Eventi & News

Basta scimmiottare gli chef della tv, Cuochi (Slow) si diventa!

«I corsi Cuochi si diventa si differenziano da altri, a mio avviso, perché hanno un’anima Slow Food. Così come le ricette proposte che, fuori degli schemi dettati dalle mode del momento, puntano all’innovazione pescando dalla memoria. Non si impara solo a cucinare, si impara la storia della nostra gastronomia tradizionale, popolare e contadina. E soprattutto si impara a rispettare ingredienti e materia prima, perché il nostro obiettivo è insegnare ai partecipanti quanto prezioso sia il lavoro di chi con fatica e sapienza fa giungere il cibo alle nostre tavole.» Eliana Vigneti fa parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi, è membra attiva di Terra Madre e chef del ristorante Spirito DiVino, a Roma. E ora anche docente del nuovo corso Master of Food Cuochi si diventa, uno speciale percorso formativo che a partire dalla spesa buona, pulita e giusta si struttura come una vera e propria lezione di cucina che si conclude con un bel momento conviviale in cui si assaggia quanto preparato.

I prossimi corsi Cuochi si diventa saranno il 2 maggio a Milano (affrettatevi i posti disponibili sono praticamente esauriti) e il 6 giugno a Roma

per saperne di più: http://www.slowfood.it/educazione/categorie-master/tecniche-di-cucina/

«La conoscenza delle tecniche (alcune anche attuali utilizzate dagli chef, dati i progressi delle tecnologie) l’organizzazione del lavoro e l’ottimizzazione ci aiutano a valorizzare e semplificare la preparazione del cibo. È dunque importante conoscerle. Il successo personale, lo stupire gli amici a cena sono una conseguenza di ciò che siamo in grado di fare, al meglio. Oltre a padroneggiare le tecniche però occorre conoscere gli ingredienti. Queste conoscenze sono le chiavi del successo in cucina» ci spiega Eliana.

E con lei è d’accordo anche Vincenzo d’Amato, chef dell’Agriturismo la Polledrara di Paliano (Frosinone): «La differenza fondamentale tra un corso Slow Food e un altro è la potenza dei messaggi amplificata dagli insegnanti. Che non solo sono cuochi, ma innanzitutto veri ambasciatori del buon cibo italiano. In un corso Slow Food si impara che gli ingredienti non sono mai fini a se stessi, ma fanno parte di dinamiche sociali che vanno ben oltre la mera ricettina». Un consiglio per i partecipanti? «Non scimmiottare i super chef televisivi scopiazzando ricette raffazzonate, ma diventate voi stessi cuochi divertendovi ai nostri corsi!».