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Torna nel Lazio lo Slow Food Day per celebrare la biodiversità

Numerosi eventi nel fine settimana per promuovere la biodiversità e sensibilizzare i consumatori sul cibo buono, pulito e giusto per tutti. La condanna di Slow Food Lazio del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori nell’Agro Pontino

Anche quest’anno si ripete nel Lazio l’appuntamento con lo Slow Food Day, la giornata nazionale promossa dal movimento fondato da Carlo Petrini che in oltre 100 città d’Italia offre a tutti la possibilità di incontrare la rete locale di Slow Food per conoscerne le attività, le iniziative e i progetti. Il tema al centro dell’edizione 2019 è la tutela della nostra biodiversità alimentare.

Nel Lazio sono 9 le città in cui sono programmati eventi. Si parte da Rieti dove in piazza Vittorio Emanuele II Slow Food sarà presente a ForMaggio, evento gastronomico in programma fino al 2 giugno (info: Slow Food Rieti, tel. 329.8315702). Sabato 1° giugno, invece, a Frascati alla Biblioteca comunale “Casa di Pia” si terrà la presentazione della 20a edizione della Guida agli Extravergini Slow Food 2019 (info: Slow Food Frascati e Terre Tuscolane tel. 335.5270518). A Tivoli, evento il 1° e 2 giugno “Unendo Corpo Anima e Spirito con la Natura Madre a Casa  di Kore”, in via Via delle Cento Camerelle (info: Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, tel. 348.3029144  – 334.2541212). Sempre nella provincia di Roma, ad Allumiere, sabato 1° giugno cena con menu degustazione al Ristorante Orsola presente nella guida Osterie D’Italia, in piazza della Repubblica 4 (info: Slow Food Costa delle Maremma Laziale, tel. 0766.96070). Lo stesso giorno a Bellegra al Salotto Retro’, in via Padre Giuseppe Spoletini 27, i “Formaggi a latte crudo del Lazio incontrano il Cesanese” (info: Slow Food Territori del Cesanese, tel. 339.8680993).

Domenica 2 giugno eventi nella Tuscia: Festa delle Ciliegie all’Agriturismo Valentini a Tuscania (info: Slow Food Viterbo e Tuscia, tel. 339.2715113); “Educazione Alimentare e Biodiversità, A te la scelta!” nei ristoranti della zona di Corchiano e Via Amerina con menu speciali (info: Slow Food Corchiano e Via Amerina, tel. 373.7792286). Oltre questo fine settimana sono previsti altri due appuntamenti nell’agro pontino: il 9 giugno con “Itri, l’olio e la via Appia” (info: Slow Food Ciampino e Morena, tel. 340.2637060) e il 15 giugno “Fai Sport Salva l’ecosistema” al Bounty Beach on the Beach strada lungomare Sabaudia e Lago di Paola (info: Slow Food Latina, tel. 327.1274382).

“Salvaguardare la biodiversità – dichiara Luigi Pagliaro, portavoce di Slow Food Lazio – significa costruire un futuro migliore per il Pianeta e soprattutto per i suoi abitanti e per Slow Food questa sfida parte dal cibo che ognuno di noi mette in tavola ogni giorno. Grazie all’impegno degli attivisti, delle Condotte e delle Comunità di tutto il mondo, l’Associazione porta avanti oltre 10mila progetti a tutela della biodiversità in 160 Paesi, per ridare il giusto valore al cibo nel rispetto di chi lo produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni”.

Nello specifico nel mondo la rete associativa di Slow Food tutela e promuove 576 Presìdi, ha già catalogato 5.034 prodotti sulla propria Arca del Gusto, ha creato 3.142 Orti in Africa, organizza 68 Mercati della Terra e coinvolge 1.106 cuochi nella sua Alleanza.

Secondo il Rapporto FAO State of Biodiversity for Food and Agriculture, le principali cause di declino sono l’alterazione degli habitat, la deforestazione e il cambiamento climatico. Nell’ultimo secolo, circa il 75% della diversità genetica delle colture è andata perduta, quando gli agricoltori di tutto il mondo hanno abbandonato molte delle varietà locali per passare a quelle geneticamente uniformi e ad alto rendimento. Il risultato di questo scempio è che attualmente il 75% del cibo prodotto sul pianeta deriva da sole 12 specie vegetali e 5 razze animali e il 30% di tutte le razze animali che abbiamo addomesticato nei secoli e sono giunte ai giorni nostri è ora a rischio d’estinzione: ogni mese ne spariscono 6!

Come noto da oltre trent’anni Slow Food promuove un sistema alimentare “buono, pulito e giusto per tutti”, che rispetti ambiente, salute e la dignità di chi produce sia come imprenditore sia come lavoratore. In tal senso proprio nei giorni scorsi sono stati denunciati i casi di sfruttamento di ragazze indiane in alcune imprese agricole dell’Agro Pontino sfruttate, molestate sessualmente e minacciate. Giuseppe Carrabs, presidente di Slow Food Terracina lancia il suo allarme: “Dobbiamo combattere la questione dello sfruttamento in agricoltura degli extracomunitari con la giusta educazione del consumatore. Nella pianura Pontina la produzione agricola è prevalentemente intensiva e rincorre la grossa distribuzione offrendo prodotti a basso costo. Il consumatore deve sapere che quando spende meno, perché il prodotto è in offerta o per altro, il risparmio lo paga qualcuno altro e di solito è l’anello più debole della filiera: il lavorare extracomunitario. Bisogna cambiare il sistema di produzione e consumo facendo un’analisi accurata con successiva promozione del conseguente sistema sostenibile, che si fonda su tre pilastri: sociale-economico-ambientale”.

Info: www.slowfoodlazio.org – Facebook: Slow Food Lazio