I produttori dei Presìdi Slow Food laziali aprono le porte delle loro aziende ai visitatori per celebrare Terra Madre Salone del Gusto all’insegna della biodiversità
Sono molti i produttori dei Presìdi Slow Food laziali che domenica 18 ottobre 2020 parteciperanno alla prima edizione di Presìdi Aperti, una giornata in cui i custodi della biodiversità apriranno le porte delle aziende agricole e dei laboratori di trasformazione, per condividere con il pubblico una parte della loro quotidianità e permettere ai visitatori di ascoltare i loro racconti, assaggiare i loro prodotti, conoscere da vicino le loro storie dei custodi della biodiversità.
I Presìdi Slow Food italiani sono 326 e coinvolgono oltre 3000 produttori: in Lazio hanno già aderito in molti:
Presidio Slow Food dell’Uva Pizzutello di Tivoli
Tivoli, orto di B.Grossi, strada degli orti
Presidio Slow Food della Fagiolina di Arsoli:
Azienda agricola Pietro Cerroni nella valle Fosso Bagnatore località via della prata , Arsoli
Presidio Slow Food del Giglietto di Palestrina e Castel San Pietro romano:
Panificio, biscottificio Fiasco, via Borgo San Pietro 1 Castel San Pietro Romano
Presidio Slow Food della Marzolina:
Casa Lowrence a Picinisco (Fr)
Presidio Slow Food dell’olio Extravergine Italiano
Frantoio Orsini Via Villa Meri 1 Priverno
Frantoio Battaglini Via Cassia km 111,70 Bolsena
Presidio Slow Food La lenticchia di Rascino
Agriturismo la tracerna di Rascino, pian di Rascino, Flamignano
Presidio Slow Food Chiacchietegli di Priverno
Frantoio Orsini, via villa meri 1, Priverno
Presidio Slow Food Caciofiore della Campagna Romana
Caseificio de Juliis Via GG Mendel 15, Roma
Presidio Slow Food della Susianella di Viterbo
Agriturismo Il Casaletto a Grotte S. Stefano (Vt)
Scopri sul sito di Terra Madre Salone del Gusto tutti gli aggiornamenti sui produttori dei Presìdi Slow Food che proporranno la loro visita guidata o degustazione domenica 18 ottobre: un’occasione per conoscere e sostenere la biodiversità intorno a te!
Anche i Cuochi dell’Alleanza del Lazio sostengono i Presìdi Sliw Food sempre e partecipano alla festa dei 20 anni del progetto con le loro proposte gastronomiche
Il 18 ottobre andate a gustare le lori preparazioni con i prodotti dei Presìdi Slow Food presso i seguenti ristoranti:
Namo Ristobottega a Tarquinia
La locanda delle Cicale a Canale Monterano
Trattoria del Cimino a Caprarola
Il Calice e la stella a Canepina
Spirito Divino a Roma
Humus Bistrot a Roma
Sora Maria Arcangelo a Olevano Romano
Salotto Retrò a Bellegra
La Polledrara a Paliano
Le Tre porte a Rieti
Osteria al Mercato a Ladispoli
O Sarracino a Viterbo
Il Moderno San Martino al Cimino
Kykeon Gabriella Cinelli, Cuoca dell’Alleanza itinerante presso l’Osteria La Briciola
Venti anni che hanno rivoluzionato il concetto di biodiversità
L’occasione sono i festeggiamenti del ventennale dei Presìdi Slow Food, che ha debuttato al Salone del Gusto del 2000 proponendo al pubblico i primi 100 prodotti da salvare. I loro nomi erano bizzarri, inediti: c’erano il puzzone di Moena, le piccolissime lenticchie di Ustica, le mele rosa dei Sibillini, la mortadella di Bologna (ma quella classica), i cardi gobbi di Nizza Monferrato, delle polpettine di carne che si chiamavano teneramente “pitine”. Dietro ai banconi c’erano volti ruvidi e molto spesso timidi di contadini, casari, allevatori non abituati a stare sotto i riflettori.
Questi prodotti scomparivano perché era l’agricoltura industrializzata degli ultimi decenni a spingerli fuori dal mercato mettendoli in concorrenza con prodotti banali e standardizzati, sempre uguali a se stessi, ma facili da trovare sugli scaffali dei supermercati; perché l’urbanizzazione aveva spopolato le campagne italiane; perchè le normative iper-igieniste avevano trasformato i laboratori artigiani in locali sterili, uccidendo insieme ai batteri nocivi anche miliardi di microbi innocui che soli donano profumi e sapori.
Oggi i Presìdi Slow Food sono quasi 600 in 78 Paesi del mondo e coinvolgono migliaia di produttori. I loro prodotti sono ricercati, remunerati giustamente e i giovani si fermano di nuovo nelle campagne, perché questi prodotti possono offrire un futuro.
In questi 20 anni Slow Food ha usato parole semplici per raccontare la ricchezza delle storie delle donne e degli uomini che testardamente custodivano saperi secolari, varietà vegetali, razze animali locali, li ha riuniti in associazioni, li ha incoraggiati a darsi dei disciplinari di produzione, ha creato numerose occasioni nelle quali proporsi a un pubblico più attento e sensibile, desideroso di fare qualcosa per non perdere il meglio della tradizione alimentare italiana.
Terra Madre Salone del Gusto e la Green Week europea
La giornata Presìdi Aperti fa parte della tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto, organizzata da Slow Food, Città di Torino eRegione Piemonte, che quest’anno si presenta con un programma completamente rivoluzionato per rispondere all’emergenza Covid-19. L’evento prende il via l’8 ottobre 2020 e per sei mesi, fino ad aprile 2021, propone un ricco palinsesto che tocca tutti i nodi della rete Slow Food in 160 Paesi del mondo, coinvolgendo il pubblico in eventi digitali, fisici e diffusi, a partire dalla piattaforma web, accessibile dall’indirizzo.
www.terramadresalonedelgusto.com.
Presìdi aperti è inoltre l’iniziativa con cui Slow Food partecipa alla Green Week europea (dal 19 al 22 ottobre), un momento in cui tutti i paesi dell’Unione celebrano la biodiversità, confrontandosi sulle strategie da attuare nei prossimi anni per salvare il pianeta.