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Il Lazio per Slow Wine 2023

Sabato 8 ottobre ritorna a Milano, durante le giornate della Milano Wine Week di cui siamo partner, la presentazione nazionale di Slow Wine 2023 insieme alla più grande degustazione dell’anno, con i migliori vini segnalati e premiati dalla guida.

Finalmente possiamo dirlo: il Lazio cresce. Non solo come presenza nelle pagine della guida 2023, e non solo in termini strettamente numerici per quanto riguarda i riconoscimenti, diretta e naturale conseguenza di questo trend: cresce la qualità, cresce la costanza di molte aziende su cui abbiamo scommesso da tempo e che ci hanno ripagato con vini sempre più a fuoco e caratteriali, ma soprattutto cresce il movimento artigianale che, sempre di più, occupa una fetta importante nella nostra fotografia regionale.

Ovviamente i problemi, alcuni cronici, che accompagnano la regione non sono spariti come per magia in un solo anno: resta sicuramente la frammentazione territoriale, anche in termini di denominazioni (troppe) ormai abbandonate o poco valorizzate, che non favorisce una crescita di insieme; resta l’incertezza che accompagna i vini di alcune aree che dovrebbero ritrovare slancio e definizione, uscendo da impostazioni e filosofie ormai superate. Le solide certezze ce le offre il Cesanese, con una prova di maiuscolo nitore nella versione di Olevano e un guizzo finalmente all’altezza della Docg del Piglio: sempre di più il vitigno diventa spartito per interpretazioni territoriali e personali in grado di restituire un quadro davvero intrigante, che permette di stabilire una sua moderna classicità.

Non ci poniamo più il dilemma se quella che oggi abbiamo nel calice è una versione da considerare tipica del vitigno, anche perché lo stesso è stato spesso utilizzato per le più disparate versioni (inclusa la Romanella frizzante): la via della leggerezza, dell’eleganza senza perdere in sostanza, delle tinte floreali e fruttate fresche in luogo degli eccessi di concentrazione e legno, ha davvero stravolto l’interpretazione di un vitigno un tempo considerato rustico e privo di interesse. Questa, a nostro avviso, è la strada giusta.

Nota di merito alla Tuscia a tinte bianche che riesce a sorprendere con i suoi vitigni autoctoni: con il grechetto, ma non solo, sempre di più emerge una vocazione territoriale che ha bisogno di essere valorizzata e sottolineata annata dopo annata, con forza e costanza. Come a Frascati, che offre vini sempre più convincenti e con risultati buoni, ma che vogliamo costantemente in prima fila. Nel mentre continua il laboratorio a cielo aperto nel sud del Frusinate, area in cui l’exploit è sempre dietro l’angolo: il patrimonio di vitigni autoctoni presenti in zona è un tesoro prezioso in grado di dare il via a un distretto protagonista del vino artigianale.

A proposito: salutiamo con piacere la neonata associazione Ciociaria Naturale, che mette insieme molti di questi piccoli produttori, alcuni dei quali (e speriamo sempre di più) protagonisti delle nostre visite e degustazioni. Questo tipo di associazioni, a cui aggiungiamo certamente i Piccoli Vignaioli Pontini, i Vignaioli in Grottaferrata e tante altre che nascono nella regione, stanno riuscendo, attraverso l’aggregazione e la voglia di promuovere il territorio, a dare nuova linfa e slancio a un comparto regionale che, troppo spesso, ha vissuto guardando ai fasti del passato piuttosto che alle sfide concrete del futuro.

I risultati si stanno vedendo e non possiamo che gioirne. Avanti così.

I RICONOSCIMENTI ALLE CANTINE

 

LE CHIOCCIOLE

Azienda Biologica de Sanctis

Marco Carpineti

Casale della loria

Damiano ciolli

 

LE BOTTIGLIE

Marco Antonelli

La Visciola

Sergio Mottura

 

LE MONETE 

Vitus Vini

LA LISTA DEI TOP WINES

Biancolella 2021 0

Antiche Cantine Migliaccio

Capolemole Bianco 2021 (Vino quotidiano)

Marco Carpineti

Cesanese del Piglio Priore Ju Quarto 2020 • (vino slow)

La Visciola

Cesanese del Piglio Sup. Tenuta della loria 2019 • (Vino quotidiano)

Casale della loria

Fatì 2020 0

Antonella Pacchiarotti

Frascati Sup. 2021 O

Gabriele Magno

Frascati Sup. Metamorfosi 2020 O (Vino quotidiano)

Vitus Vini

Latour a Civitella 2020 0

Sergio Mottura

Olevano Romano Cirsium Ris. 2018 © (vino slow)

Damiano Ciolli

Olevano Romano Sup. Tyto 2019 • (vino slow)

Marco Antonelli

Passerina 2021  (vino slow)

Vitivinicola Cioffi

Poggio Triale 2020

Tenuta La Pazzaglia

 

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