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Slow Fish 2017 a Genova Porto Antico

Slow Fish al Porto Antico dal 19 al 21 maggio, Carlin Petrini esalta il valore dell’accoglienza.

L’accoglienza è uno dei valori che hanno sempre contraddistinto Slow Food e contraddistingueranno anche l’ottava edizione di Slow Fish che si terrà a Genova, al Porto Antico, dal 18 al 21 maggio prossimo. Lo ha detto Carlin Petrini, patron dell’organizzazione, che nel corso della presentazione dell’iniziativa, ha toccato come di consueto i temi dell’ambiente in pieno accordo con lo slogan di Slow Food che da sempre lavora per il cibo “sano, pulito e giusto”, poi ha ricordato come da sempre l’attività dell’organizzazione sia anche accoglienza parlando anche del nuovo episodio di migranti dispersi dopo il naufragio di un barcone. Ad esempio, nel caso di Slow Fish, delle comunità del mondo che parteciperanno come sempre accade all’iniziativa dedicata al pesce. Petrini ha anche detto che la nostra è sempre stata una città accogliente e ha aggiunto che la prossima visita di Papa Francesco a Genova sarà un’occasione per ricordare che da qui sono partiti i suoi antenati, originari del Piemonte. Di accoglienza ha parlato anche l’assessore comunale alla Legalità Elena Fiorini. Il Comune collabora, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari forestali, all’iniziativa organizzata da Slow Fish e Regione Liguria.

La città di Genova, sede dell’evento fin dalla prima edizione, rimane il caposaldo della politica di Slow Food sui mari. Un ruolo conquistato non soltanto in forza della sua tradizione, ma dell’apertura culturale che l’ha accompagnata nella storia: <Da Genova si è guardato per la prima volta al Nuovo Mondo – ha detto Petrini – e tutto il mondo è passato da Genova. Da questo porto sono salpati in cerca di un futuro migliore molti dei 60 milioni di italiani emigrati all’estero, come Mario Bergoglio, il padre di papa Francesco>.

Difendere l’economia locale non equivale dunque a rifugiarsi nel localismo. Di qui l’appello a un territorio che comunica col mondo piuttosto che rinchiudersi in se stesso, unito a quello che Petrini considera il patrimonio più prezioso di Slow Fish: l’educazione. A questo proposito, dice il fondatore di Slow Food, «vorrei che si facesse ogni sforzo perché tutte le scuole della Liguria possano visitare la manifestazione. Senza alleanza con le nuove generazioni non c’è storia né per il mare né per le comunità dei pescatori».

Anche l’aspetto educativo e ludico contribuisce a differenziare l’approccio della manifestazione da quello di una qualsiasi fiera di settore. Per il presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, questo approccio votato alla sensibilizzazione può essere condiviso con tutti gli operatori della filiera, così come con l’intera cittadinanza.

La chiave di volta, spiega, è l’accessibilità: «La rete di Slow Fish è fatta di produttori e non solo. È una rete che è divenuta ancor più fitta negli anni e ha trovato il sostegno della rete associativa, dei tanti volontari che lavorano per rendere l’appuntamento, così come gli altri eventi di Slow Food, sempre più fruibile da tutti, sia perché a ingresso libero sia in termini di comprensione e condivisione dei contenuti scientifici».

La Liguria sarà protagonista a “Slow Fish 2017”, in programma dal 18 al 21 maggio al Porto Antico di Genova, con lo spazio espositivo #Lamialiguria pieno di eventi, laboratori e promozioni. L’area di 200 metri quadrati sarà gestita dalla Regione Liguria in collaborazione con la Camera di Commercio di Genova e il sistema camerale ligure. <Slow Fish è una grande manifestazione – ha detto il governatore ligure, Giovanni Toti – e la Regione si conferma un grande motore non solo creativo, ma anche organizzativo e di finanziamento di tutto quello che ruota nella vita della Liguria. Genova nei prossimi mesi vivrà molti momenti importanti, e certamente Slow Fish è uno di questi>.
Tanti colori e sapori accoglieranno in riva al mare i visitatori e poi laboratori di assaggio per grandi e piccoli, tavole rotonde dedicate agli operatori del settore, eventi ludici, degustazioni a tema e show cooking preparati esclusivamente con prodotti ittici e tipici liguri dai pescatori e acquacoltori locali e anche scuole di cucina, promozione di eccellenze liguri in campo agroalimentare, approfondimenti scientifici. Determinante, per la valorizzazione e la tutela dell’eccellenza, sarà la presenza dei cuochi aderenti al marchio “Liguria Gourmet” che certifica la “vera Liguria” nel piatto, con l’utilizzo di basilico genovese DOP, olio Dop della Riviera Ligure e vini Dop liguri, oltre ai prodotti dell’atlante della tradizione nostrana. L’allestimento sarà arricchito dalla presenza di piante aromatiche tipiche della Liguria, utilizzate sia come ingredienti nella preparazione dei piatti, sia come ornamento dello stand.

In calendario anche appuntamenti di rilevanza nazionale organizzati con la Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni per discutere di tutte le problematiche legate al mondo della pesca, oltre a confronti con i Gruppi di Azione Costiera italiani per parlare di cooperazione, con i pescatori professionali e gli addetti del settore ittico per la presentazione del Programma europeo sul Fondo per gli Affari Marittimi e la Pesca e dibattiti sulla lotta alla pesca illegale.
L’ingresso alle iniziative in programma nell’area #LamiaLiguria, come del resto a Slow Fish, è gratuito. 

Silvio Greco, presidente del Comitato Scientifico di Slow Food, si è incaricato di offrire una rassegna dei temi più rilevanti della manifestazione. A partire dalla strategia marina europea che è attualmente in corso di definizione: «Slow Fish – ha detto – si colloca quindi come un momento essenziale per discutere lo scenario del Mediterraneo e le politiche di gestione insieme agli operatori e a tutta la comunità scientifica».

Non è certo un buon periodo per i pescatori, ha osservato Greco, tracciando il quadro di una filiera dove i ritardi istituzionali si sommano al deterioramento del patrimonio ittico: «Parleremo anche di questo, ovviamente soffermandoci sullo stato delle risorse. Sappiamo che nella pesca è sempre più difficile sbarcare il lunario, quindi si tratta di capire come sia possibile, attraverso la trasformazione del prodotto e il recupero delle specie dimenticate, offrire un valore aggiunto alla marineria».

Tante sono le novità di questa ottava edizione, dai Percorsi Slow: Che pesci prendere, pensati per le scolaresche e il pubblico in visita ai Master of Food dedicati al binomio cibo-salute e ancora i Fish-à-porter nel Mercato, nei quali cuochi e pescatori preparano piatti semplici e gustosi spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.

Ma non finiscono qui le novità di Slow Fish 2017, che si affiancano agli appuntamenti ormai immancabili per gli habitué della manifestazione genovese: oltre all’Enoteca, Piazza delle Feste ospita la Mixology, con i migliori bartender genovesi, le creazioni di Pizza n’ Fish e le proposte del Punto Gamberi, solo per citarne alcune. Siete curiosi di sapere il resto? Il programma è on line su http://www.slowfood.it.

( da genovaquotidiana.com)