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La comunità dell’apprendimento di Slow Food Sabina

 

Voglio raccontarvi in breve l’esperienza della comunità dell’apprendimento della Condotta Slow Food della Sabina, a tutt’oggi attiva e autonoma sia attraverso le iniziative nazionali di Slow Food come la festa della rete degli Orti in Condotta e del Terra Madre day, sia negli eventi locali della condotta, sia nel mantenimento dell’orto a scuola.

Abbiamo iniziato nel 2007 grazie al finanziamento dell’ARP (Agenzia Regionale Parchi) che ci ha permesso di svolgere la formazione agli insegnanti di ben 27 scuole e agli operatori del Parco regionale dei Monte Lucretili e della Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa e di realizzare altrettanti orti scolastici.

Nelle scuole del Parco dei Lucretili forte è stata la collaborazione con i giovani guardia parco che spesso ricoprivano la figura del “nonno” ma… la madrina eccezionale degli Orti in condotta di questa area, ossia la nonna più celebrata, è stata la signora Rodari, ambasciatrice del grande educatore e poeta Gianni Rodari, ricordato nelle iniziative dell’associazione, dal gruppo Orecchio Acerbo del Parco dei Lucretili, che da anni musicalizza per i bambini i suoi brani.

Argomento invece privilegiato dagli insegnanti della Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa era la ricerca di semi di legumi e di piante spontanee conservati e tramandati dalle famiglie.

Lenticchie, coriandolo, fagiolo borbontino, farro dicoccum, sono spuntati con vigore sui davanzali delle classi, accuditi dai ragazzi come preziosi e speciali gioielli ma… purtroppo come oggi qui, ci ritroviamo per lo stesso nefasto evento del terremoto ad Amatrice, all’epoca il terremoto dell’Aquila bloccò l’attività e… l’entusiasmo degli insegnanti, delle famiglie e dei ragazzi cedette il posto alla preoccupazione e alla paura.

Nel 2010 il Comune di Fiano Romano finanziò un altro progetto Orto in condotta che vide coinvolti anche i ragazzi del Centro Diurno per le disabilità per sostenere l’integrazione e la loro grande potenzialità come risorsa.

Nel frattempo si aggiunse l’orto della scuola secondaria di primo grado di Cottanello: un progetto fuori dall’Orto in condotta, sulle piante alimurgiche gestito da un nostro socio insegnante e imprenditore agricolo. Ed ancora…un altro orto fuori progetto orto in condotta: un’esperienza di impresa sociale il progetto “Falacrina” a sostegno di percorsi di integrazione e formazione dei richiedenti di protezione internazionale dedicati alla produzione e commercializzazione di birra artigianale e alla coltivazione di un orto sociale.


Con il progetto Orto in Condotta nella scuola di Fiano Romano oltre a sostenere il valore sociale abbiamo avuto l’opportunità di realizzare la comunità dell’apprendimento inserendoci nel mercato locale dell’altra economia, patrocinato dal Comune, che ha visto le famiglie, i produttori e i gastronomi uniti all’insegna del “Fai la spesa buona, pulita e giusta”.

Negli anni progetti importanti come l’Orto in Condotta a livello locale, supportati da quelli della nostra associazione nazionale come il Terra madre day, la festa del socio, la raccolta fondi per 1000 orti in Africa, ecc ci hanno permesso di lavorare a 360° all’insegna della complessità, grazie anche alla rete rappresentata con le altre associazioni del territorio: siamo stati protagonisti dei temi politici ambientali quali il referendum sull’ acqua pubblica (avendo nella nostra area un eccellente esempio virtuoso di distribuzione dell’acqua pubblica in 10 comuni da parte del consorzio sabino) che ci permise di interagire con le scuole secondarie di primo grado (foto) attraverso un progetto di educazione ambientale con la finalità di sensibilizzare i ragazzi alla consapevolezza degli squilibri delle risorse e dell’uso dei beni comuni e pubblici.

