L’anno scorso al Vinitaly ci lasciammo con la stesura del Manifesto Slow Food in difesa dell’olivicoltura italiana, nato per sottolineare l’instancabile lavoro di acclimatamento dell’olivo, sostenuto dai contadini in tutto il territorio nazionale, cha ha reso l’Italia il primo paese del Mediterraneo per il numero di varietà coltivate.
Questa biodiversità non ha fatto altro che favorire e incrementare i rapporti che ci sono tra il territorio di origine e gli olivicoltori, portando questi ultimi a utilizzare cultivar autoctone rispetto ad altre. Per mantenere in vita l’olivicoltura italiana bisogna puntare sul valore importantissimo di una produzione che racchiuda al suo interno caratteri ambientali, nutrizionali, salutistici, nonché di paesaggio e di cultura.
Il messaggio che la guida agli extravergini vuole portare – lo fa da dodici anni – al consumatore, riportato sul Manifesto, è che l’olio è un prodotto agricolo tipico di una determinata zona per le varietà autoctone coltivate, il clima, il terreno e, in ultimo, ma non per questo meno importante, per le tecniche produttive. Nel luogo di origine si deve svolgere tutta la fase produttiva, dai lavori nell’oliveto alla bottiglia passando per la raccolta. Si devono dunque privilegiare la qualità e l’origine, le uniche armi che permettono all’olio extravergine di oliva di qualità di differenziarsi dal prodotto anonimo e omologato che domina il mercato italiano.
Partendo da queste tematiche si è svolto il lavoro per l’edizione del 2012, che ha portato alcune modifiche radicali all’interno della guida, come è già stato fatto per Slow Wine.
Quest’anno all’interno della Guida è stata inserita una selezione di 716 aziende per un totale di 1004 oli recensiti che rappresentano l’identità territoriale, ovvero il meglio della produzione olivicola italiana. La prima differenza rispetto alle edizioni precedenti è che è stata abbandonata la limitatezza del voto una volta espresso in una, due e tre olive, introducendo una nuova metodologia che tuttavia non rinuncia all’esercizio della critica. Ecco dunque che sono nati gli oli slow – extravergini di qualità assoluta capaci di emozionare per le cultivar di origine e territorio di provenienza ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili e dal buon rapporto qualità prezzo inteso su base regionale – e i grandi oli – extravergini eccellenti per pregio organolettico, aderenza al territorio e cultivar autoctone -. Tutti i restanti oli presenti in guida sono buoni o molto buoni. Per la prima volta abbiamo introdotto anche il riconoscimento della chiocciola per le aziende olivicole che abbiamo particolarmente apprezzato per il modo in cui interpretano valori organolettici, territoriali e ambientali.
La guida sarà in tutte le librerie Giunti dal 2 maggio.
Ecco dunque l’elenco delle aziende premiate con la chiocciola e dei riconoscimenti agli oli extravergini:
CHIOCCIOLE:
Lombardia
Valerio Giacomini – Gargnano (Bs)
Toscana
Leonardo Salustri – Cinigiano (Gr)
Fattoria Altomena – Pelago (Fi)
Umbria
Luigi e Geremia Brunelli – Corciano (Pg)
Marche
Foglini Livia e Amurri Pierino – Fermo
Lazio
Colli Etruschi – Blera (Vt)
Paola Orsini – Priverno (Lt)
Campania
Maria Ianniciello – Grottaminarda (Av)
