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Slow Food Liguria non si ferma: stai a casa con slow in rete

Slow Food Liguria cerca di stare vicino a Voi tutti, cosi come in ogni parte del mondo, colpiti da questo virus cosi strano e poco controllabile.

Siamo vittime di questo accadimento senza precedenti, contiamo i morti quasi con indifferenza e senso di normalità che normalità non è. Ci preoccupimo dei politici che sparlano e lottano far di loro con una bassezza di stile e linguaggio da brivido, toni che ci coinvolgono e ci spingono a rispondere d’istinto e non sempre con stile , alimentando altri conflitti nel conflitto pandemico, invece che razionalizzare le forze e darci una mano. Ci stupiamo di riscoprire che esistono altri parametri, altro luogo straordinario che viviamo spesso in una last vita quotidiana: la casa.

Oggi più che mai la casa è al centro come la cuicna , il cibo, il beverage. Improvvisamente ci riscopriamo capaci di cucinare , apprezzando antiche ricette, che ci legano spesso ad antiche fotografie del passato.

Il virus ci ha fatto ritornare a quardare gli album delle nostre vite e ci stà mettendo di fronte alla nostra coscienza. Ci turba anche un pò avere tempo per pensare , avere tempo per fare ciò che i sembrava frettoloso e quasi inutile. La vita slow che il virus ci costringe a fare ci fa rallentare e vedere cose che nn vedavamo da decenni. Dalla polvere sui mobili alle fotografie di gioventù, dalla telefonata al parente sconosciuto ai messaggi frequenti degli amici più prossimi. Molti si sentono colpiti nel senso dell’essere disonibili verso il prossimo e si adoprano per regalare e aiutare le persone più deboli. In slow Food questa è la nostra matrice sociale e di disponibilità non soltanto in tempo di “guerra” ma è un fatto quotidiano da oltre 30 anni. Ne andiamo fieri e si continua.

Tante cose che abbiamo predicato , spesso sembrando noiosi e antiquati. Il valore del cibo in primis, che anche oggi in tempi di virus divnta l’artico principale delle nostre giornate. Ecco che i saperi e la moderazione ci fanno comodo. Oltre a passare il tempo apprezziamo ogni particolare , ogni componente di un piatto, ci soffermiamo sui prodotti , se possiamo siamo ansiosi perchè la nostra bottega di fiducia faccia lo sforzo di portarci solo cose buone,fresche e salutati.  Ci di colpo fidiamo della bottega sotto casa, del produttore che avevamo un pò dimenticato.

Siamo preoccupati della nostra salute e di nostri cari e amici, soci , perfino di quelli un pò antipatici che di colpo ricordiamo con altro umore.

E’ necessario incominciare a pensare a che cosa intenderemo fare dopo per rendere meno vulnerabili noi stessi e i nostri cittadini, le nostre comunità.

È sempre più chiaro che una società così diseguale non ha futuro, che dobbiamo tornare a puntare sui servizi pubblici essenziali gratuiti e di qualità per tutti, a partire dalla scuola e dalla sanità passando per gli aiuti al reddito e per il sostegno all’abitare.

Ci sarà da interrogarci e velocemente, su un modello economico diverso che sia più funzionale a sostenere le  disparità e divari far di noi, dove ogni fortunato che ha e merita di più si compensi con chi sfortunatamente o per quasiasi ragione ha men di meno. Ogni ricchezza ha il dovere di sostenere molti poveri, cosi come per ogni benestante ci sono una miriade di emarginati. Sacrosante le preoccupazioni quotidiane circa le reazioni dei mercati finanziari, ma è il momento di cambiare radicalmente paradigma.

Non riesco a sentrimi vecchio, tuttavia, devo farne conto e ci sono a pochi mesi ai 65. Anni considerati di vecchiaia per sentirsi libero di muoversi , vecchio per la salute e pericoloso per la comunità pandemica, ancora lavoratore per lo stato che sposta a 67 e oltre l’età del pensionamento. Ecco l’incongruenza che nasce solamente dal calcolo economico dello sfruttmento dina persona normale. Due pesi e quattro misure.

Sarà il caso di cambiare qualcosa? D’istinto diciamo di si e diventiamo sia filosofi, sociologi ed  esperti di economia, quando a stento riusciamo a non sbagliare qualche verbo elementare e scrivere come bifolchi( non me ne vogliano di sti tempi) .

Ci sarà da rimettere al centro i meno fortunati, i poveri e ora anche gli anziani per ridare dignità alle nostre comunità su questo pianeta.

Fortunatamente non sono tutti come me in slow alla soglia dei 65 anni e alla nostra vulnerabilità prescritta e oggi sancita, nonostante la voglia di essere foreveryoung.

Si lotta sempre e si cerca di coinvolgere i più giovani e , anche in questi momenti si sono attivate una,moltitudine di iniziative solidali per stare al passo ed essere Vivi e accanto.

Ecco che soci , non soci , si auto mobilitano per seguire i meno fortunati , invitando le molte botteghe amiche ad attrezzarsi per consegnare del cibo buono pulito e giusto a casa, cosi come i mercati della terra: citiamo quello di Cairo Montenotte in Val Bormida.

https://www.facebook.com/buoneterredallavalbormidaalmare/photos/a.136688664554184/153344706221913/?type=3&theater

Ogni fiduciario, socio del comitato e socio si è prodigato, nel suo minuscolo regno di conoscenze, per dare una mano,  ognuno ha dato e fatto quel che poteva e la rete è stata condivisa.

Vi segnalo l’ultima, per tutti da la Spezia, dove la Condotta locale, ha regalato un Uovo di Pasqua e diverse Colombe all’Ospedale grazie al lavoro di soci e di un artigiano socio.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Vi cito  con molto piacere l’alleanza con l’iniziativa del 25 Aprile con tante associazioni e Vi invito a nome di tutti e slow, a partecipare per sostenere il momento cosi delicato e difficile. clicca qui

https://www.gofundme.com/f/25-aprile-2020-io-resto-libero?utm_source=facebook&utm_medium=social&utm_campaign=m_pd+share-sheet&fbclid=IwAR22Qwin8euXTh1OHH8NJ-hCziU2BQZwVEpFHNR6cM7ZlOrO3zXsi1A4j0w

 

Cari Amici e soci mi auguro di poter comunicare quanto prima una moltitudini di belle feste che cercheremo di organizzare Condotta per Condotta non appena questa situazione sarà senza rischi e si potrà tornare ad una vita di normalità e di comuità, con maggiore Slow buono, pulito e giusto.

https://www.slowfood.it/soci/slow-food-in-tasca/

Un Caro saluto da Vincenzo