Nella mattinata di ieri, martedì 24 agosto 2021, è scomparso Dionisio Castello, giornalista, scrittore ed enogastronomo e già presidente di Slow Food Lazio. Porgiamo ai familiari e amici le condoglianze a nome di tutta la rete associativa di Slow Food Lazio e di seguito riportiamo il commiato di alcune tra le persone di Slow Food che hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarne capacità e spirito conviviale.
Il CER di Slow Food Lazio
Dionisio, che era romano….. e pure romanista, aveva avuto dal destino un nome di origine greca. E che nome!
Il suo omologo “nostrano” infatti non era altri che il mitico Bacco, simbolo dell’ebbrezza e della vita gaudente.
Non ironia del destino, quindi, ma profezia quanto mai azzeccata e calzante per un uomo che ha seguito quel disegno di vita sul quale ha inconsciamente, ma piacevolmente, sovrapposto la sua.
Dionisio, forse conscio del peso che il suo nome rispecchiava, è stato il perfetto attore della sua esistenza di persona colta, elegante, pacata, ma gaudente, fortemente gaudente.
E come potrà affermarsi il contrario?
Architetto, Storico dell’Arte, Scrittore appassionato di cinema e musica e, non per ultimo, raffinato Enogastronomo, ha saputo dividersi tra le sue passioni facendole spesso dialogare tra loro con quella maestria che pochi possono permettersi.
E, così, la nota zuppa pontina (bazzoffia) trovava posto sul desco di Leonardo da Vinci, come la cucina dei film neorealisti veniva fatta risorgere nelle conviviali del Rotary, di cui era stato illuminato Presidente e nel quale continuava a trovare tra i soci i suoi migliori amici.
Dionisio, insomma, era il contrario della sua pacata apparenza: era una pentola che bolliva sempre sul fuoco, era una fucina di idee e di iniziative.
Insomma, era un uomo del fare e non dell’apparire.
E quel suo fare ha coinvolto tutti noi, consapevoli e felici discepoli del maestro, (quasi) sempre attenti a seguire i suoi insegnamenti e le sue (quasi) sempre gentili reprimende.
Della sua esperienza in Slow Food ricordo il garbo con il quale, parafrasando un detto partenopeo, si inserì in punta di piedi per poi prendersi, meritatamente, tutta la scena, percorrendola e dominandola come solo chi ha talento e sostanza può farlo.
Indimenticabili i suoi corsi/seminari sulle eccellenze dell’enogastronomia che impegnavano i nostri inverni di fine secolo scorso “Aspettando il……..” nuovo anno.
Che dire, quindi, di Dionisio?
Dionisio era tutto quello che ci ha lasciato andando via, così, senza preavviso, in una calda mattina di agosto, anche questa volta in punta di piedi, come si confà ad un uomo di sostanza.
Dionisio era un grande amico!
Non lo dimenticheremo.
Fabio De Felice fondatore e primo fiduciario della condotta Slow Food di Terracina (a nome di tutti i soci della condotta di Terracina)
Dionisio, una delle persone più valide che ho conosciuto durante il mio impegno in Slow Food. Una persona di grande spessore culturale, sempre misurato, cordiale e che credeva veramente in quel che faceva. Per la mia esperienza è stato uno dei migliori governatori Slow Food Lazio che ha sempre agito per trovare la sintesi, mediare e mai dividere. Me lo immagino mentre guiderà la degustazione di un ottima birra di cui era un esperto ed un cultore su in paradiso. Riposa in pace caro amico Dionisio e che la terra ti sia lieve.Resterai per sempre nei nostri cuori.
Alberico Ciccarelli già Fondatore della condotta di Slow Food Tivoli
Dolorosissima perdita. Un Maestro, Dionisio, il mio Maestro. Devo a lui e ad un suo memorabile master sul vino tenuto a Cassino tanti anni fa la mia prima “infatuazione” (poi diventata amore) per Slow Food. Profondo conoscitore di vini (oltre che di food in generale) e capace di trasmettere ai discenti, nei suoi corsi, la sua stessa ardente passione. Architetto e raffinato scrittore (serbo con cura e affetto la copia con dedica della “Allogazione di Anghiari”), possedeva numerosi talenti. Ci mancherai e mi mancherai caro Dionisio. Mi mancherà la tua ironia e mi mancheranno le conversazioni sulla “nostra” Roma giallorossa..che mai mancavi di ricordare quando (purtroppo raramente negli ultimi anni) ci incontravamo o sentivamo. Che la tua nobile anima riposi in pace.
Antonio Riefoli membro del comitato esecutivo di Slow Food Lazio
Ho conosciuto poco Dionisio che era presidente di Slow Food Lazio quando entrai nell’Associazione oltre 10 anni fa. Quando lasciò l’incarico, ricoperto poi da Francesca Rocchi, mi disse che tenere insieme l’organizzazione richiedeva cosi tanto tempo e fatica che rimanevano poche energie anche per farla crescere l’associazione.
Molta saggezza e un nome, Dionisio, inevitabilmente legato al vino e alla convivialità
Andrea Cortese membro del comitato esecutivo di Slow Food Lazio
È grazie a Dionisio e a Enrico Amatori, all epoca fiduciario della condotta di Rieti, li legava una profonda amicizia, che nasce la condotta della Sabina ovvero Casperia e Sabina insieme a quella di Amatrice. Ci ha sempre sostenuti ed insegnato molto, seppur con visioni politiche diverse. Una persona colta e non solo di enogastronomia. Architetto, insegnante, educatore e scrittore: “Lallogazione di Anghiari” libro nella collezione che pubblica le Opere vincitrici del Premio Letterario-Editoriale “L’autore”. Ci siamo persi di vista ma un caro ricordo rimarrà nel mio cuore. Buon viaggio
Ines Innocentini membro del comitato esecutivo di Slow Food Lazio