Sicilia
Terraliva – Buccheri (Sr)
Titone – Trapani
OLIO SLOW:
Trentino
Madonna delle Vittorie – Dop Garda Trentino
Liguria
Giacomo Zerbone – Il Poggio di Ginestro
Emilia Romagna
Tenuta Pennita – Monte Poggiolo Selezione Alina
Toscana
Alle Camelie – Alle Camelie Biologico
Felsina – Monocultivar Raggiolo Denocciolato-Olio Secondo Veronelli
Leonardo Salustri – Monocultivar Olivastra
Adamo Piccini – Dop Seggiano L’Olio di Nonno Adamo
Fattoria Altomena – Tradizionale Biologico
Umbria
Gaudenzi – Quinta Luna
Marche
Bartolucci – Raggia
Il Conventino – Monovarietale di Ascolana Frà Bernardo
Lazio
Americo Quattrociocchi – Olivastro Etichetta Gialla da Agricoltura Biologica
Colli Etruschi – Dop Tuscia Evo
Paola Orsini – Dop Colline Pontine da Agricoltura Biologica
Abruzzo
Trappeto di Caprafico – Trappeto di Caprafico
Santabarbara – Donna Ludovica da Agricoltura Biologica
La Selvotta – Electum
Campania
Maria Ianniciello – Ravece
Silvia Crisci – Ortice Biologico
Calabria
Le Conche – Dop Bruzio Valle Crati da Agricoltura Biologica
Doria – Blend
Arcaverde – Monocultivar Spezzanese
Sicilia
Terraliva – Dop Monti Iblei Cherubino Biologico
Perrotta – Case Perrotta Biologico
GRANDE OLIO:
Lombardia
Comincioli – Monocultivar Casaliva Denocciolato
Trentino
Agraria Riva del Garda – Monovarietale di Casaliva 46° Parallelo
Veneto
San Cassiano – Monocultivar di Grignano
San Cassiano – Monocultivar di Grignano Denocciolato
Sisure – Casaliva in Purezza
Paolo Bonomelli Ca’ Rainene – Dop Garda Orientale
Liguria
Benza Frantoiano – Primuruggiu
Orseggi – Dop RL Riviera di Levante
Emilia Romagna
Cantine Intesa – Dop Brisighella I Calanchi
Toscana
Fattoria di Collina – Pendolino Fattoria di Collina
Frantoio Franci – Villa Magra Grand Cru
Chiarentana – Monocultivar Moraiolo Agriqualità
Umbria
Decimi – Emozione
Marfuga – L’Affiorante
Viola – Dop Umbria Colli Assisi-Spoleto Selezione Colleruita
Marche
Del Carmine – Monovarietale Ascolana Oleo de La Marchia
Saladini Pilastri – Monocultivar Ascolana Tenera
Lazio
La Mola – Dop Sabina Sole Sabino
Silvi Sabina Sapori – Dop Sabina Etichetta Nera
Oscar – Dop Colline Pontine Carventum
Alfredo Cetrone – Cetrone Intenso
L’Oliveto Matarazzo – Dop Tuscia
Abruzzo
Forcella – Monovarietale Intosso
Tenuta Zimarino Masseria Don Vincenzo – Monovarietale Gentile di Chieti Costa dei Trabocchi
Molise
Marina Colonna – Dop Molise Colonna
Campania
Lo Conte – Dafne
Pietra Bianca – Dop Cilento Pisciottana
Alexia Capolino Perlingieri -Ortice
Zamparelli – Monovarietale Ortice
Zamparelli – Oro
Olivicola Titerno – Ortice
Madonna dell’Olivo – Raro
Oleificio FAM – Dop Irpinia Colline dell’Ufita
Puglia
Antico Frantoio Oleario Intini – Cima di Mola
Antico Frantoio Oleario Intini – Affiorato
Monterisi – Fruttato Oro
Le Tre Colonne – Dop Terra di Bari Bitonto
Le Tre Colonne – Coratina Le Selezioni
Basilicata
Angelo Valluzzi – La Majatica
Sicilia
Giorgio Rollo – Dop Monti Iblei Letizia
Terre di Shemir – Dop Valli Trapanesi Irè
Sardegna
Sebastiano Fadda – Lunavera da Agricoltura Biologica
Giuliana Puligheddu – Ghermanu Biologico
Sandro Chisu – Sant’Andria
GUIDA AGLI EXTRAVERGINI 2012
curatore: Diego Soracco
vicecuratori: Stefano Asaro, Dario Ferro, Gaetano Pascale