
Il kit per i “piccoli ortolani”
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“Un’altra attività a disposizione è l’assaggio comparato di alcuni succhi di frutta, imparando insieme a riconoscere le caratteristiche sensoriali e a interpretare le etichette per scovare zuccheri nascosti”, continua Lano. Infine tutti pronti a partire con alcune curiosità sulla storia e la geografia dello zucchero: “forse non tutti sanno che nel 600 a.C. i persiani sviluppano un metodo per l’estrazione dello zucchero e che poi nel 1801 il primo zuccherificio del mondo viene aperto in bassa Slesia”. Alle scuole vengono anche lasciate pastinaca e barbabietola da piantare negli orti della scuola: l’appuntamento è per la primavera per la semina e il monitoraggio della crescita. Le classi ricevono anche il calendario delle erbe Ricola, con simpatiche ricette illustrate dai bambini durante lo scorso anno scolastico.
Cosa è l’Orto in Condotta
In Italia l’Orto in Condotta prende avvio nel 2004 divenendo lo strumento principale delle attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole.
Insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali sono gli attori del progetto, costituendo la comunità dell’apprendimento per la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.
L’Orto in Condotta prevede percorsi formativi per gli insegnanti, attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli studenti e seminari per genitori e nonni ortolani.
Slow Food festeggia gli Orti in Condotta a livello nazionale l‘11 novembre, giorno della festa di San Martino, data tradizionalmente dedicata alla messa a riposo dei campi.
Le scuole che partecipano al progetto Orto in Condotta sono parte di una grande rete: insieme contribuiscono ad affermare il diritto al piacere del cibo nelle scuole