Con la campagna in difesa del paesaggio, oltre la battaglia contro il polo della logistica non andata a buon fine, abbiamo promosso il manifesto dell’olio di oliva negli eventi pubblici e nella scuola;

 

Essendo la nostra Condotta in un’area rurale ci siamo cimentati con le famiglie a camminare a piedi da un borgo ad un altro facendo sosta presso alcuni produttori, abbiamo imparato a riconoscere le piante commestibili gustato il piacere di lasciare le automobili in favore di una altra mobilità, più dolce e sostenibile e raccolto fondi per il progetto 1000 orti in Africa; abbiamo messo le mani nella terra, nella farina, nel latte attraverso tantissime attività laboratoriali con tanti e per tutti.

Sono passati quasi 10 anni e oggi possiamo dire che:

  • “La comunità dell’apprendimento” quella che ci educa “alla trasmissione di valori morali e culturali da una generazione all’altra”, che “facilita l’incontro tra le diverse discipline e la loro interazione, che si nutre del territorio con l’obiettivo di indurre, promuovere il pensiero complesso e volgere lo sguardo sulla realtà attraverso punti di vista diversi e dinamici…”, la stiamo vivendo e praticando con “Gli Itinerari, Buoni Puliti e Giusti”. Un percorso – evento mensile di tutti e per tutti, nel quale si concentra la sintesi di tutti i progetti;
  • è un’ esperienza unica che unisce la comunità dei produttori del territorio della Sabina, esalta l’agricoltura familiare e le piccole fattorie, si contestualizza nella comunità dell’apprendimento attraverso le attività laboratoriali insieme ai bambini, alle famiglie e agli insegnanti e divulga i tesori paesaggistici ed artistici dei borghi.

Pertanto ci auguriamo che il grande sogno del cambiamento attraverso le azioni, i metodi di condivisione e la partecipazione diventi buona prassi quotidiana.

Ringraziamo con il cuore tutti quelli che si mettono in gioco con passione e divertimento perché crediamo fermamente che le “azioni dal basso, condivise e inclusive siano il successo per una migliore qualità della vita!”

Ecco i nostri prossimi appuntamenti con gli Itinerari BPG: domenica 12 novembre XV edizione “Il giorno di Bacco” Castello Savelli Palombara Sabina: oltre al salone dei produttori ben tre laboratori per i bambini quello dell’ argilla, della pasta e della carta alle spezie.

 

 

 

 

E… a proposito delle piccole azioni quotidiane vi proponiamo in sintonia con la campagna internazionale di Slow Food “menu for change” alcune ricette “amiche del clima” rivisitate con prodotti locali, a km zero, stagionali, con caratteristiche nutrizionali bilanciate e di qualità, low cost, biologici, che preservano la biodiversità e i cui scarti possono finire nel compost

Antipasto

1 Ricotta intera fresca di pecora cospargere di erba cipollina, sale erbe di montagna e olio DOP SABINA da spalmare su crostini di pane di farina integrale a lievitazione naturale.

Primo piatto

Crema di zucca

Mezzo chilo di zucca, 1 porro, 1 gambo di sedano, 1 patata, timo, alcune scorze di limone, foglie di menta. Sale. Olio DOP SABINA

Mondare la zucca, il porro, la patata. Bollire le verdure in una pentola di acqua per circa 30 minuti aggiungendo del sale grosso q.b. inserire in il timo e le scorzette di limone in un infusore del tè, a cottura ultimata frullare il tutto. Servire aggiungendo delle foglie di menta e condire con olio Dop Sabina a crudo.

Secondo piatto

Frittatine all’ortica e ceci

100 g di ortiche

200 g di farina di ceci, sale alle erbe, olio DOP Sabina

Cogliete con i guanti in zona poco trafficata le foglie di ortica, quelle più giovani, lavatele e mettetele a cuocere con pochissima acqua in una padella per qualche minuto. A fine cottura prelevate le ortiche, strizzatele, ma mantenete il liquido di cottura, sminuzzatele finemente con la mezza luna.

A parte unite la farina di ceci con l’acqua di cottura delle ortiche, aggiungete del sale e amalgamate il tutto anche le ortiche cotte sminuzzate fino ad ottenere una pastella liscia e densa. Versare dell’olio DOP Sabina sul fondo di una padella piccola antiaderente, scaldatelo e come per le crepe versare due cucchiai dell’impasto e cuocere fino a che i due lati della frittatina non raggiungono un bel colore dorato. Asciugare l’ olio in eccesso con carta pane.

Servire su un letto di insalata dell’ orto.

 

 

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Ines Innocentini, Slow Food Sabina