Dopo l’uscita della nostra intervista a Maurizio Gily di martedì scorso ci sono arrivati centinaia di messaggi di solidarietà attraverso il sito, Facebook e via dicendo. Ora che abbiamo convinto Maurizio a provarci è nata finalmente la raccolta fondi in suo favore. Qui sotto potete leggere il testo dove Maurizio spiega i suoi perché. Invitiamo tutti i nostri lettori e i produttori di vino a dare una mano a Maurizio, anche piccola, ma che potrà sicuramente aiutarlo anche dal punto di vista morale.
Colgo la sollecitazione di gran parte del mondo del vino italiano e non solo italiano a presentare ricorso contro una sentenza che ritengo ingiusta, quella che mi condanna a risarcire per 5000 euro più spese legali, interessi etc. il giornalista Tessadri, da me criticato, ma a mio avviso senza lesione dell’onore, per il suo articolo “Benvenuti a Velenitaly” su Espresso, aprile 2008, che provocò grave danno al vino italiano pubblicando notizie allarmistiche e non veritiere. In sostanza un’ipotesi investigativa tutta da verificare, e poi verificata errata (il vino avvelenato) fu presentata come notizia certa, e “sparata” proprio nei giorni di Vinitaly, con le conseguenze di cui sopra.
Mi trovo in imbarazzo a fare il questuante. La grande solidarietà che mi è arrivata da tutto il mondo mi ha però convinto, alla fine, a non arrendermi, come in un primo momento intendevo fare. Grazie a tutti!
Obiettivo economico
L’obiettivo di questa raccolta è 15.000 euro. Tanto è stato stimato il costo complessivo dell’azione legale. I costi finora sostenuti per il primo grado, compresa ammenda, spese legali delle due parti, rivalutazioni, interessi legali, bolli e spese varie ammontano a oltre 16.000 euro, coperti dall’editore per circa un terzo, per sua volontà (non ho copertura legale contrattuali). Questa raccolta non serve a rimborsare le spese già sostenute, ma solo ad affrontare le nuove, che né io né l’editore siamo in grado di sostenere.
Trasparenza
mi impegno a tenere nota di tutti contributi e i relativi contributori e a tenerli informati sull’utilizzo dei fondi, comprendendo l’ipotesi della restituzione totale o parziale in caso di vittoria, sulla base del bilancio finale dell’azione.
La raccolta fondi per consentire al giornalista piemontese di difendersi in appello è migrata su un sito importante e serio come buonacausa.org, che consentirà la massima trasparenza a Maurizio per la sua difesa in tribunale.
L’invito che facciamo a tutti i nostri lettori è di aiutare anche con poco il nostro amico e collaboratore, che con il suo articolo ha voluto difendere il buon nome del vino italiano, ma ha pagato solo lui alla fine.