10 Vini Slow da bere sempre (e quindi anche durante le Feste di Natale)

Con l’approssimarsi del Natale fioccano – in rete e sulla carta stampata – le liste di vini consigliati per le giornate di festa che si prolungheranno fino all’anno nuovo. Non potevamo quindi esimerci dal proporre anche noi la nostra “10 top tips”, con una differenza però…

Crediamo che questi dieci vini – che sono stati tutti insigniti del riconoscimento di Vino Slow in Slow Wine 2019 – siano un’ottima “bevuta” non solo per le festività ma per tutti i giorni dell’anno: li consiglieremmo sempre, perché sono dieci vini che garantiscono gioia e piacere, che non esagerano con i prezzi e che, soprattutto, non hanno ricevuto punteggi “stratosferici” dalle riviste americane… 🙂

Ve li elenchiamo in ordine alfabetico aggiungendo – per l’occasione – una dettagliata indicazione sul momento migliore per berli:

Cannonau di Sardegna Nostranu 2016, Berritta

Un rosso leggiadro, dinamico, con spezie ed erbe mediterranee in primo piano, che non dimentica la freschezza del frutto rosso.

Durante il pranzo di Natale, quando hai già sfiancato i commensali con altre bottiglie di rossi costosi e pesanti (quelli consigliati da Suckling, per capirci…), così te lo godi in santa pace.

 

Collio Malvasia 2017, Terre del Faet

Aspettalo un po’ nel bicchiere e saprà esprimere tutta la sua prorompente ed elegante personalità, intenso nelle note iodate e agrumate, armonico ed energico al palato.

Durante la cena della vigilia, quando arriva la pietanza di pesce importante ed elaborata e c’è bisogno di un bianco che “sappia comandare”, ma con grande eleganza.

 

Dolcetto d’Alba Piano delli Perdoni 2016, Mossio Fratelli

Ha espressività fruttata e sorso fresco e slanciato, soave e di impatto; conquista anche la mente perché è la dimostrazione che se hai un suolo vocato per il dolcetto è meglio se fai solo quello (visto che lo fai molto bene).

Durante la cena della sera di Natale (detta anche degli avanzi), quando hai voglia di qualcosa di “giusto” per riprendere a bere, dopo la partita a carte o la pennica ristoratrice.

 

Etna Rosso Arcuria 2016, Calcagno

Un piccolo capolavoro, estremamente territoriale, con la pienezza del frutto e la ricchezza del suolo vulcanico: ha l’eleganza e il tatto di un grande pinot nero.

Durante la cena della vigilia, quando c’è bisogno di far capire a tua cognata che non è vero che “con il pesce ci va sempre e solo il bianco…”.

 

Maremma Toscana Ciliegiolo 2017, Antonio Camillo

Un rosso giocato sulla godibilità e sul frutto esplosivo, ben armonizzato da una bella polpa e da una succosità persistente.

Durante il pranzo del giorno di Santo Stefano, quando hai voglia di qualcosa di rilassante dopo i bagordi del giorno prima, ma che ti riempia l’anima.

Piceno Sup. Morellone 2013, Le Caniette

Fonde la freschezza e l’armonia olfattiva con il tessuto gustativo coeso, avvolgente e misurato: la trama tannica esemplare lo slancia.

Durante il pranzo di Natale, per tramortire definitivamente i tuoi probabili avversari a tombola o a burraco.

 

Sylvaner 2016, Garlider – Christian Kerschbaumer

Si apre con note di erbe aromatiche e di agrumi che arricchiscono l’elegante e intenso profilo olfattivo; in bocca è incentrato su sapidità e struttura, con un sorso avvolgente e disteso.

Durante la cena della vigilia, quando riesci finalmente a “chiudere con il mondo” e concederti il lusso di stare solo con la tua famiglia, godendoti ogni momento.

 

Trebbiano d’Abruzzo Mario’s 44 2016, Tenuta Terraviva

Vino di grande armonia e precisa personalità, elegante al naso, con bocca ben tornita e austera, di ottimo impatto.

Durante il pranzo di Natale, quando c’è bisogno subito (con gli antipasti) di capire che quest’anno non si scherza, che non sarà il solito Natale da vini mediocri.

 

Valpolicella Sup. Profasio 2014, Massimago

Un vino buonissimo che emoziona, con i suoi profumi di fragole, ciliegie, erne aromatiche e incenso; il sorso è pieno e sostenuto da un tannino esuberante e ben modulato.

Durante il pranzo di Natale, quando si è superata la metà delle portate e c’è bisogno di dare una sferzata di attenzione ai commensali che cominciano a socchiudere gli occhi per la stanchezza.

 

Vigna Piezza 2016, Podere Concori

Un Syrah di personalità unica e mirabile, con naso caratterizzato da profumi di erbette e spezie dolci che fa da contrappunto ad un potente e succoso sviluppo gustativo.

Durante il pranzo del giorno di Santo Stefano, quando dopo il Ciliegiolo di Antonio Camillo hai voglia di ancora maggiore rilassatezza e gioia per il palato (con un pizzico in più di impegno però…).

 

Tutta la redazione di Slow Wine ne approfitta per farvi i migliori auguri di Buone Feste: ci risentiamo nell’anno nuovo, quando avremo tante belle novità da proporvi!