga alla normativa e lasciare libere le cantine di produrre il Ripasso, affidando alla loro coscienza e/o alla loro esperienza l’eventuale realizzazione dell’Amarone.
VINO SLOW
Amarone della Valpolicella Cl. 2011, Monte Santoccio – Nicola Ferrari
Amarone della Valpolicella Cl. 2008, Monte dei Ragni
Amarone della Valpolicella Cl. Stropa 2007, Monte dall’Ora
Antico Pasquale 2007, Masari
Breganze Rosso Cavallare 2012, Vigneto Due Santi
Colli Euganei Rosso Passacaglia 2012, Vignale di Cecilia
Conegliano Valdobbiadene Brut Cinquegrammi 2014, Malibran
Conegliano Valdobbiadene Sup. Brut Nature 2014, Silvano Follador
Conegliano Valdobbiadene Sup. Brut Vigneto della Riva di San Floriano 2014, Nino Franco
Piave Malanotte 2011, Bonotto delle Tezze
Prosecco Col Fondo 2014, Ca’ dei Zago
Soave Cl. Staforte 2013, Prà
Valdobbiadene Prosecco Frizzante Naturalmente 2014, Casa Coste Piane
Valpolicella Cl. Sup. Taso 2012, Villa Bellini
GRANDE VINO
Amarone della Valpolicella 2011, Ca’ Rugate
Amarone della Valpolicella Cl. Vigneto Monte Sant’Urbano 2011, Speri
Amarone della Valpolicella Cl. 2007, Cav. G.B. Bertani
Amarone della Valpolicella Cl. Casa dei Bepi 2010, Viviani
Amarone della Valpolicella Vigna Garzon 2011, Leonildo Pieropan
Colli Euganei Cabernet Borgo delle Casette Ris. 2011, Il Filò Delle Vigne
Colli Euganei Fior d’Arancio Passito Alpianae 2012, Vignalta
Custoza Sup. Amedeo 2013, Cavalchina
Recioto della Valpolicella Cl. 2004, Giuseppe Quintarelli
Soave Cl. Campo Vulcano 2014, I Campi – Flavio Prà
Soave Cl. Casette Foscarin 2013, Monte Tondo
Soave Cl. Monte Carbonare 2013, Suavia
Valpolicella Cl. Sup. Ripasso 2012, Secondo Marco
Valpolicella Sup. Egle 2012, Albino Armani
Valpolicella Sup. La Bandina 2011, Tenuta Sant’Antonio
VINO QUOTIDIANO
Asolo Prosecco Sup. Extra Brut 2014, Bele Casel
Bardolino 2014, Monte Del Frà
Bardolino 2013, Giovanna Tantini
Bardolino Chiaretto 2014, Le Morette – Valerio Zenato
Bardolino Chiaretto Cl. 2014, Guerrieri Rizzardi
Bardolino Cl. Vigna Morlongo Anniversario 2013, Vigneti Villabella
Bartòc 2013, Pegoraro
Bianco dei Muni 2013, Daniele Piccinin
Cabernet 2014, Case Paolin
Colli Berici Tai Rosso Vigneto Riveselle 2014, Piovene Porto Godi
Colli Euganei Cabernet Espèro 2014, Vigna Roda
Colli Euganei Cabernet Vigna Marè 2013, Il Mottolo
Conegliano Valdobbiadene Extra Dry Giall’Oro 2014, Ruggeri
Conegliano Valdobbiadene Sup. Extra Dry Dirupo 2014, Andreola
Conegliano Valdobbiadene Sup. Extra Dry Profili 2014, Marchiori
Custoza 2014, Albino Piona
Monti Lessini Durello Vivace Mandégolo 2014, Casa Cecchin
Soave Cl. 2014, Leonildo Pieropan
Soave Colli Scaligeri Castelcerino 18 mesi 2013, Filippi
Soave Fontègo 2014, La Cappuccina
Soave Vigna della Corte 2013, Corte Adami
Valdobbiadene Extra Dry Col dell’Orso 2014, Frozza
Valpolicella Cl. 2014, Roberto Mazzi
Valpolicella Cl. 2014, Viviani
Valpolicella Montecurto 2014, Marco Mosconi
Potrete incontrare i responsabili delle aziende segnalate con un Vino Slow, un Grande Vino o un Vino Quotidiano, e assaggiare i loro vini, durante la presentazione di Slow Wine 2016, che si terrà il 24 ottobre a Montecatini Terme.