Ma si dice torbato o torboso?

torbaDopo il dubbio linguistico legato all’uso dell’articolo davanti alla parola whisky (leggi qui), ecco un secondo dilemma. Quando si vuole parlare di un whisky prodotto con orzo affumicato con fumi di torba e quindi anche usare un descrittore gustativo e aromatico, utilizziamo l’aggettivo torbato o torboso (in inglese peated)?

Per dirimere la questione tempo fa era stata consultata la professoressa Valeria Della Valle, lessicografa tra le più importanti nel panorama nazionale, che si esprime anche indirettamente sulla precedente questione sull’uso dell’articolo.

L’aggettivo “torbato” è presente nei buoni dizionari della lingua italiana. Nel “Grande Dizionario Italiano dell’uso” di De Mauro (Utet) si spiega che l’aggettivo è derivato da torba con l’aggiunta del suffisso -ato; che la parola si è diffusa nel XX secolo, e che il suo significato è ”di whisky, trattato con fumi di torba”.

Nell’edizione 2012 dello Zingarelli (Zanichelli) torbato è definito così: «detto di whisky prodotto con orzo affumicato con fuoco di torba». Anche a me piace il whisky (l’whisky è forma rara nello scritto, più frequente nel parlato), ma non troppo torbato. Perché si è imposto torbato al posto di torboso? Forse perché l’aggettivo torboso era già in uso, nell’Ottocento, riferito al terreno ricco di torba, e quindi la casella era già occupata da un altro significato.

La lingua italiana, nella sua complessa magnificenza, accetta entrambe le forme; torboso conserva il fascino di parole oramai poco utilizzate, torbato è entrato maggiormente nell’uso comune.