La grande cucina non esiste senza evoluzione, erosione e oblio. La cucina è diventata arte grazie a una continua elaborazione, alla mescolanza di passato e futuro, qui e altrove, crudo e cotto, salato e dolce, e può continuare a vivere solo liberandosi dall’ossessione di chi non vuole morire.
Muriel Barbery, Estasi Culinarie
Morolo (FR), 28 maggio 2016. Finalmente anche la Ciociaria incontra la gastronomia “on the road” e si fa largo tra le diverse cucine di strada presentando un prodotto unico e inimitabile: il PANINO CIOCIARO. Per assaggiarlo, l’evento da segnare assolutamente nell’agenda del vero “foodie” è l’International Street Food Parade, al Pala Cavicchi di Roma, dal 27 al 29 maggio 2016, ingresso gratuito.
Il Panino Ciociaro nasce dall’incontro di alcuni produttori del Basso Lazio che con coraggio e fermezza hanno deciso di unire le loro storie per far conoscere al resto del continente saperi, tradizioni e innovazioni del comparto agro-alimentare “made in Ciociaria”. Come dire: se Maometto non va alla montagna, la montagna salta su quattro ruote e va da Maometto.
L’eccellenza non è solo questione di gusto; è pratica artigianale, conoscenza del territorio, memoria del passato; è soprattutto una visione per il futuro, affinchè il patrimonio accumulato non venga eroso ma contribuisca alla crescita economica, turistica, sociale. Da queste premesse, l’Azienda Scarchilli con la Steccata di Morolo, l’Azienda zootecnica Lauretti con la Salsiccia di Bufalo della Valle dell’Amaseno, Gusto Antico e il suo pane a lievitazione naturale hanno gettato i primi semi, subito raccolti da Quattrociocchi e il suo prezioso olio, dalle Aziende Rocca e Agnoni. E per finire, Dolcemascolo con l’intramontabile maritozzo.
Approfittando della curva ancora in crescita del fenomeno dello Street Food in Italia, gli imprenditori del gusto hanno ideato e poi realizzato con successo un format che rappresenta la biodiversità in chiave gourmet del territorio, affidandone l’alchimia all’astro nascente della gastronomia ciociara, lo chef Felice Santodonato.
Grazie a questi ingredienti straordinari e all’impegno dei loro produttori è nato il marchio PANINO CIOCIARO, un laboratorio g-local per far conoscere la vocazione agroalimentare della Ciociaria, i manufatti gastronomici nuovi o antichi, attraverso la formula della ristorazione outdoor e itinerante: fiere, eventi di piazza, mostre, festival. L’idea è quella di aggregare produttori e professionalità ciociare per un nuovo modello di economia, circolare e basata sulla condivisione di valori e conoscenze, per raggiungere mercati e consumatori sempre consapevoli e attenti alla qualità, in tutto il mondo. Chiaro il riferimento al movimento Slow Food: la condotta di Frosinone e la condotta Terra del Cesanese di fatto hanno “battezzato” il Panino Ciociaro, curandolo fin dal suo primo vagito.
La presentazione ufficiale del marchio è imminente, dopo varie prove su strada. Cerchietto rosso sul calendario: Caciosteria Scarchilli di Morolo (FR) il 3 giugno, rallegrati dalle note del nuovo disco dei brigallè.
Marina Kovari “Ufficio stampa e Comunicazione – condotta di Fosinone”