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Comunità dei produttori di nocciola delle valli del Tigullio

La comunità nasce per valorizzare le varietà locali di nocciola, note commercialmente come “misto chiavari” e localmente denominate Dall’Orto, Del Rosso, Tapparona, Bianchetta, Longhera e Sarveghetta.
Le varietà sono il risultato di una lunga selezione effettuata nel territorio delle valli Graveglia, Sturla, Fontanabuona del Tigullio, un territorio che presenta ambienti diversi, da quelli sabbiosi delle aree golenali a quelli più aridi in collina.
I noccioleti terrazzati a forte rischio di abbandono, testimoniano la persistenza di un’attività di origini antiche, caratterizzata da terrazzamenti di diverse età e struttura, su pendii con forte acclività, che hanno modellato il paesaggio dei versanti di buona parte del Tigullio.
La coltura del nocciolo sembra iniziare con il tardo medioevo, sono presenti infatti presso il fondo archivistico notarile di Chiavari atti compresi fra la prima metà e la fine del XV secolo in merito a compravendite di terreni a noccioleto.
Il catasto della Repubblica di Genova, XVII secolo, riporta terreni coltivati a noccioleto, talvolta in consociazione con altre colture quali la vite e l’olivo.
In epoca ottocentesca, in occasione del Congresso Agrario tenutasi a Chiavari nel 1853, viene editato un opuscolo che della coltura del nocciolo afferma “che forma la prosperità del Comune di Mezzanego e, in parte, di San Colombano” e osserva che “non vi è forse nella provincia coltura più utile e proficua di questa”.
La massima espansione della coltura avviene negli anni ‘50 del secolo scorso, quando la nocciola era molto ricercata dall’industria dolciaria e spuntava ottimi prezzi (il valore di un chilo di nocciole corrispondeva alla paga giornaliera di un bracciante agricolo).
Il declino della coltura avviene a partire da fine anni ‘70 in parte a causa dello spopolamento delle zone rurali e all’abbassamento dei prezzi in seguito alla concorrenza di paesi a manodopera con costi più contenuti e in parte a causa dei problemi legati alla difficoltà di lavorazione industriale, rispetto ad altre produzioni dal frutto più regolare.

Area di produzione: valli del Tigullio Genova

Referente
Paolo Cresta
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