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Un mondo senza api?

Laboratori per i bambini e un percorso dedicato agli adulti.
A Expo Slow Food racconta come le api siano profondamente connesse alla biodiversità e come, dalla loro sopravvivenza, dipenda in larga parte il nutrimento del pianeta.

Sono iniziati nello Slow Food Theater, lo spazio in Expo di Slow Food, i laboratori per scuole e giovani foodies che, insieme a noi, possono scoprire più cose sugli sprechi alimentari e sull’affascinante mondo del miele, delle api e degli insetti impollinatori e sul loro legame con la biodiversità.

Tra i vari tavoli della mostra “Scopri la biodiversità” ce n’è uno pensato come una specie di biblioteca. Accanto ad esso una grande clessidra scandisce il ritmo delle estinzioni nel mondo vegetale e animale, e anche i libri del tavolo parlano di questo argomento: le estinzioni, appunto. Includere il vastissimo mondo degli insetti impollinatori fra le specie a rischio è stato doveroso, perché molti di essi stanno inesorabilmente scomparendo.

Nel 2007 le api mellifere hanno cominciato a morire in massa. Negli Stati Uniti, in Europa, ma anche in Giappone, a Taiwan, in Brasile e in Africa.
 In Europa, le morie si sono attestate intorno al 20%, mentre negli Stati Uniti, nell’inverno del 2013/2014, hanno superato il 40%. Le cause di queste diffuse morie sono molteplici e vanno dalle malattie e parassiti al cambiamento climatico. Ma la ragione principale è un’altra, ossia l’agricoltura industriale che, facendo largo utilizzo di insetticidi, erbicidi e fungicidi, uccide anche la biodiversità e i piccoli insetti che, sulla biodiversità, hanno sempre basato la propria sopravvivenza.

In particolare, il nemico numero uno delle api sono i neonicotinoidi (leggi in questo propostito le novità sugli ultimi studi condotti), insetticidi impiegati nella concia delle sementi che l’Unione europea ha ufficialmente riconosciuto come nocivi, bandendone l’utilizzo dal dicembre 2013 al dicembre 2015, periodo al termine del quale valuterà la situazione decidendo le eventuali misure da adottare.
Per gli adulti abbiamo preparato un piccolo libro che è anche un invito a usare l’immaginazione e che si può sfogliare al tavolo delle estinzioni oppure cliccando qui: cosa succederebbe in“Un mondo senza api?”. E, com’è nello stile di Slow Food, proviamo a raccontare anche tanti esempi positivi di tutela e di salvaguardia: dal Presidio dell’ape nera sicula a quello dell’ape nera Svizzera, fino al miele di ape nativa dei Sateré Mawé.

Con linguaggi diversi, invitiamo adulti e bambini a scoprire un mondo ricchissimo, fragile e sempre più minacciato, a fare qualcosa per preservarlo. E a scoprire che le api contribuiscono in modo determinante alla produzione di frutta e vegetali, alla vita
di pascoli e boschi, all’alimentazione degli esseri umani e degli animali domestici e selvatici.

Visita l’area Slow Food-Piazza della biodiversità a Expo, dal 1 maggio al 31 ottobre, sul Decumano, all’estremità est del sito espositivo – padiglione H12.
Puoi raggiungerci prendendo la navetta “People Move” alla fermata F10 (dietro il padiglione Zero) e scendendo alla fermata F7. In 5 minuti ci raggiungi ed eviti code fra i padiglioni. In più, visitando Expo percorrendo il Decumano da est a ovest vedrai tutto, e camminerai di meno. Ti aspettiamo!